LA NUOVA GIUNTA – Paola Casoni, Marica Marcolini, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde, Mario Iesari, Romano Carancini, Alferio Canesin, Federica Curzi, Marco Caldarelli
di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Avrei potuto costruire almeno altre cinque giunte con i nomi che avevo a disposizione. Ma credo che questa potrà essere una buona squadra con un’alchimia particolare tra persone di esperienza che sapranno stare vicino ai nuovi entrati con l’obiettivo primario di integrarsi per la coesione e il fine esclusivo del servizio ai cittadini». Romano Carancini presenta la nuova giunta alla città: quattro riconferme e quattro new entry (leggi l’articolo). Una formazione eterogenea che vede rappresentati tutti i partiti e le civiche della maggioranza consiliare con il sindaco a ribadire che «Non esistono assessorati di serie A o di serie B. Ogni lista ha avuto la giusta rappresentanza. A partire dall’assessorato al Bilancio assegnato all’Udc, grazie alla professionalità di Marco Caldarelli fino alla Cultura confermata per Macerata Bene Comune, dove Stefania Monteverde ha avviato un ottimo percorso che va completato. Anche Pensare Macerata con la delega ai Fondi europei ha un incarico che sarà fondamentale in questo mandato».
Il primo ringraziamento va agli ex assessori Marco Blunno, Luciano Pantanetti, Ubaldo Urbani e Enzo Valentini: «Per il contributo portato in questi 5 anni di lavoro insieme – dice – Un ulteriore riconoscimento va a chi poteva ambire tranquillamente ad un assessorato ma ha rinunciato con responsabilità e senso dell’appartenenza come ad esempio Ivano Tacconi. Ma come lui altri hanno fatto lo stesso in tutte le liste».
Da sinistra: Alferio Canesin, Marika Marcolini, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde e Romano Carancini
Mercoledì 1 luglio alle 9 prima seduta della nuova Giunta per prepararsi al consiglio comunale del 6 luglio in cui verranno indicati gli indirizzi di mandato.«Ritengo opportuno che la maggioranza si dimostri coesa sin da subito – continua Carancini – votando unita il candidato alla presidenza del Consiglio, Luciano Pantanetti, riconosciuto come figura ideale da tutte le liste».
Gioca d’anticipo su eventuali critiche da parte del Pd, che ha fornito al primo cittadino una rosa di 50 nomi tra cui scegliere gli eventuali assessori. «Sono sicuro che il Pd si riconoscerà nei 4 assessori che ho scelto. Ho messo insieme esperienza e novità, attingendo non solo dai candidati ma anche dal direttivo (Paola Casoni) per entrare trasversalmente nel partito. Spero che questa sia la prima occasione in cui non ci si divide tra renziani della prima o dell’ultima ora, bersaniani e via dicendo».
Una scelta tormentata da dubbi notturni che già sabato avevano fatto slittare l’ufficializzazione della squadra. «Il dubbio riguardava non tre ma quattro persone – risponde Carancini – e si è concretizzato nella figura di Mario Iesari. Oltre a lui c’erano altre tre alternative (due uomini e una donna) e ho pensato che lui, anche in qualità di capogruppo della squadra Pd che ha lavorato al programma, potesse riassumere queste differenze. Il Pd ha fatto una scelta forte mettendo a disposizione 50 nomi. Credo che quest’apertura ha significato dare l’opportunità al sindaco. La scelta di Casoni è emersa dopo il direttivo, quando la rosa dei nomi è stata allargata anche al gruppo dirigenziale e alla squadra dei non eletti».
Presupposto fondamentale per Carancini sarà recuperare credito politico da parte dell’elettorato, dopo il grande astensionismo delle comunali: «Il primo obiettivo sarà riportare la fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Lavoreremo collegialmente provando ad essere più sinergici con le liste. Rispetto a 5 anni fa dovremo correre perché ora abbiamo una squadra burocratica già fatta e non abbiamo più scuse». Poi il sindaco sottolinea le priorità: «I primi punti saranno l’approvazione del bilancio e l’urgenza dei lavori all’Helvia Recina. Ora non dobbiamo temporeggiare con la scusa di creare un clima a cui partiti e liste spero contribuiscano». Invoca la compattezza di tutte le forze politiche su sanità e infrastrutture: «Su questi argomenti non accettiamo flirt tra il presidente della Giunta regionale e alcuni sindaci. Non sto parlando di campanilismo ma di rispetto dei territori. Inviteremo Ceriscioli nel nostro ospedale per mostrargli in che condizioni si trova. Confidiamo nel sostegno in Giunta dell’assessore Angelo Sciapichetti ma non tollereremo in nessun modo canali privilegiati con i territori».
