Via libera definitivo da parte della Commissione Affari istituzionali alla pdl sul trattamento economico dei consiglieri regionali. L’atto contiene misure per il contenimento dei costi della politica, tra cui l’abbassamento dell’indennità di carica (dovrebbe assestarsi su 6.400 euro mensili lordi), l’innalzamento della decurtazione per chi ha già un altro stipendio, la riduzione e differenziazione delle indennità di funzione . Dopo un primo parere favorevole all’inizio del mese di ottobre, la stessa proposta è stata riesaminata per il necessario adeguamento ad alcuni provvedimenti adottati a livello nazionale ed anche per la discussione di diversi emendamenti. L’approvazione ha registrato il parere favorevole dei consiglieri Paolo Perazzoli, Rosalba Ortenzi, Gino Traversini, Paolo Eusebi, Franca Romagnoli, Francesco Massi e l’astensione, già espressa in prima istanza, di Enzo di Marangoni. Come noto, attraverso la riforma statutaria – approvata dal Consiglio in prima lettura – va a scomparire la figura del Consigliere segretario, mentre le Commissioni passeranno da sei a quattro. Novità anche per gli apparati di diretta collaborazione dei vertici istituzionali, che verranno ridimensionati, sia per quanto concerne i Gabinetti del Presidente della Giunta e del Consiglio, sia per quanto riguarda le segreterie particolari dei medesimi Presidenti e dei membri dell’Ufficio di Presidenza. Dalla prossima legislatura, essendo abolito l’istituto del vitalizio, non si effettueranno più le trattenute ad esso connesse e si è reso necessario prevedere una disciplina per l’individuazione del loro ammontare complessivo. Prevista altresì l’applicazione del contributo di solidarietà.
“Complessivamente – sottolinea il presidente, nonché relatore di maggioranza, Paolo Perazzoli – avremo una riduzione annuale dei costi di circa un milione di euro. Se a questo andiamo ad aggiungere quanto previsto dai provvedimenti già adottati nel corso dell’attuale legislatura, arriveremo a circa 3 milioni e 700.000 euro di risparmio, anche nella ipotesi che il Presidente della Giunta indichi tutti assessori esterni”. Positivo anche il commento del Vicepresidente della Commissione, nonché relatore di minoranza, Francesco Massi: “Sono convinto che abbiamo fatto un buon lavoro di taglio, come ci chiede la comunità marchigiana, in un momento drammatico di ansia e di preoccupazione per le nostre famiglie ed imprese e per i sacrifici che sono chiamate ad affrontare.” “Con il criterio della necessaria austerità – conclude Massi – abbiamo ridotto le indennità di carica, quelle di funzione, i rimborsi fissi e variabili ed i vitalizi. Questa manovra si aggiunge al drastico taglio dei consiglieri che, come noto scendono da 42 a 30.” Quanto prima la proposta approderà in Consiglio per la discussione generale.
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Fantastico ed encomiabile: al punto che dovrebbero – i signori consiglieri regionali – premere sul Governo centrale per cassare tutte le Regioni delegando a Roma le proprie deleghe, mentre andrebbero tenute in vita in vita le Province (elette dalla popolazione, e non come prevede la “prodigiosa” riforma renziana): meno costose, le Province, e più al di dentro delle specifiche problematiche. Del resto, considerato come ci tratta la Regione su temi come la Sanità…
Sono d’accordo con Davoli, abolire il “POLTRONIFICIO” delle Regioni e far funzionare le Province
Si abbassano l’indennità di carica? da 6.600 a 6.400? Ma è una presa in giro o la verità?
E i 3000 euro esentasse per la segreteria rimangono invariati?
Quanti consiglieri regionali, rinunciando al vitalizio, hanno contemporanemante chiesto la monetizzazione dello stesso? Questi sono i dati che interesserebbe sapere.
