In primo piano il sindaco Romano Carancini durante l’incontro con residenti e commercianti sulla pedonalizzazione
di Claudio Ricci
La giunta rimette mano al piano di mobilità che rivoluzionerà il transito e la sosta delle auto nel centro di Macerata. Potrebbero anche non esserci modifiche ma il sindaco Romano Carancini ha chiamato a raccolta i suoi per discutere di eventuali cambiamenti da apportare al progetto originario che presentato nei giorni scorsi a residenti e commercianti ha suscitato non poche critiche e lamentele (leggi l’articolo). Abbottonatissimo il primo cittadino: «Stiamo riesaminando il piano alla luce delle proposte mosse nel corso dell’incontro dell’altra sera ma potrebbe anche non cambiare nulla». La giunta, che si è riunita oggi pomeriggio e andrà avanti anche domani, non può fare a meno di considerare le istanze portate dai cittadini che con il nuovo progetto non solo non potranno più parcheggiare liberamente sugli spazi blu (a pagamento) intorno alle mura ma vedranno anche sparire la sosta in piazza della Libertà e via Gramsci. “Una rivoluzione culturale” (come l’ha definita lo stesso Carancini) che non è stata proprio presa bene.
Alcuni commercianti del centro. In prima fila Paola Piangairelli e Andrea Venturino presidente dell’associazione dei commercienti
L’obiettivo a questo punto potrebbe essere arrivare all’assemblea pubblica prevista domani sera alle 21 alla Terrazza dei Popoli (giardini Diaz) con qualche “concessione” in più per i residenti e magari considerando anche eventuali suggerimenti dei commercianti. Sempre nel corso dell’incontro in municipio il titolare del Caffè Centrale Aldo Zeppilli pur vedendo di buon occhio la pedonalizzazione aveva infatti proposto (appoggiato anche da Amedeo Patrassi, titolare dell’atelier Avant Garde in piazza della Libertà) un periodo di sperimentazione iniziale prima di adottare la pedonalizzazione definitiva.
Secondo indiscrezioni l’amministrazione potrebbe almeno per il momento riconsiderare il divieto su via Gramsci, lasciando qualche stallo per i residenti del centro. Dal fronte politico intanto le critiche più accese arrivano sull’operazione Park Sì passaggio imprescindibile del piano di mobilità. Il canone di oltre 1,5 milioni di euro per riscattare il parcheggio di via Mugnoz dalla società Saba e le ulteriori spese per riqualificare la struttura (3-400mila euro secondo l’amministrazione) hanno attirato le critiche del consigliere di Forza Italia Andrea Marchiori che a #Maceratafacile (l’hastag con cui Carancini ha lanciato l’operazione) ha controbattuto con #Maceratafolle (leggi l’articolo).
Intanto i commercianti di corso della Repubblica prendono l’iniziativa per incentivare maceratesi e non a vivere il centro a piedi. Giovedì sera la via si animerà con Viva la Repubblica” prima tappa di una serie di appuntamenti organizzati dagli stessi esercenti, Dalle 21,30 concerto jazz live in mezzo al corso, “Letture in Corso” alla Bottega del Libro (lettura di “Biancaneve” con Michelangelo Rossato ed Elena Carrano) “Tandem dell’Accoglienza condito con Fragole”iniziativa organizzata da Tandem e Ultrafragola con “Polaroid, limonate e sorrisi irresistibili a sorpresa”. Saldi abbigliamento di Cherie e Ibro (da non perdere) e lanterne per un’ atmosfera romantica.
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ore vendute nel 2014 dal parcheggio= 77192
Incassi € 117.300
Costi circa € 300mila (di cui COSTI DEL PERSONALE € 127900 E AMMORTAMENTI € 135500)
Perdita 2014 € 215.500 (le dichiarazioni del Sindaco sugli ammortamenti che non contano sono a dir poco ridicole)
Per andare in pareggio di gestione occorrerebbe vendere abbastanza ore da coprire i costi che non saranno inferiori ai 300 mila euro anno.
Tariffa che verrà applicata € 0,70
Ore da vendere per pareggio di bilancio = 428mila
Sappiamo che sono bravissimi nei progetti grandiosi (Piano casa, Minitematica, piscine, valleverde, Via Trento…) ma per passare da 78mila ore vendute a 428mila ore vendute serve il miracolo.
