Sacchi: “Non lascio ma raddoppio,
Pantana spenga i microfoni”

MACERATA, IL POST VOTO - Il coordinatore cittadino di Forza Italia commenta il risultato delle comunali: "A prescindere dall'astensionsimo partiamo dall'affermazione dell'avversario. Per il momento non risponderò alla Polidori, prima mi confronterò con il direttivo. Deborah deve prendersi qualche giorno". Il commento ai rumors sulla candidatura a sindaco 2020: " Il gran numero di preferenze prese mi consegna un mandato popolare forte. Se il partito vorrà sarò a disposizione"
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Riccardo Sacchi, coordinatore comunale di Forza Italia

Riccardo Sacchi, coordinatore comunale di Forza Italia

di Claudio Ricci

«Da oggi sarò in prima fila per ricostruire l’alternativa al centro sinistra, consapevole delle ombre ma anche delle luci di questa campagna elettorale», Non è tutto da buttare secondo il coordinatore di Forza Italia Riccardo Sacchi, che dopo la sconfitta della candidata Deborah Pantana al ballottaggio, ricompone i pezzi del centro destra partendo dall’analisi del voto. Un dato inequivocabile, con il candidato Romano Carancini (centro sinistra) al 59,11% e Deborah Pantana al 40,89%. «Tutto parte dal riconoscimento in pieno della sconfitta – dice Sacchi – a prescindere dal dato dell’affluenza che coinvolge tutte le forze politiche, occorre prendere atto dell’affermazione dell’altro candidato. Insieme con il direttivo che convocherò per la fine della prossima settimana ci riuniremo per analizzare il voto, valutando errori ma anche le cose buone da cui ripartire».

 

pantana sacchi (3)

Riccardo Sacchi e Deborah Pantana

Il riconfermato consigliere azzurro, secondo tra i più votati con 262 voti, suggerisce cautela ai suoi nelle esternazioni del post voto. A partire da quelle rilasciate a caldo dalla sconfitta Pantana che ha commentato il proprio risultato definendolo più volte straordinario e che domani sera ha convocato i suoi ad una cena per festeggiare l’esito del ballottaggio: «Reputo opportuno valutare i risultati e parlare delle cose di partito prima nelle sedi preposte per poi divulgarle alla stampa. Quindi non risponderò adesso alle valutazioni della segretaria provinciale Polidori (leggi l’articolo). Alla stessa Deborah ho suggerito di prendersi qualche giorno, dopo una campagna elettorale così intensa, per ragionare sulle cose a mente fredda. Le ho consigliato anche di spegnere i microfoni per un po’. Lei è una donna passionale e volitiva ma la nostra campagna è stata anche caratterizzata da evidenti errori. E’ giusto ragionarci sopra e ripartire da quelli».

Impossibile, secondo Sacchi, il paragone con il ballottaggio di 5 anni fa, quando Fabio Pistarelli mancò la vittoria di soli 126 voti: «Pistarelli e Pantana hanno tutti e due dato l’anima nell’impegno elettorale ma non si può fare una comparazione. Politicamente è passata un’era geologica. Allora il Pdl era al 38%, la Lega prendeva l’1,9%, non esisteva Grillo nè l’astensionismo di oggi. Non posso paragonare le due campagne». Ma il coordinatore non si prende tutte le colpe: «Abbiamo mancato la possibilità di costruire un’aggregazione coesa contro un avversario di centro sinistra obiettivamente debole, che si è poi rafforzato grazie anche a noi. Credo che in ogni caso i matrimoni come i divorzi si costruiscano in due e da parte mia c’è stato il massimo impegno per una coalizione forte, allargata anche a Lega e Fdi. Credo che in questo abbia anche influito la mancata alleanza a livello regionale. Se ad Ancona ci fosse stato l’accordo il patto si sarebbe riversato a cascata anche a Macerata».

Fabio Pistarelli con Maurizio gasparri e Riccardo Sacchi

Fabio Pistarelli con Maurizio Gasparri e Riccardo Sacchi

Il tracollo nazionale di Fi e la tenuta maceratese: «Se pensiamo che Forza Italia è passata nel giro di pochi anni dal 38% al 3,5 di città come Bolzano, le conclusioni sono evidenti. In tutto questo a Macerata il partito è la terza forza politica con il 7,4%, mentre a Senigallia e Fermo si attesta intorno al 6% e non è andato neanche al ballottaggio. Se a questo si aggiunge la scellerata alleanza regionale con l’ex governatore credo che possiamo rivendicare un risultato comunale di cui andare orgogliosi. Tutto questo è stato possibile grazie ad una lista completamente rinnovata di persone generose che hanno lavorato con passione e sacrificio. Un risultato ancor più lusinghiero se si pensa alla quantità di  candidati e liste in competizione».

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IL PODIO DELLE PREFERENZE – Narciso Ricotta (280), Riccardo Sacchi (262) e Maurizio Del Gobbo (244)

Forte delle 262 preferenze il secondo tra i consiglieri più votati commenta la voce che lo vorrebbe candidato sindaco 2020 contrapposto a Narciso Ricotta: «E’ una voce lusinghiera. Di sicuro il gran numero di preferenze prese mi consegna un mandato popolare forte che oggi mi fa dire: “Non solo non lascio ma raddoppio”. L’impegno prioritario di oggi è quello di mettersi all’opera per costruire un’alternativa valida al  centro sinistra. Il vento del renzismo comincia a calare e bisogna farsi trovare pronti alle prossime tappe elettorali, già a partire dalle politiche. Sono a disposizione del partito, se mi chiedessero di farlo da candidato sindaco lo farei così come per un eventuale impegno in Regione. Sarò in prima fila a metterci la faccia e il cuore come ho sempre fatto o a prendere i venti contrari come sta accadendo adesso».

Roberto Tallei, escluso dal consiglio comunale dalla commissione elettorale

Roberto Tallei (Fi) escluso dal consiglio comunale

Infine una battuta sul caso Tallei, estromesso dal consiglio dalla decisione della commissione prefettizia che ha assegnato un consigliere in più alla maggioranza e uno in meno all’opposizione (leggi l’articolo): So che Tallei ha dato la questione in mano a degli esperti e farà tutto il necessario per opporsi a quella decisione. A proposito vorrei lanciare, da uomo che ama lo sport e la giustizia un appello alla sobrietà e all’equilibrio a certi esponenti del Pd, che in questi giorni stanno esagerando con i commenti su Fi, e che non si accontentano di vincere ma vogliono anche calpestare la dignità altrui».

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