di Maurizio Verdenelli
(foto-servizio di Guido Picchio, video di Gabriele Censi)
Alle 11.34 in punto il signore sui settantanni con l’aria perplessa e il ‘panama’ (made in Montappone) in testa, alla guida di una mercedes bianca targata An, un po’ vecchiotta, non si rende conto d’entrare in quell’istante nella piccola grande storia dei lavori pubblici marchigiani. Anzi, quando sorprende alle spalle la processione di autorità, giornalisti, fotografi ed operatori che procede sul marciapiede, il signore in mercedes, con targa fuori provincia, pensa probabilmente d’aver sbagliato imboccando dalla rotatoria di Villa Potenza, quel rettilineo spalancatosi improvvisamente sulla destra: ‘aperto’ dagli operai della Provincia rimuovendo l’”eterne” barriere di plastica.
Ancora un’altra macchina, un’utilitaria francese, poi un motociclista e 2′ più tardi, con due bandiere tricolori e al solito ‘coloratissimo’ (“sta a vedere che mi ruba la scena!” si lascia sfuggire Antonio Pettinari quando lo vede scendere ed avanzare verso i giornalisti) ecco il cavalier Prato.
Il cavalier Prato guida la colonna delle prime auto sul ponte
Che si rammarica di ‘non averlo saputo in tempo’, ripromettendosi d’esserci all’inaugurazione del ponte sul Potenza. “Quando -assicura il presidente della Provincia- saranno fatte tutte le cose per bene con l’inaugurazione alla presenza di un ministro, la festa popolare, il taglio del nastro e l’intitolazione dell’opera pubblica”. Che oggi, ‘senza perdere un’ora’ -dice ancora Pettinari- è stata aperta al traffico, poco prima di mezzogiorno per evitare il previsto temporale che già nelle aree circostanti (a Recanati e sulla costa sopratutto) si è già scatenato. Il Padreterno partecipa tuttavia alla festa per la ‘Farfalla’ che ha spiccato il volo: un poderoso tuono fa alzare tutte le teste al cielo illuminato da un varco d’azzurro pallido mentre sulle alture circostanti il fronte nuvoloso minaccia pioggia. Un azzurro nel quale si ‘tuffa’ lesto Pettinari: è il suo giorno.
Antonio Pettinari al microfono di CmTv
In divisa da yacthsman, pantaloni bianchi, shirt azzurra e corona cucita sul petto (c’è pure una lettera ma non si distingue bene: N, come Napoleon o M come Macerata?) il presidente è un giulebbe. I suoi cento (+5) giorni – la cifra dello ‘sforamento’ rispetto alla consegna dei lavori che dovevano essere ultimati il 5 maggio scorso- lui l’ha vissuti come un amante che ossessivo sorveglia la sua donna. Pettinari abita a 2 kmi da lì, quattro volte al giorno ‘ci’ passa davanti per tornare a casa. Lo …stalking durava da novembre, dal momento della consegna dei lavori di completamento previsti in 180 giorni. Le ultime settimane sono state le più terribili, sopratutto per gli uomini dell’ufficio tecnico le cui ferie sono state congelate sino alla vigilia di ferragosto. Da oggi può andare in vacanza finalmente anche il dirigente, ing. Sandro Mecozzi: “mia croce e delizia” si lascia sfuggire Pettinari mentre sul ponte passa ora anche la fiammante BMW cabrio dell’assessore Giovanni Battista Torresi, che torna a casa. Suscitando ammirazione ed invidia da parte dei colleghi rimasti attorno al presidente nel D-Day.
E’ un gran giorno, non certo il più corto quello della conquista …del ponte: per quello si aspetta settembre, quando si accenderà per la prima volta l’illuminazione (per adesso si risparmia). Perché la Grande Bellezza ha bisogno di riflettori. Un’opera così infatti non si vedeva da tempo da queste parti, si è rischiato anzi di non vederla affatto e che la Grande Farfalla bianca rimanesse un’incompiuta. “E’ pure un monumento alla laboriosità e al know how delle imprese maceratesi” fa il presidente. Sul ponte ci sono i progettisti: il prof. Andrea Dall’Asta (Unicam, facoltà di architettura) e l’ing. Stefano Nicolini che hanno vinto anni fa, il concorso internazionale.