Questo è solo l’ aspetto economico……ed il peggio non sta qui, ma in un piano della mobilità che aumenterà il traffico cittadino e l’inquinamento.
La scelta politica c’è tutta, togliere traffico e inquinamento dal centro storico, per sviluppare la vita culturale, economica e turistica. Anche la scelta per l’acquisizione del Park-Sì è sostenibile sia da un punto di vista economico che dell’inquinamento. L’apertura h.24 porterà ad abituarsi nell’utilizzo del parcheggio e a valorizzarne l’accesso al centro storico. La meccanizzazione dell’ingresso al parcheggio eliminerà il costo del personale come nel parcheggio Sferisterio. L’utilizzo sarà totale perché conveniente e l’accesso dal dalla strada a scorrimento veloce ridurrà il traffico e l’inquinamento attorno alle mura. Eliminando le auto dai giardini Diaz, per far posto al terminal bus, ridurrà l’inquinamento in quanto gli autobus sono tutti a metano. Con l’occasione verrà rivalutata la zona dei giardini Diaz con la riapertura della famosa rotonda, dando una nuova vivibilità a tutta l’area con vantaggio sia economico che di sicurezza.
Ci sarebbero altre considerazioni, tutte favorevoli, a questa nuova mobilità per lo sviluppo di tutta l’area del centro storico, che darà l’impronta di una città più vicina ai migliori standard europei.
@Meschini, si può infarcire tutto come si vuole con belle parole, ma perché non facciamo un referendum per vedere se ai maceratesi piace Macerata all’europea?
Visti i continui entusiastici interventi.
Visti i ripetuti tentativi di ingraziarsi il Piccolo Timoniere.
Magari un predellino sul trenino dateglielo
@Meschini Giuliano, io sono una cittadina che ignora il significato di standard europei. Lei in un paio di post pubblicati su cronache maceratesi parla di città vicino agli standard europei, mi può spiegare cosa significa? Grazie!!!
meschini ma…la tanto decantanta sicurezza h24 del parksi e del suo attracco meccanizzato dovrebbe essere devoluta a chi o a che cosa??? a delle telecamere??…ai vigili urbani??? agli angeli custodi???? perche’ sa’ macerata con tutta la plebaglia in giro specialmente in zone come i giardini oramai proibite ai comuni mortali sono sicure…. e lei crede veramente che un parcheggio sconosciuto ai comuni mortali che non sono di macerata e praticamente irraggiungibile senza andare a santiago de compostela per individuarlo sara’ di aiuto nel eliminare in parte il problema dell’inquinamento??? lei vive su marte o sulla faccia nascosta della luna??? sa’ che le poche famiglie che ancora portano i loro figli ai giardini diaz non verranno piu se dovranno pagare anche solo un centesimo??? potrei continuare ma tanto chi ha bisogno di ampliflon non capisce proprio….
lei parla di citta’ europea ma…le vere citta’ europee non sono come le nostre basta che si fa’ un bel giro invece di star sempre fermo sul suo sassettino chiamato casa e se ne potra’ accorgere di persona.
lei parla meschini di ripaertura della rotonda dei giardini quindi si presume un bar…allora vediamo io voglio andare a prendermi un aperitivo ma devo pagare e magari vedermi attrorniato da facce non proprio raccomandabili…solo i pazzi possono pensare che sia fattibile…e peraltro i residenti dovrebbero avere il muletto per poter scaricare e portare a casa anche solo la spesa…se l’intento eì di desertificare il centro e di riempirlo solo di extracomunitari siete sulla buona strada.
Un Centro Storico pedonalizzato favorirà l’incremento culturale dell’Università e dell’Accademia con tutte le attività annesse e connesse. I poli museali già in essere di Palazzo Bonaccorsi, della Biblioteca Comunale e Palazzo Ricci e quelli a divenire del Palazzo delle Terme in fase finale di ristrutturazione per il Museo regionale del Risorgimento, e un probabile museo per Tucci e l’allestimento del museo dell’Orologio in piazza Libertà e l’allestimento di un museo dell’opera lirica allo Sferisterio con tutte le attività di spettacolo connesse consentiranno di sviluppare il turismo già in forte crescita. Insieme alla bellezza del Centro Storico con le sue piazze, vicoli, chiese, il teatro Lauro Rossi, la riapertura del Cine-teatro Italia completeranno l’attrattiva per portare gente a vivere Macerata quotidianamente con lo sviluppo di tutte le attività commerciali ed artigianali che potranno incrementare e dare lavoro. Questa è la vocazione ed il futuro di Macerata. Non fare la pedonalizzazione programmata vuol dire rinunciare al futuro socio-sostenibile e di bellezza della città, anche con il progetto di “Macerata che sarà”. Tutto questo rivaluterà tutto il patrimonio immobiliare e un nuovo interesse a viverci come residenti e con attività ricettive. Macerata può vivere solo di questo e di molto di più per qualità della vita. Una città internazionale e per i giovani. Dovremmo essere orgogliosi per un futuro possibile e sostenibile. Un capoluogo motore per lo sviluppo e la valorizzazione di tante eccellenze di tutto il territorio. Abbiamo i numeri per riuscire, dobbiamo solo crederci e non remare contro solo per farci del male.
