di Claudio Ricci
(foto e video di Andrea Petinari)
In attesa della riunione convocata mercoledì sera dal sindaco Romano Carancini i commercianti davanti ai microfoni di Cm Tv dicono la loro sul nuovo piano di mobilità che chiuderà quasi totalmente il transito delle auto in centro storico a Macerata (leggi l’articolo). Vince il fronte del sì, capitanato da titolari di bar e attività ristorative tra i maggiori beneficiari del rinascimento pedonale promosso, a partire dal 2014, dall’ala verde dell’amministrazione di Romano Carancini, oggi incarnata dal vice sindaco Stefania Monteverde. E’ lontana l’epoca delle sommosse quando i commercianti accerchiavano Carancini ringhiando contro la rivoluzione della Macerata a piedi (leggi l’articolo). C’è anche un dato sommerso: diversi esercenti, che pur essendo nettamente contrari alla delibera, preferiscono non dire pubblicamente i motivi del no alla manovra che libererà definitivamente piazza della Libertà e via Gramsci dalle auto. Su tutto pesa il nodo ParkSì, la cui gestione dovrà essere riscattata dalla società spagnola Saba e che diventerà nei piani dell’amministrazione il nuovo parcheggio del centro storico. Su questo punto la maggioranza a parte qualche dubbio interno al Pd (leggi l’articolo) che però non può permettersi uno sgambetto a Carancini su uno dei punti fondamentali del programma di governo.
Da sinistra in alto: Marco Guzzini, Aldo Zeppilli, Amedeo Patrassi, Aldo Di Pietro, Pietro Giacomini, Michela Pallotto e Maria Chiara Converso
I COMMERCIANTI – Oggi pomeriggio Cronache Maceratesi ha ascoltato alcune opinioni sulla riforma pedonale. Il trend è più orientato ad un centro liberato dalle auto. «L’idea è bella – sostiene Aldo Zeppilli titolare del Caffè Centrale e del Centrale.eat in piazza della Libertà che abbraccia la linea dell’amministrazione ma con riserva – Prima di togliere le auto occorre fare bene una sperimentazione con una pubblicità maggiore del ParkSì e delle nuove tariffe ridotte per il parcheggio».
«Siamo col sindaco in questa fase – è la posizione di Marco Guzzini titolare del bar-ristorante Di gusto Italiano in piazza Battisti – Personalmente ho rivisto anche posizioni di quando ero in Consiglio comunale ma le richieste di chi vive il centro quotidianamente o per motivi di lavoro e turistici sono per uno spazio godibile e fruibile dove non ci sia in ogni momento la preoccupazione per la presenza delle auto. In altro modo si rischia di rovinare un quadro stupendo che si è disegnato in questi anni». «Meno macchine, più successo – è lo slogan di Aldo Di Pietro della boutique Di Pietro Abbigliamento – La pedonalizzazione fatta fino ad oggi ha funzionato. Le auto non sono una risorsa. Il centro storico deve essere protetto dal traffico per tutte le esigenze di una città che si basa sul commercio». Si dice a favore anche Maria Chiara Converso del negozio Square Store in piazza Battisti: «I clienti non mostrano necessità di venire in auto e quindi per i negozianti andrebbe benissimo». Condivide l’idea Michela Pallotto dell’agenzia Vagamond Voyage in piazza Vittorio Veneto unico spazio che rimarrà a disposizione della sosta veloce: «Penso che sia una cosa fattibile e una risorsa per far entrare più gente in centro. La sosta veloce in piazza Vittorio Veneto è utile anche per chi ha bisogno di fermarsi negli uffici, in banca o allo sportello di Equitalia». Tra i contrari Amedeo Patrassi titolare di Avant Gard in piazza della Libertà: «La controproposta potrebbe essere invertire gli orari al transito. Invece di stare aperti dalle 12,30 alle 16,30 o nel dopo cena quando negozi e uffici sono chiusi, sarebbe meglio lasciare libero il transito dalle 16,30 alle 19,30». Negativo anche il parere di Pietro Giacomini della tabaccheria in piazza della Libertà: «La pedonalizzazione andava fatta con il parcheggio di Rampa Zara. La dimostrazione è il parcheggio Garibaldi che funziona benissimo per la zona nord della città. Se il ParkSì non ha funzionato fino ad adesso come si può pensare che in futuro funzioni».
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Il Park Sì non funziona perché occorrono 5€per una passeggiata al centro!
La Signora Grandoni mi offre lo spunto per dire ma l’Amministrazione comunale, ha mai formulato un serio questionario rivolto ai cittadini , alla gente per strada, dove chiedere le ragioni per cui fruiscono o non fruiscono del Park Sì? L’ordine delle risposte avuto da questo strumento sarebbe stato determinante per intervenire positivamente sulle cause del suo sottoutilizzo. Un conto, infatti, è se al primo posto a limitarne l’uso fosse risultata la tariffa oraria ,altro conto è la sua ubicazione, la non adeguata pubblicità stradale, l’accesso scomodo, la percezione di sicurezza che dà. . Sulla prima si poteva, si doveva, intervenire nel pubblico interesse, come hanno fatto tanti altri comuni italiani per chiedere alla SABA SpA una rimodulazione delle tariffe orario-giornaliere ( gli esempi noti vanno da Verona, Assisi, Perugia, al Lazio) tale che ( perdita per perdita annua come registra) a fronte di una loro diminuzione , la società privata avrebbe però visto incrementare gli stalli occupati fornendo al contempo quel servizio di pubblica utilità che è lì a svolgere., mentre la rimozione delle altre cause sarebbe stata certamente più complessa ma non talmente impossibile da lasciare lì inefficiente per anni e anni una struttura che E’ del Comune e che è andata deteriorando sotto ogni punto di vista,
La questione è malposta….
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Presumo che la stragrande maggioranza dei maceratesi sia favorevole ad un centro totalmente libero dalle auto.
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Avere la possibilità di parcheggiare (a 2 passi dal centro) ed avere il centro totalmente libero per far correre i ragazzini oppure girare con la bicicletta o fermarsi in mezzo alla piazza a chiacchierare senza il pericolo/paura di doversi scansare all’arrivo di un’auto: CHI DIREBBE DI ESSERE CONTRARIO?????
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(quasi) NESSUNO….
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Ma ecco il “trucco” il centro libero dalle auto SOLO SE si ingoia anche l’assurdo acquisto del ramo di azienda del Park Si.
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Ecco: la questione è (volutamente?) mal posta.
Il centro libero dalle auto NON passa necessariamente per l’acquisizione (da parte dell’APM) del famigerato ramo d’azienda (IN PERDITA) del Park Si….
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Anzi, per dirla tutta, il centro storico di Macerata lLIBERO dalle auto NON PASSA PROPRIO (ma nemmeno per sbaglio!!!) con l’obbligo di acqisizione del famigerato ramo d’azienda (IN PERDITA) del Park Si….
NON CI PASSA NEMMENO VICINO….
Per fare una simiitudine: è come se da Macerata, per andare in auto a Roma, ci vorrebbero far credere che la strada più breve è passare per Parigi…..
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La famigerata equazione, creata ad arte, centro libero dalle auto = Park Si gestito dall’APM (dopo aver pagato una vagonata di euro pubblici) è qualcosa di simile ad una forzatura forzata, ad una causa/effetto creata solo in laboratorio, il classico fumo dove (però) non c’è l’arrosto….
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Il centro chiuso alle auto (con una diversa mobilità ed un diverso uso dei mezzi pubblici) NON passa assolutamente per l’acquisizione del Park Si.
L’Amministrazione Comunale è sulla buona strada, vada avanti spedita.