Un Consigliere di Maggioranza, se lavorasse bene, avrebbe comunque un compenso esagerato per il suo lavoro (tolti gli extra per segreteria e altri rimborsi spese)
Un Consigliere di Minoranza (che essendo di minoranza vale come il 2 di coppe quando briscola è denari), se lavorasse bene, lavorerebbe meno di un Consigliere di Maggioranza ed avrebbe quindi un compenso esageratamente esagerato per il suo lavoro (tolti gli extra per la segreteria e altri rimborsi spese vari)
Se lavorasse bene… E NON aggiungo altro…
Mi raccomando, non sforzatevi piu’ di tanto signori della casta e soprattutto tenete conto che i gabinetti di Giunta e Consiglio verranno ridimensionati!
A.C VOSTRI
RIDICOLI!!!!!!!!!!! su 10.000 euro si sono tolti 200 euro!! RIDICOLI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bisognerebbe precisare che le cifre citate nell’articolo sono lorde non nette. Altrimenti si fa confusione
..perchè cronache maceratesi non fa una inchiesta sui guadagni dei consiglieri..???
Preso in rete
http://www.laprovinciamarche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1076:politici-che-pacchia&catid=32:inchieste-e-video&Itemid=16
REGIONE MARCHE. Solo qualche spicciolo in meno spetta ai nostri 42 “regionali” (governatore, vicepresidente, 10 assessori, 32 consiglieri). Per tutti è previsto uno stipendio mensile lordo di 7.607,37 euro ed una diaria mensile di 2.602,02 euro netti, a cui vanno aggiunte le indennità di carica più o meno ricche in base al ruolo ricoperto. Così i 15 consiglieri regionali che non ricoprono alcuna carica (Bugaro, Ciriaci, Comi, D’Anna, D’Isidoro, Giannini, Giannotti, Mammoli, Massi. Minardi, Procaccini, Ricci, Solvetti, Sordoni, Viventi) devono “accontentarsi” di 10.209,39 euro lordi al mese.
I più ricchi sono, invece, il governatore Spacca e il presidente del consiglio regionale Bucciarelli che, oltre a stipendio e diaria, ricevono un’indennità di funzione di 2.925,81 euro netti al mese e, quindi, portano a casa oltre 13 mila euro lordi al mese. Poco meno guadagna il vice governatore e assessore Petrini (12.550,12 euro lordi) con un’indennità di funzione di circa 2 mila euro netti, mentre gli altri 9 assessori (Amagliani, Badiali, Benfatti, Carrabs, Donati, Marcolini, Mezzolani, Rocchi. Solazzi) e il vicepresidente del consiglio regionale Santori portano a casa ogni mese 11.964,94 euro lordi grazie ad un’indennità di funzione di 1.755,55 euro netti. Ci sono, poi, i 7 consiglieri presidenti di commissioni consiliari (Altomeni, Binci, Brandoni, Castelli, Lucchetti, Mollaroli, Ortenzi) che portano a casa ogni mese 11.379,75 euro
lordi (indennità di funzione di 1.170,36 euro netti al mese) e i 7 consiglieri vicepresidenti di commissione (Brini, Capponi, Cesaroni, Lippi, Pistarelli, Romagnoli, Tiberi) che guadagnano ogni mese 10.794,57 euro lordi (indennità di funzione di 585,18 euro netti al mese). Per tutti ci sono, poi i rimborsi per le spese di trasporto che vanno da un minimo di 390,30 euro mensili (per i consiglieri di Ancona che devono spostarsi fino ad…Ancona!) ad un massimo di 953,70 euro al mese (Castelli, D’Isidoro, Tiberi). Mentre il presidente del consiglio provinciale Bucciarell (foto a destra) e gli assessori Carrabs e Minardi hanno deciso di spostarsi esclusivamente con auto blu.
preso sul sito della regione:
http://www.consiglio.marche.it/amministrazione_trasparente/organizzazione/organi.php?var=compensi
Regionari a pagamento con diritto, se maturato, di chiedere il vitalizio anticipatamente come fece Silenzi a 58 anni suonati.
i politici hanno perso il contatto con la realtà ci sono persone che 6400 euro non le guadagnano nemmeno in 1 anno
Decisamente incamminati verso la povertà evangelica.
Senza fretta….