Meschini, ma ci credi tu per primo a tutte le ca.zzate che dici? ma per la miseria! IO , TAMARA MORONI, no tu, Giuliano Meschini ne alri, neanche Maurizio Mosca che tanto si dà da fare da qualche tempo per lo Sferisterio, ho fatto molto e più di voi per la nostra Arena nel 2011, cominiciando col fermarne la svendita alla rete regionale a favore delle Muse di Ancona vouta in primis da Pasqualetti Renato, ,ma nessuno m’ha mai detto grazie, Tamara, nessuno dell’amministrazione, per primo Romano Carancini, e Micheli che si è avvalso dei miei preziosi suggerimenti, lui bergamasco fino ad allora regista sfigato e schivato dai suoi concittadini , e neanche il Sindaco di Macerata e Presidente dell’Associazione Sferisterio! E che diavolo! ma la verità per voi dove sta di casa?? S’era per Carancini , e tutti i cento nuovi consorti che ora si fanno belli, sai dove era andato a finire lo Sferistero nel 2011? Ad Ancona, anzi, anancona come si dice in daletto, se era per voi tutti quant: prugne secche!
Carissimo Giuliano Meschini, io non so cosa pensava e che faceva nel settembre 2011, ma io sì, e questo, pertanto, sappia, scrivevo a Romano Carancini, il quale non si è neanche degnato di rispondere, al par suo, che sa a pprofittare come sempre ha fatto con me con tutti quelli che per lui, Sindaco, si son dati da fare gratis e a spese loro ( sic!) dellìAmministrazione. Questo è quanto da me scrittogli ( e che mai più rifarei per lui e Macerata ).ma serenamente:proprio, mai rifarei più.
Egregio Sindaco,
consapevole dei gravi disagi economici che investono l’Arena Sferisterio e cosciente che tale Monumento, è un bene che ci deriva da un lascito di 100 generosi maceratesi che lo edificarono “ Ad ornamento della città e diletto pubblico”, la sottoscritta perciò si rende disponibile, con più modesto apporto, ma con stesso spirito civico di quei nostri magnanimi predecessori, per offrire la sua collaborazione a titolo gratuito, per quanto riguarda uno degli aspetti salienti alla sua ripresa, cioè quelli di promozione e marketing, e questo, perché la particolare situazione critica richiede l’utilizzo di appropriati strumenti di rilancio della struttura, strettamente accanto a quelli più propriamente artistici. Io come molti cittadini ed operatori del commercio e dell’artigianato locale, ritengo unica questa risorsa , non soltanto per la sua acustica eccezionale, ma anche per la sua struttura architettonica , posta come una punteggiatura nel tessuto urbano, tra la parte medievale contenuta entro la cinta muraria e il suo sviluppo esterno, come a segnare un passaggio spazio-temporale cruciale , col suo essere perennemente in equilibrio tra il vecchio ed il nuovo.
Nella veste per cui mi propongo , che tengo a precisare è ben distinta da quello che è il ruolo del Direttore Artistico, a cui competono le scelte in campo musicale, di regia , di costumi, di scene, di repertorio e quanto altro a lui attribuibile professionalmente , al fine che possiate valutare la bontà della proposta, elenco succintamente quanto riterrei io opportuno fare oggi in ottica di marketing, per il rilancio dello Sferisterio.