Carancini passa poi alle precisazioni sull’attribuzione di alcune deleghe pesanti come l’Urbanistica alla giovanissima Paola Casoni (ingegnere di 29 anni) o lo slittamento dei Servizi Sociali dal supervotato Narciso Ricotta (che prende i Lavori pubblici) al nuovo volto Marika Marcolini: «Marika è un’assistente sociale e la sua competenza rappresenta un’opportunità che si incastrava bene con il nuovo ruolo assegnato a Narciso cui pure spetta un ruolo fondamentale nei prossimi 5 anni , su grandi opere e riqualificazioni. Sono sicuro che grazie alla sua poliedricità saprà assolverlo perfettamente. Passando a Paola Casoni credo che saprà essere un assessore più che degno per la sua competenza, professionalità, umiltà e senso di squadra. Non agiremo per compartimenti stagni. L’azione amministrativa si integrerà non solo tra gli assessori ma cercando di coinvolgere anche le liste».
La volontà di integrazione è anche alla base della scelta della Specula come luogo dove presentare la nuova Giunta: «E’ un luogo simbolico. Da qui si vede tutta la città, come dovrà fare la nostra amministrazione. E’ stato voluto da Mario Crucianelli figura che ha amato la nostra città e a cui va tutta la stima a prescindere dall’appartenenza politica. La scelta di questo posto vuole essere un’apertura a tutte le forze politiche, anche di opposizione, perché la città non ha più bisogno di visioni manichee dal punto di vista politico, generazionale e dell’integrazione. Terzo motivo: tra qualche giorno riapriremo il cantiere del piano sottostante per far tornare la biblioteca ad essere il centro culturale della città per il futuro».
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Con la promozione in Giunta i nuovi assessori lasciano il posto in Consiglio ai primi dei non eletti delle liste di appartenenza. Nell’Udc Marco Caldarelli lascia il posto a Marco Foglia; nel Pd al posto di Narciso Ricotta e Alferio Canesin entrano il segretario Paolo Micozzi e Paolo Manzi; ne La Città di tutti esce Marika Marcolini ed entra Enrico Marcolini; in Pensare Macerata è David Miliozzi a subentrare a Federica Curzi. infine a Sinistra per Macerata Bene Comune Stefania Monteverde lascia il posto a Pierpaolo Tartabini.
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ASSESSORI E DELEGHE:
Marco Caldarelli (Udc), 46 anni, sposato, 4 figli, una laurea in Giurisprudenza di professione avvocato. Vive e lavora a Macerata ed è stato eletto consigliere comunale nelle liste dell’Udc. Deleghe a Bilancio – Patrimonio pubblico –Tributi – Entrate – Società partecipate – Personale –Polizia Municipale.
Alferio Canesin (Pd), 64 anni, sposato, 2 figli, è assessore uscente con delega allo Sport. Pensionato della Telecom è stato eletto per la prima volta in Consiglio comunale nel 1993 con l’amministrazione guidata dal sindaco Gian Mario Maulo ed è stato sempre riconfermato nelle successive elezioni amministrative compresa l’ultima consultazione elettorale. Deleghe allo Sport e tempo libero – Protezione Civile – Cura spazi verdi e parchi.
Paola Casoni (Pd), 29 anni, nubile, Ingegnere edile – architetto. Lavora come ingegnere in uno studio privato della città. Vive a Villa Potenza. Non era nelle liste del Pd nelle ultime consultazioni elettorali ma è una giovane componente del direttivo del partito. Deleghe a Pianificazione urbanistica e del paesaggio – Edilizia privata – SUAP ed attività produttive – Edilizia Scolastica.
Federica Curzi (Pensare Macerata), 37 anni, vice sindaco uscente con deleghe a Politiche giovanili, partecipazione, diritti e pari Opportunità, Politiche Europee, Innovazione e E-Governement. Laurea e Dottorato di Ricerca in Filosofia. Attualmente libera professionista, docente e project manager in ambito di Formazione Continua e Superiore, FSE. Impegnata da anni nel mondo dell’associazionismo, della promozione sociale e culturale. Deleghe a Politiche giovanili – Partecipazione e decentramento – Fondi e progetti europei – Innovazione ed e-government – Semplificazione amministrativa – Pari opportunità.