Il prof. Andrea Dall’Asta (Unicam, facoltà di architettura) e l’ing. Stefano Nicolini
Un’idea finalmente realizzata con la ditta Meloni di Pollenza -già collaboratrice della Nasa- ‘che non solo ha costruito l’area struttura, ma l’ha montata pure’ ricorda Pettinari. Sotto la targhetta che ne testimonia il lavoro, risalente al 2011, ce n’è da questa mattina quella che registra anche la presenza della ditta Enzo Ticani di Visso per le opere di completamento: novembre 2013-agosto 2014. “L’ho detto a tuo padre, sei in gamba!” dice il presidente/ paterfamilias l’ing. Roberto Ticani. Che si è laureato ed ha superato l’esame per accedere alla professione nei mesi sul ponte: quasi una ‘nave scuola’ per questo bravissimo giovane che il padre si ‘coccola’ con lo sguardo e sottaciuto orgoglio. Insomma nulla manca ad un perfetto quadro di ‘grandeur’ maceratese (quando ci vuole, ci vuole) se non fosse per quella ‘auto fuori provincia’ che forse sbagliando strada ha tagliato l’invisibile nastro all’opera pubblica sottratta ad un destino di ‘incompiuta’, perfida pronuba la legge di Stabilità. Come si chiamerà il ponte, che va ad appaiarsi al ‘Pertini’ poco distante? Il loquacissimo presidente ritorna ad essere tombale. Per il momento la Farfalla sarà sorvegliata speciale notte e giorno almeno da una pattuglia: da parte della polizia provinciale, ma a turno anche dai vigili urbani, polizia stradale e carabinieri.
E gli automobilisti? Hanno dimostrato di gradire subito la ‘novità’ ed una colonna di auto (direzione Macerata) ha affollato i quasi due chilometri del nastro d’asfalto sotto gli occhi soddisfatti dell’intera giunta. “E’ una soddisfazione vedere tutte quelle macchina passarci sopra” si lascia sfuggire Ticani junior dopo tutte le prove di carico che hanno dimostrato l’assoluta forza e ‘tenuta’ della Farfalla, ridipinta di nuovo. Via le macchie di ruggine, tracce chiare di questi quattro anni di inattività. Sistemati anche gli argini del fiume che oggi scorreva placido e pulito dopo tante rovinose esondazioni. C’è stato un ‘fantastico via vai’ per dirla con il titolo dell’ultimo film di Leonardo Pieraccioni intorno alla struttura, subito amata anche dai cicloturisti del fiume e della striscia ‘dei callarà’ (di chi lavora il ferro). Che abituati allo scorrere lento del Potenza, oggi molto si sono stupiti del movimento ai piedi di quella struttura tutto acciaio ma ferma e silente, come bombardata ed abbandonata in tutti questi anni.
Uno dopo l’altro, assessori e giornalisti sfilano via -“quando andiamo via, mamma?” insiste il primogenito di una collega che ha giocato sul ponte fino ad allora. La festa è già finita. Ma settembre verrà. Intanto tutti possono andare in ferie e Pettinari tornare finalmente a sera al desco familiare di chi moglie, Paola e Ludovica (moglie e figlia) lo attende in vacanza a Porto Recanati. Sorride: “Mi vedono abbronzato e dicono subito: sei stato al mare, eh? No, sul ponte…”. Lui, tuttavia, il suo ‘idillio’ lo ha vissuto ieri sera, una notte di mezza estate quando, solo soletto, sceso dal suo Suv Q5 (bianco come la Farfalla) s’è incamminato su quel ponte finalmente ‘compiuto’. E le stelle, come quelle di Cronin, stavano a guardare. Una notte che Tonino (una vita da amministratore dedicata alle infrastrutture viarie) non dimenticherà.
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è un evento o la commemorazione di una disgrazia?
è un evento positivo o una disgrazia?
Appena inaugurato si e’ scatenato un temporale, all’inaugurazione della discarica di cingoli e’ mancato poco che se li portasse via un’uragano… oh visto mai che state sul cacchio anche al Boss?! state attenti mascherine che fate la fine di Bossi.
BRAVO BIANCHINI !!
Abito a Sant’Egidio e dico che questa bretella e’ molto importante…. Io sono un agente di commercio e passerò di li almeno quattro volte al giorno e nelle ore di punta chi non si è bloccato in una coda… Soprattutto venendo da sambucheto per andare a Macerata dalle dodici alle quattordici e dalle sedici alle diciannove e trenta chi non si e beccato una fila a villa potenza? Per chi vive in quella parte di provincia quella bretella snellisce di molto il traffico soprattutto quello pesante che da San Severino va verso portorecanati…. Chi non vive in quelle zone naturalmente la considera un’opera inutile ma invece non può capire che è proprio il contrario…. E poi quando ci sono le fiere…. Io per tornare a casa nel pomeriggio ci ho messo una vita con la raci….. E con tutte le altre? Siete buoni solo a criticare ed a parlare solo con una bella fetta di mortadella politica negli occhi…. Complimenti a chi è riuscito a finire l’opera che sia di destra o di sinistra!!
CONCORDO PIENAMENTE CON Super Triplete!!!!
Maceratesi…….(lo sono anch’io!!) sempre boni solo a discorre come vecchie ciavatte lu jornu de mercato!!!!