Premesso che senza avere contezza dei dati relativi agli investimenti e alle entrate di bilancio alla voce pubblicità e promozione, tuttavia, per quanto traspare dalla tipologia di crisi che lo investe da tempo e da quanto percepito dall’esterno, ho tracciato una strategia di riposizionamento, da attuare su due diversi livelli , con ciò trasmettendo a Lei anche la mia idea sull’indirizzo da prendere in vista degli obiettivi e cioè, che non occorre puntare sulla quantità delle rappresentazioni nella prossima stagione per la sua risalita nel panorama dei teatri lirici, ma solo ed esclusivamente sulla qualità e la popolarità delle stesse e ciò dipende principalmente, dal repertorio che si andrà a scegliere e dai cantanti.
In sintesi, per questo anno, concentrarsi sulla Stagione Lirica, senza allargare su altre iniziative di spettacoli collaterali o sulla sua durata , ma offrire un prodotto di inappuntabile qualità artistica e creare intorno a questo, l’evento . Fare quindi del suo punto di debolezza, la sua forza: ( vedi es. pubblicitari , con frutti di stagione associati all’Arena)
1. A prescindere quindi, da quale potrà essere il budget complessivo di spesa per la Stagione 2012, tenuto conto del fatto costante che i costi per gli spettacoli e di gestione , oltre al debito preesistente, non potranno mai essere compensati dal finanziamento pubblico e dalle entrate di biglietteria, occorre comunque e sempre far leva anzitutto sulle sponsorizzazioni ,che in questo momento di ribasso attraversato dalla struttura, sono certamente più difficili reperire.
A questo scopo sostanzialmente quindi, io sarei per incrementare la visibilità di chi voglia investire la sua immagine accanto a quella del prestigioso teatro all’aperto, attraverso gli strumenti offerti dai new media, la rete, e specificatamente nel lanciare le serate liriche – la Prima o la replica, da valutare – in diretta streaming . Questo mezzo di promozione procurerebbe infatti due vantaggi nell’immediato e cioè: attrarrebbe i grandi sponsor, i quali hanno interesse al rafforzamento del loro brand a livello mondiale, ed aumenterebbe la popolarità del nostro teatro lirico, insieme alla città di Macerata .
Tale debutto tecnologico, non richiede oltretutto particolari sforzi economici in quanto l’utilizzo della piattaforma streaming è gratuita, diversamente dall’offerta che vuole farne il fruitore di servizio, che invece può scegliere che i contenuti da trasmettere siano aperti e quindi gratuiti, oppure con diversa formula. Tra i due, io ritengo preferibile la prima ipotesi, per offrire appunto un aumento di visibilità esponenziale agli sponsor, rispetto a quanto offerto finora. Per un buon risultato andrebbero curate particolarmente le riprese e la presentazione della serata, perché siano di ottima qualità da trasmettere in digitale e all’altezza della situazione con un presentatore o presentatrice dall’alto profilo professionale cui affidare nella diretta l’introduzione all’Opera , dopo i titoli canonici in sovrimpressione e l’offerta dello spettacolo in primo piano da parte dello sponsor ufficiale e negli spazi d’intrattenimento fra i vari atti. Lo stesso dicasi, per spettacoli eventualmente trasmessi dal Teatro Lauro Rossi o in altri luoghi diversi.
2) Parallelamente a questo lancio innovativo su web, preceduto da adeguata pubblicità in rete, agenzie di rete e su ogni materiale divulgativo di stampa e non, agire a livello promozionale con strategia comunicativa diversificata attraverso vari media a seconda del target e dell’ambito territoriale, riversando particolare attenzione al pubblico locale. Il concept su cui io intendo fare promozione è quindi quello di portare la lirica sulla tavola dei maceratesi in senso ampio di provincia, non solo cittadinanza, per veicolare attraverso la comunicazione, che lo Sferisterio è una risorsa economico-culturale di tutti e per tutti. Sferisterio, inteso anche come alimento quindi per lo spirito, oltre come bene materiale economico unico e disponibile.
A livello immagine, grafica o fotografica, ciò vedrei bene reso con una serie di messaggi come nei due esempi sotto citati, attraverso poster giganti, come anche pagine di riviste specializzate, quotidiani locali o su web:
– Una grande fetta di cocomero, per metà frutto , per metà immagine dell’emiciclo dello Sferisterio, come connubio visivo, per trasmettere che entrambi sono accomunati (oltre che dalla forma) dall’essere frutti di stagione estiva con le loro diverse proprietà da gustare, per soddisfare bisogni diversi ( naturale/culturale) ed il cui pay.off potrebbe essere ad es. su questa traccia : “Ogni stagione, dà i suoi buoni frutti”
– Un bicchiere alto da drink , con l’emiciclo dello Sferisterio al posto del tradizionale limone,
Immagini fresche, che colpiscono e invogliano nel contesto estivo un target trasversale, mentre volendo rivolgersi a quello dei giovani , l’immagine dell’emiciclo entro due morbide fette di Hot dog, che oltre a richiamare l’attenzione dei più giovani, farebbe discutere e quindi, ancora più funzionante a livello pubblicitario.
