di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Debora, ce l’abbiama fatta, 60-40. Grazie per il messaggio di oggi pomeriggio. Spero di ritrovarti presto». La prima telefonata del Romano Carancini bis va a Debora Serracchiani. Il sindaco prende il cellulare e chiama la vice segretaria nazionale del Pd pochi secondi dopo la notizia della riconferma al secondo mandato che lo ha visto imporsi sull’altra Deborah (Pantana) con 8.041 voti (59,01%).
Risultati in tempo reale nella sede elettorale di via Gramsci seguiti insieme al figlio Alessandro che, penna e smartphone alla mano, consegna le cifre al papà. Quando il distacco sembra ormai certo l’entusiasmo cresce e il sindaco viene circondato dall’affetto dei suoi. I primi ad abbracciarlo sono Narciso Ricotta, il consigliere più votato e Angelo Sciapichetti anche lui campione di preferenze per la riconferma in Regione. Romano Carancini esce dal quartier generale non prima di aver stretto a sè i due figli e la moglie Betty. Quindi si incammina tenendo per mano il piccolo Alessandro, seguito da uno stuolo di persone in festa. Molti giovani e giovanissimi accompagnano il sindaco fin dentro il municipio riempiendo letteralmente la sala consiliare.
I primi festeggiamenti davanti alla sede elettorale di via Gramsci (clicca sull’immagine per guardare il video)
Rapito dalle telecamere (GUARDA IL VIDEO) commenta: «Un risultato che conferma quello del primo turno con almeno 2500 voti di differenza rispetto alla candidata di centro destra. Un dato che fa vincere la città contro chi ha prospettato la paura facendo politica nel modo opposto al nostro. Un dato che fa vincere chi vuole andare avanti completando quella trasformazione che abbiamo avviato da 5 anni a questa parte. Un risultato eclatante rispetto a 5 anni fa quando il divario fu molto più sottile e l’avversario Pistarelli si era dimostrato lealissimo. Adesso dobbiamo dare subito dimostrazione di unità, di lavorare compatti nel nome dell’interesse dei cittadini imparando dalle esperienze passate per non ripeterle. Inizieremo a pensare alla giunta da domani seguendo il criterio già adottato 5 anni fa e tenendo presente che è il sindaco a nominare gli assessori».
Poi commenta l’astensionismo: «Il calo è da attribuire alla disaffezione verso tutta la politica in generale. Del 20% in meno rispetto al primo turno credo che il 10% sia da attribuire alla mancanza dei candidati forti del primo turno come Mosca, Messi e Menghi, l’altro 10 è fisiologico e dipende in parte da una campagna fatta di attacchi violenti con toni sempre degradanti e mai propositivi. Nei prossimi 5 anni dobbiamo lavorare su questo, riportando i cittadini alla fiducia nella politica. Poi chi vuole delegittimare il nostro risultato farà un’ulteriore scorrettezza, che si aggiunge a tutti gli attacchi personali della campagna elettorale». Il pensiero va quindi alla famiglia: «Per prima cosa ringrazio mia moglie Betty e tutta la mia famiglia che mi ha seguito in questa lunga campagna partita il 21 novembre, quando ho deciso di scendere in campo per le primarie». Il calore della sala cresce fino a scoppiare in un fragoroso applauso quando Carancini abbraccia il papà Giovanni, che recentemente è stato poco bene, e la mamma Giuseppa anche lei in lacrime. Commosso e con gli occhi lucidi si rivolge alla folla dicendo: «Grazie a tutti. Grazie, vi ringrazio di cuore».
Tra i volti sorridenti di candidati e simpatizzanti spiccano i fedelissimi Romeo Renis e Alferio Canesin che esulta: «Quello di riconfermare Romano è un obiettivo che mi sono dato 5 anni fa e ci siamo risusciti in particolare grazie a tutti questi giovani che oggi fanno parte della nostra coalizione. Sono convinto che questo successo appianerà le discussioni di partito sulla scia dell’entusiasmo portato anche dai giovani in consiglio comunale». La sala sembra evocare quel “consiglio comunale allargato a tutti candidati” a cui il sindaco ha auspicato nel suo comizio finale. «E’ il consiglio dei 180 – dice entusiasta Federica Curzi capolista di Pensare Macerata – quello che vediamo stasera festeggiare con noi in comune. Molti di questi ragazzi sono non eletti o semplicemente simpatizzanti. E’ un buon segno. Se il mandato inizia all’insegna della partecipazione vorrà dire che saranno 5 anni di strada dritta». Intanto arriva la sconfitta Deborah Pantana che non si sottrae ad un commento a caldo (leggi l’articolo): «Vincere sul 25% degli elettori è un dato indicativo e delegittima il risultato del progetto di Carancini. Per noi era già un risultato importante arrivare al ballottaggio. Inoltre sono soddisfatta perché ho preso 2mila voti in più del primo turno. Adesso continuiamo a lavorare portando in consiglio le nostre battaglie».
