«A Macerata un suicidio politico da manuale». Così Lorena Polidori, coordinatore provinciale di Forza Italia che si era opposta alla candidatura di Deborah Pantana alle comunali, definisce il risultato ottenuto dal centro destra criticando il percorso politico avviato in autonomia dal coordinamento cittadino di Forza Italia e dalla stessa Pantana.
«C’erano tutte le condizioni per realizzare un’alternativa forte ed efficace all’amministrazione Carancini – prosegue – al quale il suo stesso partito aveva imposto le forche caudine delle primarie. L’unica condizione per realizzare l’obiettivo, come avevo avuto modo di dichiarare in tempi non sospetti, era quella di presentarsi uniti e coesi. Al contrario si è realizzata una balcanizzazione del centrodestra e la campagna elettorale ha assunto toni così esasperati da allontanare più che altrove gli elettori moderati e rimettere in pista una sinistra ormai alle corde. Autorevoli commentatori come Matteo Zallocco e Carlo Cambi hanno scritto in proposito ieri ed io, per pietà e saggezza, non aggiungerò ulteriori parole rispetto a delle circostanze che sono di tutta evidenza. Il caso di Macerata è emblematico di come si possa costruire un suicidio politico da manuale».
La Polidori si congratula con Romano Carancini, rieletto sindaco: «La contrapposizione della campagna elettorale – per quanto mi riguarda – termina con le elezioni anche se quella politica continuerà, con civiltà ed educazione, in Consiglio Comunale».
Deborah Pantana, la cui candidatura a sindaco è sempre stata criticata dalla segretaria provinciale di Forza talia
Poi prosegue analizzando prima il dato nazionale poi i risultati locali: «Dalle recenti elezioni amministrative va registrato un dato complessivo davvero incoraggiante per Forza Italia e per tutto il centrodestra che in molti hanno imperdonabilmente sottovalutato se non colpevolmente trascurato e cioè che quando ci si presenta uniti e determinati si vince. Le parole del presidente Silvio Berlusconi, a ridosso della tornata elettorale, non erano dunque semplici parole di circostanza, ma si sono rivelate – alla luce dei risultati – una verità chiara ed indiscutibile. Sul dato locale bisogna, al contrario, prendere atto – senza troppi giri di parole – di una significativa sconfitta. I marchigiani hanno sonoramente bocciato il progetto politico da noi proposto per la Regione prima e per la città di Macerata poi.
Per quanto riguarda le regionali, dal mio punto di vista sono mancate la passione e la volontà di costruire un’idea alternativa alla sinistra. Alleanze e liste sono state realizzate quasi più per senso di dovere che non per reale convinzione. Le decisioni unilaterali hanno avuto il sopravvento sul confronto ed il dibattito interno. Questo è stato nettamente percepito dalla nostra gente che è notoriamente allergica alle liturgie burocratiche imposte dall’alto».
La Polidori conclude con Macerata: «La provincia di Macerata ha bisogno più che mai di un partito moderato come Forza Italia che faccia da argine ai pericoli della sinistra e al populismo montante. Per far questo occorre innanzitutto passione politica, gratuità e spirito di servizio, doti che, negli ultimi tempi, sono state imprudentemente accantonate per far spazio ai piccoli personalismi o agli stucchevoli protagonismi, peraltro con pessimi risultati.
Questa è la via maestra che il presidente Silvio Berlusconi ci indica di perseguire senza ulteriore indugio anche e soprattutto per ricondurre al voto quei milioni di concittadini che, nauseati da questo modo di fare politica, stanno sempre di più disertando le urne, perché il grado di democrazia e libertà si misura dalla partecipazione popolare e questa è la strada che personalmente mi riprometto di intraprendere nell’immediato a livello provinciale».
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Qualcuno ha fatto sapere al senatore gasparri che il laboratorio e´esploso?
Infatti forza Italia nel resto del paese va forte……..si si
se non era per noi, Forza Italia a quest’ora non aveva più neanche la bandiera.
Cmq è andata bene ha vinto il rinnovamento e sicuramente il pese ne gioverà ancora una volta! Forza Macerata prima o poi ce la farai!!!
“Divide et impera”… con questo principio gli antichi romani hanno dominato l’Europa per centinaia di anni… non era difficile capire che a macerata, con 9 candidati sindaco, avrebbe avuto la meglio chi già governava
Verissimo.
CHE BATOSTA
Gent.ma Polidori, al vs partito non è macata l’unione, è mancato il partito stesso…
Polidori in ogni Comune dove ti sei intromessa hai fatto solo casini!!! Tu sei come Massi e Capponi il cui unico intento politico è stato sempre quello di dividere il centrodestra nei vari Comuni della Provincia!!!