– Su altro piano comunicativo, più alto, più in profondità, più incisivo, meno immanente, con programmazione d’uscita anticipata rispetto agli altri contestualizzati in prossimità della Stagione Lirica, un altro genere di messaggio finalizzato a veicolare il concept principale ovvero quello di familiarità e storia di Macerata con la lirica, attraverso cui passa il recupero della sua tradizione che si vuole rilanciare .
In questo caso, una fotografia d’ interno con sala da pranzo, finestra aperta sullo Sferisterio, una tavola, dove intorno siede la famiglia maceratese insieme a un personaggio famosissimo della lirica – una Callas, un Pavarotti, un Gigli – da realizzare con fotomontaggio a colori per quanto riguarda il contesto spaziale e gli appartenenti alla famiglia dei giorni nostri, contro il seppiato o bianco/nero del personaggio che siede “ normalmente” con essa a tavola.
Sono solo pochi esempi concreti che ho voluto mostrare, di come svilupperei concettualmente e visivamente la strategia di comunicazione nella mia ottica di rilancio dello Sferisterio, cui naturalmente andrà opportunamente a ognuno collegato il testo pubblicitario, che sintetizza e lega concept a immagine.
2) Altra forma promozionale, passa attraverso le iniziative legate al pacchetto da consegnare alle agenzie turistiche, in cui qui inserirei l’offerta di poter fruire del servizio di carrozzai, per chi volesse recarsi a teatro lirico col più classico e romantico mezzo, fatalmente in sintonia con il luogo delle rappresentazioni e le rappresentazioni stesse- per tutte quelle almeno ambientate nell’Europa dell’800 – . Potrebbe altresì essere utilizzato come mezzo per accogliere quanti arrivano con pullman o mezzi diversi o anche per un giro turistico diurno o notturno nei luoghi più suggestivi come Fonte Maggiore , per chi soggiorna a Macerata durante la Stagione Lirica.. La carrozza in questo caso, oltre ad attrarre turisti -specialmente stranieri- farebbe da promozione autentica al locale Museo della Carrozza, patrimonio culturale cittadino unico anch’esso. L’utilizzo delle carrozze, non richiederebbe particolari autorizzazioni, né limitazioni di traffico, mentre per quanto riguarda la pulizia delle strade, chi fa servizio cittadino di carrozze, è munito di apposita imbragatura per l’animale e dunque nessun disagio..
Potrei elencare, a questo punto, altre iniziative ancora e anche al di fuori della Lirica, ma come ho detto, per me bisogna concentrare le poche risorse per far ridecollare la struttura da questo punto di vista. Poi, una volta ripartita, tanto altro si può fare.
Accennata quindi la mia visione strategica per grandi linee , corredata da alcune idee di resa pubblicitaria, limitatamente come ripeto, ad un’analisi professionale esterna, ma che credo possa interpretare le necessità attuali per un efficace rilancio del nostro Sferisterio ,
La saluto distintamente.
Correggo : regista fischiato , no sfigato e schivato. Capita con la scrittura automatica che venga fuori una lingua da frate Salvatore ne Il nome della rosa. Per concludere sullo Sferisterio, bene i grandi numeri, bene i bilanci in pareggio , ma tra un Nabucco di plastica, una Carmen in pantaloni e cellulare , una Tosca che meglio dimenticare, un Trovatore al buio da inconscio più profondo, un’Aida di una noia mortale con tanto di piramide differenziata fuori dell’Arena , e tutti i maltrattamenti ai libretti a cui abbiamo assistito, l’unica Opera memorabile data due volte in questi ultimi quatro anni , bella in assoluto e che porta alto il nome dello Sferisterio nel mondo, resta La Traviata degli specchi allestita, peccato però, sotto la direzione artistica di Orazi. Ogni tanto fare un tagliando di qualità , no?