Mario Iesari (Pd), 56 anni, sposato con due figli, laurea in economia e commercio, di professione consulente aziendale. Vive a Macerata. Deleghe a Ambiente e politiche energetiche – Politiche del lavoro – Mobilità – Sviluppo economico e promozione del territorio – Sicurezza e legalità – Servizi demografici e statistici.
Marika Marcolini (Città di tutti), 37 anni nubile, lavora come assistente sociale. Eletta consigliere comunale con 94 voti è la donna più votata della lista civica Città di Tutti. Deleghe a Politiche sociali – Integrazione, inclusione e cooperazione sociale.
Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune), 51 anni, sposata, 3 figli, è assessore uscente con delega alla Cultura e al Centro storico. Docente di filosofia e storia presso il Liceo Scientifico di Macerata ha conseguito il magistero in Scienze religiose, il master in Comunicazione e il master in Gestione delle biblioteche scolastiche. E’ tra i soci fondatori dell’associazione La Goccia onlus e tra i promotori della rete regionale delle Biblioteche scolastiche delle Marche. Deleghe Cultura e città creativa – Beni culturali – Scuole e nidi d’infanzia – Formazione, Università e Accademia – Turismo – Centro storico – Comunicazione.
Narciso Ricotta (Pd), 49 anni, assessore uscente con delega ai Serizi sociali. Coniugato con un figlio è stato eletto consigliere comunale nel 2005, rieletto nel 2010 e nelle utlime consultazioni elettorali. Dal 2010 ad l 2013 è stato capogruppo PD in Consiglio comunale. E’ stato il primo segretario del PD di Macerata. Deleghe a Lavori pubblici – Viabilità – Piccole cose (manutenzioni e riqualificazione) – Infrastrutture per la mobilità – Servizi cimiteriali.
Fanno per ora capo al sindaco le deleghe ai Gemellaggi, alle Relazioni internazionali e ai rapporti con le istituzioni mentre Carancini ha dichiarato di non aver ancora deciso quale assessore ricoprirà il ruolo di vice sindaco. La prima seduta di Giunta si svolgerà mercoledì prossimo, 1° luglio mentre il primo consiglio comunale, lunedì 6 luglio.
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Stavolta ha ragione Carancini: il PD, fornendogli ( evidentemente perchè diviso e confuso) una rosa di 50 persone da cui scegliere, lo ha messo nella condizione di farlo e ( con tutto il rispetto per le persone e anzi: in bocca al lupo) con chi forse lui ha ritenuto di minor peso specifico e quindi “addomesticabile”.
Discorso a parte per la Curzi: non se lo aspettava neanche lei di essere riconfermata, e una persona che deve riconoscenza fa sempre comodo.
Ricotta forse non è molto contento di aver avuto i lavori pubblici e non avere riconfermati i servizi sociali. Anche perchè potrebbe apparire come una bocciatura da parte del sindaco del suo precedente operato.
Meno male che ne aveva 50 da scegliere, se ne aveva meno che, succedeva.
Macerata è uno degli ultimi paesi delle Marche che non ha un gruppo di protezione civile .
Nei 5 anni passati nonostante le tante promesse non sono stati capaci a metterlo in piedi con la delega di Canesin e adesso cosa farà?
Parole, parole, e intantanto i cittadini li votano.
Cosi si fà.
Nel sito che riporta a Iesari (Macero Maceratese) si parla di ‘cOstUmer service’. Ma non è per caso ‘cUstOmer service’? Grazie.
Pure la presidenza del consiglio, senza nulla togliere all’ avv. Luciano Pantanetti, è nomina o questione politico-istituzionale di competenza del sindaco? Se la maggioranza di centrosinistra e il Pd in particolare non vogliono offrire proposte per la giunta (cioè vere rose) ma solo elenchi, potrebbero tuttavia chiedere che almeno la questione della presidenza del consiglio venga gestita, anche nella comunicazione pubblica, dai rappresentanti del popolo eletti nelle liste (di maggioranza e di minoranza a voler essere precisi) ! Comunque, la parità numerica di genere in giunta è un segnale positivo. Un augurio sincero a Marco Caldarelli, nuovo alla scena istituzionale ma tutt’altro che digiuno di politica e di cosa pubblica, cattolico di cuore e di intelletto, uomo di carattere, professionista serio e studioso; e auguri pure a Mario Iesari che, tenendo molto alle sue idee, anche a giudicare dai suoi commenti su CM, dovrà ora vederle mescolarsi a molto altro nel pentolone bollente e stuzzicante della politica e dell’amministrazione.
