Il dittico verista Cavalleria rusticana-Pagliacci apre il secondo weekend di Festival venerdì allo Sferisterio. L’allestimento ha debuttato tra gli applausi del pubblico sabato scorso (leggi la recensione) e vede sul palco, diretti dal Maestro Christopher Franklin, per la regia di Alessandro Talevi, Anna Pirozzi e Rafael Davila che interpretano i personaggi di Santuzza/Nedda e Turiddu/Canio; con loro in scena anche Chiara Fracasso, Elisabetta Martorana, Pietro Adaini, Marco Caria e Giorgio Caoduro. La produzione si completa con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro lirico “Bellini”, le voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti” e il complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”. Le opere di Mascagni e Leoncavallo sono state particolarmente apprezzate dal pubblico dello Sferisterio, e anche i risultati di botteghino dimostrano come le vicende di Santuzza, Turiddu, Nedda e Canio facciano ancora breccia tra gli amanti dell’opera.
Come di consueto, la giornata di opera si apre alle 12 con gli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni. Ospite di Cinzia Maroni è la filosofa Monia Andreani che approfondisce Le relazioni pericolose suggerite dal dittico verista, ma non solo. La maggior parte delle protagoniste femminili delle opere in cartellone paga con la vita il desiderio di un amore al di fuori delle convenzioni sociali e culturali. Ripercorrendo le storie di Nedda, Santuzza e Gilda si affronta il problema delle relazioni di ieri e di oggi. Alle 17 nel parco di Villa Cozza appuntamento con Fiori Musicali, la rassegna curata da Cesarina Compagnoni che conferma l’attenzione del Macerata Opera Festival al problema, mai banale, dell’accessibilità. Alle 19 nel Cortile Municipale in Piazza della Libertà Pomeridiana conclude la lunga giornata di appuntamenti de Festival Off con Marika Tittarelli al flauto traverso e Cecilia Stacchiotti al pianoforte che ci conducono tra le fresche atmosfere dell’Austria, proseguendo così il viaggio tra le musiche e i sapori del mondo. Gli eventi del Festival off sono gratuiti.
Foto Tabocchini
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