@ Nardi
Hai dimenticato Ceroni.
La Destra Maceratese non è ancora matura per andare a governare. Al governo della città si preferisce un conosciutissimo e deludente quinquennale sindaco pur di non far governare uno di destra diverso da me. ( Menghi ecc. ) A macerata vi frega l’ambizione. A Civitanova ad esempio non è cosi importante chi va a fare il sindaco, tanto è la Giunta che decide per tutti e i consiglieri di maggioranza pur di raccogliere qualche briciola, rimangono attaccati anche se derisi o incalcolati. Vero, Consigliere Gismondi.
Elevare peana è segno di debolezza e poi… Se non con la Pantana che avanzava conoscenze ed idee chi altri al posto suo ? Io non ho conosciuto altri candidati per affrontare almeno un dibattito assembleare aperto a tutti per interloquire …e quindi per votare il prescelto .Forse è mancata l’organizzazione di questo evento ? E’ molto grave . Ma diciamo la verità ! Il centro-destra non esiste, sia per quanti seduti in poltrona ritengono ancora di aver acquisito uno status sino a che morte non sopraggiunga, sia per coloro che uno status da consigliere comunque lo vogliono . Ma il centrosinistra sta meglio ?
Speriamo che questa farsa inconcludente e con tante opacità e dannosa per la città finisca presto e che si arrivi giusto in tempo al giugno 2016 per nuove elezioni .
Perché offendere sempre i Balcani?!
Condivido pienamente quello detto dalla sig.ra Polidori…
Surreale , l’intervento della coordinatrice provinciale di Forza Italia. Soprattutto per il tempismo. Parla di di mancata unità del centrodestra, ma lei dov’era durante tutto il periodo elettorale ? Qualcuno l’ha vista, l’ha sentita ? Che partita ha seguito? Mi verrebbe da chiederle persino ” per chi hai votato” ? E chissà di quale passione, gratuità, spirito di servizio stia parlando, quando la sua candidata, quella del suo stesso partito, FI, era impegnata sul campo. BAH!
Da manuale, qui c’è solo quello di Sociologia ” La profezia che si autoavvera”.
La Polidori , temo non si sia ancora resa conto che la campagna elettorale è fatta di più fasi, e che quando l’ ipotesi di una candidatura caldeggiata sfuma, non va in porto, allora non si può restare innamorati della propria idea, ma fare dietrofront e darsi da fare per far vincere la tua candidata e la tua parte politica, oppure no,ma in questo caso ti prendi la tua parte di responsabilità nella sconfitta. Hè bella mia! troppo facille altrimenti restare alla finestra a guardare per poi puntare il dito!
Qualcuno, non ricordo chi – e mi scuso- mi ha citata in un commento definendo commoventi i miei appelli all’unità del centro-destra per il ballottaggio , perchè tardivi ,” quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla” . Vorrei dire, a parte che di commovente, finora ho visto solo le lacrime disperate della Scoccianti la sera della vittoria di Carancini alle primarie, e ancora più commoventi gli appelli al voto per lui per le elezioni, i selfie per tornare a votare per lui, e infine gli abbracci quando ha vinto lui, e così tante altre scene teatrali di personaggi che gli erano contro con tutte le forze prima delle primarie: e allora? cosa c’era di commovente nel farli? La partita finisce quando fischia l’arbitro, e l’arbitro ha fischiato tre volte domenica scorsa,non prima. Quindi c’erano ancora i supplementari da giocare, e magari, pur di vincere, ci si poteva commuovere anche nel centrodestra come abbiamo visto fare dall’altra parte.
Ma siccome, certi buoi da questa parte non sarebbero mai entrati nella stessa stalla, chiuderla prima, o chiuderla dopo, era uguale. Certo però, non sarebbe toccato a me farli, che non ero impegnata elettoralmente, nè ho ruoli di nessun tipo in nessun partito, ma sarebbe toccato, almeno per proforma, alla Polidori fare un bell’appello via stampa all’unità del centrodestra col sostenere la sua candidata, volente o no, la sua candidata al ballottaggio. E invece, silenzio stampa, per venire a sottolineare adesso: cosa? La sconfitta annunciata, anche grazie a lei per non aver fatto niente di niente per sostenere la candidata del partito di cui è coordinatrice provinciale, o il suo trionfo personale con tanto di letterina promemoria a ricordare che lei la Pantana non la voleva, ma avrebbe preferito un altro candidato?
Ma siamo su scherzi a parte?