Sig. Iacobini
Macero maceratese e’ una realtà economica che non ha a che fare con me. Si tratta di semplice omonimia . Saluti
Ricotta per quello che ha fatto ai servizi sociali doveva andare a spaccare le pietre insieme alla Monteverde..
Che simpatici!!!!!
«Ora la cosa più importante è il lavoro di squadra. Il che significa: fate tutto quello che vi dico.»
(dal film Galline in fuga)
ah peraltro alla Monteverde come si vede…e’ stato concesso di continuare a fare sfracelli…..complimenti per chi ancora una volta ha votato per il cambiamento!!! Pol Pot ci vorrebbe a Macerata…
Fin troppo scontate le riconferme e le new entry le quali, queste ultime entry, quando cominceranno a capire i reconditi meccanismi che regolano l’amministrazione (e le sotterranee vie della plitica) sarà già nuovamente ora di votare.
Insomma una giunta che è costruita, apposta, per non disturbare troppo il manovratore… O i manovratori.
Rilassatevi avete ancora 5 anni di passione davanti,che volete che siano.Ora sapete il perchè del Perpetuo della Torre,Carancini l’ha messo per contare i secoli che passeranno prima della caduta del PD/DC.
Avevo azzeccato le riconferme di Canesin, Curzi e Monteverde, mentre avevo preferito Ricotta come Presidente del Consiglio e Pantanetti come assessore, ma cambiando l’ordine dei fattori il risultato non è lo stesso. Non conosco Iesari e pensavo a Tacconi per l’UDC. Le due donne più giovani sono la vera novità, non conosco la sig.na Marcolini ma, per essere stata nominata su un assessorato così importante, credo che meriti ampia fiducia e sia all’altezza del compito affidatole. Dulcis in fundo Paola Casoni, ragazza che conosco per le sue notevoli capacità sia dai tempi di scuola che da professionista. La giovane età non deve trarre in inganno, è preparatissima e sarà la vera sorpresa della nuova giunta. Qualcuno si chiederà come mai ho smesso la mia vena polemica nei confronti di Carancini ma io in questo commento non l’ho nominato perché lo ritengo sempre debitore, nei confronti della città, di cinque anni in cui non ha prodotto la “nuova storia” tanto declamata. Ora le elezioni sono passate, Carancini ha vinto, è giusto che governi e si ricordi di Giuliano Meschini suo personale protettore alle primarie. Con la Giunta che ha composto, magari in ritardo di 5 anni, ha tutte le carte in regola per iniziare la nuova storia.
I verbi con la radice in gn (accompagnare, assegnare, bagnare, consegnare, guadagnare, segnare, sognare, vergognare, ecc.), secondo la norma tradizionale, presentano la i nella desinenza della 1a persona plurale dell’indicativo e del congiuntivo presente e nella desinenza della 2a persona plurale del congiuntivo presente.
Quindi si scrive: “guadagniamo”, “sogniamo”, “bagniamo”, ecc.
@ Pavoni
Non sono i verbi con la radice in “gn” a presentare la desinenza della “i” nella 1a persona plurale dell’indicativo. La “i” è propria della desinenza, sia per i verbi in “gn” che per tutti gli altri.
caro Davoli non sia lettore frettoloso… ho scritto che guadagnare presenta la i nella desinenza non la desinenza della i… il problema è che il giovane (suppongo) autore dell’articolo ha titolato: “guadagnamoci la fiducia” e mi son sentito in dovere di aiutarlo ad evitare per il futuro questa piccola imperfezione che potrebbe porlo in cattiva luce presso i tanti pedanti e cagac.azzo di cui è pieno il mondo…
No, caro Pavoni. E’ lei che allora ha scritto male la sua prima precisazione, indicando che i verbi in “gn” presentano la “i” nella desinenza della prima persona plurale. Mentre la “i” non è dovuta ai verbi in “gn”, bensì è propria (e regolare) per ogni verbo alla 1a persona plurale.
http://www.manuscritto.it/la_i.html
Nessuna scienza può essere provata in tutto e per tutto, come un edificio non può reggersi in aria…