Qualche minuto dopo viene raggiunta dal sindaco che le si avvicina per stringerle la mano. Si conclude così una campagna in cui non si sono risparmiati i toni accesi. Intanto il consigliere comunale dell’Udc Ivano Tacconi trasloca letteralmente, portando le sue cose dai banchi dell’opposizione dove era seduto fino a ieri a quelli della maggioranza: «Non accetterei la presidenza del consiglio- risponde – perché sono allergico alle cariche. Di sicuro però l’Udc avrà un riscontro amministrativo». La deputata del Pd, Irene Manzi si unisce al coro degli entusiasti: «E’ un risultato inconfutabile. Una città che vuole investire sul suo futuro e non sulle sue paure. Adesso ci aspettano 5 anni in cui Macerata dovrà lavorare sulla capacità di aggregare gli altri centri della provincia affermandosi come capoluogo». L’assessore uscente Stefania Monteverde pensa già alle prime cose da fare manifestando l’intenzione di proseguire sul suo cavallo di battaglia: il progetto pedonalizzazione.
Il corteo festoso si sposta scendendo dal palazzo municipale al seguito del candidato vittorioso. Festa con pizza e karaoke a notte inoltrata al ristorante il Pozzo. Carancini non si allontana mai dalla famiglia con il padre e la madre che lo seguono fino a tardi. Arriva un messaggio di auguri: è il vescovo Nazzareno Marconi. Subito dopo squilla un altro sms da parte dell’ufficio stampa di Piero Fassino. Il sindaco di Torino si congratula per il risultato del Pd maceratese, l’unico vittorioso insieme a Mantova, Lecco e Trani, in una tornata che ha segnato la sconfitta dei democrat in tutte le altre città d’Italia dove si votava per il ballottaggio. Ma ora è il momento di godersi la vittoria e il modo migliore è stringersi nell’abbraccio dei candidati, degli amici e della famiglia.
CON LE NUOVE CONSIGLIERE COMUNALI Alessia Scoccianti, Paola Ottaviani, Marika Marcolini e Caterina Rogante
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Proprio una bella serata
Congratulazioni a Carancini, ma adesso però al lavoro!! C’è molto da fare x la ns amata città….
Florentino scusi…se continua il nostro “nuovo” sindaco a lavorare come ha fatto fino ad ora…dovremo allestire presto un campo profughi in piazza della LIberta’ perche’ della nostra una volta bella citta’ rimarranno solo macerie dato che a parte l’orologio della torre civica che peraltro non e’ farina di questa amministrazione non e’ stato fatto praticamente nulla di valido anzi….
vediamo primi interventi da fare? spiegare come e perche’ vengono dati soldi alla Meridiana che peraltro non sistema neanche i giardini pubblici….perche’ si vuole a tutti i costi acquistare quella tomba chiamata park si…lavori all’Helvia Recina,questione piscine e soprattutto anche progetto piscine che e’ assurdo ed inutile cosi’ com’e’ strutturato….ordine pubblico e sicurezza sociale…rivitalizzare il centro storico e non solo dopo le sette di sera perche’ pieno solo di locali in cui “se magna”…spiegare le genialate secondo cui alcuni uffici dovrebbero rientrare in centro storico senza peraltro avere una comoda ed efficiente rete di parcheggi per gli utenti…creare un ufficio turistico che si sappia proporre anche attraverso internet ed creazione immediata della famosa ed annunciata area sosta camper.Creare una vera sinergia tra comune-universita’-istituto confucio ed universita’ di Pechino per fare di macerata tramite iniziative culturali specifiche il polo di attrazione del centro italia per gli appassionati di cultura cinese..primi timidi passi sono stati fattti….creare finalmente un vero centro congressi …scandaloso che un capoluogo di provincia non l’abbia…magari con un accordo utilizzando i locali ex upim….etc…
Anche Carancini, come Ceriscioli che va in treno, ha voluto dare un messaggio austero a quello che sarà il suo prossimo quinquennio. Infatti è passato dal costosissimo Veuve Clicquot al costoso spumante Berlucchi. Però, Carancini, nei bicchieri di plastica si poteva versare della più comune ” sciampagna “, tipo moscatello, così il messaggio sarebbe stato più incisivo. Con tutte quelle che sono state scritte sul tuo operato da sindaco, non so proprio come ti hanno votato. Sarà stato il messaggio dei 39 detentori della cultura maceratese ad alzarti i meriti. Ho forse, semplicemente, Macerata come Civitanova, hanno scelto il degrado nelle sue varie forme tenendo conto che il modo migliore per raggiungerlo è affidarsi a politici seri e competenti. Se a Macerata ha vinto Carancini, non vedo perché a Civitanova non potrebbe rivincere Corvatta o addirittura Costamagna e l’imprevedibile Silenzi. Io preferisco degradarmi da solo che in compagnia di certa gentaglia.
Un applauso al vincitore….
2 già sarebero troppi…
Nella lunga notte elettorale è subito arrivato il sms, a ricordare chi veramente comanda a Macerata, anche senza fascia tricolore
«Non sono interessata al denaro. Voglio solo essere meravigliosa.»
(Marilyn Monroe)
A livello nazionale in questi ultimi anni votavano Berlusconi nonostante le sue magagne e i danni arrecati al paese.Bisogna saper fare buon viso a cattiva sorte.La prossima volta meditate bene su programmi e candidati che forse il vento cambierà.
Se magna!!!!!!
Vescovo sempre in prima fila. Ecco chi comanda.
Cosi Macerata finisce di morire….
Li capito……
No troppo….
Nn ci si riesce a toglierli…
Si si potevano togliere c’erano altri 8 candidati sindaco e non finire così.
Ha vinto li cummunisti che se magna li frichi picculi
Macerata ha quello che si merita…
Carancini vince con poco più di 8000 voti. Questo sta a significare che il maceratese medio sa solo criticare.
la morte certa della mia cara Macerata……..NON LAMENTATEVI PIU’ MACERATESI CHI E’ CAUSA DEL SUO MALE PIANGA SE STESSO!!!!!R.I.P.
Macerata specchio dell’Italia si critica Renzi da tutte le parti ,ecco come stiamo . Stessa cosa con Carancini nn ho fatto altro che sentire lamentele poi è stato rieletto, i conti non mi tornano la messa è x chi l’ascolta.
La chiesa ha il potere sulla città di Maria
Congratulazioni Romano Carancini! E buon lavoro!
ha potere su tutta l’italia e ha macerata in modo scandaloso e vergognoso…… Ripeto, domani pagate imu e tasi col sorriso e niente mormorazioni…. facciamoci rapinare, ma tanto ai maceratesi che glie frega sono tutti impiegati statali, lo stomaco è sempre pieno….
Siate felici! Adesso e nei prossimi 5 anni questa giunta ( esemplare ) renderà questa città un’isola felice, campi sportivi, piscine, parcheggi gratuiti, strade senza buche, meno immigrati, tasse giù del 30%,e tanto tanto altro ancora…….
E la ex caserma della finanza un centro x immigrati
l’unico segnale positivo è che 22000 maceratesi si sono rifiutati di mettere la croce sui simboli del pd e di forza italia… e sono gli unici ad avere diritto di lamentarsi!!! macerata lo specchio del paese?!?!? un popolo de pecoroni?!?! esattamente…. per fortuna cominciano a calare di numero…. dopo 20 anni de bastonate ancora votete forza italia e ve ce chiamete pure ragliò…. senza parole!!!!
Ian Paice alla cultura
Ritchie Blackmore Sindaco
Roger Glover al turismo
Ian Gillian alle pubbliche relazioni
Romano, questa volta ti ho dato fiducia. Ora tocca a te.
Signor Ponzio secondo me quelli che non hanno votato sono quelli che dovrebbero stare zitti…. Perchè non hanno espresso il loro voto x cambiare qualcosa e quindi gli va bene così come è!!!
La città se non lo voleva poteva muovere adeguatamente il deretano quando era ora, non limitarsi a farsi lobotomizzare da voi altri e credere di essere liberi al momento del voto . Questo è quello che molti maceratesi si meritano , e questo giustamente avranno . Tutto nei ranghi . E guai a lamentarsi . Guai . M.A.Pallotto
@Mazzaferro
Condivido in pieno il tuo commento
@Pallotto
Senza parole…..
@Mazzaferro
Solo x precisazione: condivido SOLO il tuo commento n. 24 su fb…gli altri no….
la non espressione del voto fa’ capire che Macerata non voleva nessuno dei due ma anche che le proposte alternative non erano credibili e che come dice Ponzio …i pecoroni a Macerata ve ne sono ancora molti…fortunatamente essendo tutti di vecchia generazione stanno per motivi di fornetto pian piano scemando…speriamo che non si debba aspettare la distruzione del capoluogo per vedere una proprosta politica seria volta al bene di Macerata e non la sua totale distruzione ma credo che nei prossimi cinque anni con Carancincini ci serviranno i caschi blu dell’Onu…