Non ha ancora ‘mparato che le chiacchiere fa li pedocchi!!!!!!!!!
caro Presidente Pettinari,grazie per la determinazione e lo stile, grazie per l’eleganza dell’opera: ho un unico GRANDE RAMMARICO, OLTRE A VELOCIZZARE IL TRAFFICO QUOTIDIANO E DELLE FIERE, DOVEVA ESSERE L’INFRASTRUTTURA 1) del Palazzetto comprensoriale, 2) del Centro espositivo delle attività produttive del comprensorio, 3) del centro commerciale della media valle del potenza, 4) del centro ludico lungofiume: TUTTI PROGETTI CONCRETI analizzati a tavolino
CON QUESTI OCCHI E CON GLI OCCHI DI TANTI CONSIGLIERI! e’ rimasta una bella ….larva? fate bene a chiamarla ‘farfalla’
Come dice giustamente il giornalista il ponte collega villa potenza a montecassiano. Beh ecco forse un ‘ opera un tantino sovradimensionata e che ha drenato un po troppi soldi per fare ciò che fa. Però si è bella, per carità.
Il ponte (no Pettinari) e’ tanto bello. Perche’ non intitolarlo “LA FARFALLINA DI BELEN”?
Il Presidente Pettinari ha ringraziato anche i tecnici dell’Amministrazione Provinciale, speriamo che siano gli stessi che hanno progettato il guado sul Fiastra . Critiche a parte per il nome io suggerirei BUTTERFLY dal momento che tutti lo descrivono come ponte a farfalla…..e tutti potremo quindi cantare….COME TI HA BEN NOMATO….TENUE FARFALLA……..
Giammà non te se passa proprio…..perchè non penzi a lu casi’ c’hi fatto facenno cancella da lu pianu regolatore lu parcheggiu de rampa zara e lu completamentu de la strada noa. Bellu guadagnu c’adè statu fa la galleria….lascia perde….
Festeggiamo per aver un’opera che ci farà risparmiare 20 minuti di coda 5-6 volte all’anno , e che è stata consegnata in mega ritardo con un’aumento di spesa abnorme rispetto al progetto iniziale!!??
Però certo in un paese ormai al collasso questa può essere vista come notizia positiva!
Probabilmente vista la posizione lasciare un’incompiuta sarebbe stato uno smacco per i grandi amministratori della nostra provincia! Si sa a far bella figura ci tengo tutti…..
Peccato il collegamento “ad uncino” con la vecchia strada, che è del tutto irrazionale..
l@gabri: temo che tu non sappia proprio nulla di quella storia dal punto di vista legale (gli obblighi di spesa legati a quei 63 mld destinati a rendere funzionali stralci già iniziati), che tu non sappia che era in programma un parcheggio a raso (ci ho scritto un articolo poco tempo fa!)
LA GALLERIA LA USANO 12 MILA PERSONE A GIORNO! MA CHE C’ENTRA TUTTO QUESTO CON IL PROGETTO DEL CENTRO FIERE DI VILLA POTENZA CHE ERA LA SOSTANZA DI QUEL PROGETTO VIARIO (ora bello ma purtroppo solo funzionale allo scorrimento e non all’attività del ‘nuovo centro fiere’?
Il ponte, se realizzato nei tempi giusti, con strutture sicure e non appariscenti (con conseguenti minori costi) e se inserito in un contesto viario complessivamente efficiente, ha la sua bontà. Questo, a mio parere, non è né un ponte (come struttura sovradimensionata in relazione alla contesto), né in generale la sua “gestione”, un’opera da portare ad esempio. Il Sig. Super Triplete è invece il classico esempio di elettore, contento perchè ha ottenuto qualcosa “per se stesso” e non è interessato ad altro (passa tante volte in quel tratto vicino a casa sua…), non si rende conto di quanto è costata la realizzazione e quanto costerà la manutenzione di una struttura come quella, sia a lui che a tutti noi maceratesi. Il ponte se era necessario, andava realizzato nel modo più semplice possibile, per contenere costi, tempi e spese future. Per il Sig. Mauolo, no comment.
Sig. Giovanni ottoe trentadue, io classico elettore contento perché ho ottenuto qualcosa per me? Diciamo che quel ponte faciliterà’ la vita a migliaia di persone come me compresi i pendolari ecc ecc che ne usufruiranno tutti i giorni… In teoria i soldi pubblici andrebbero spesi per migliorarci la vita oppure no? Questa ripeto aiuta me ed anche le migliaia di persone che la utilizzeranno… Ho anche specificato che destra o sinistra non mi sarebbe importato chi se ne fosse preso il merito quindi…. Gli elettori come li definisce lei sono altri… Io ho soltanto dato un giudizio obbiettivo… Meglio un’infrastruttura che ci semplifica la vita o il solito magna magna con tutte le incompiute che ci siamo beccati? Criticare a priori non serve….
Come si chiamerà il ponte ? ” Pozzo di San Patrizio. (senza fondo) “…!!! ( situazione inesauribile nell’assorbire denaro, risorse, energie ed altro.) !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Concordo con il sig. Super Triplete. Sono nato e ho abitato per tanti anni dalle parti delle “casette” di Villa Potenza e conosco benissimo il traffico da “Roganti fino a lu bar de Elio e Marietta”. Finalmente con quest’opera, lasciando da parte tutte le polemiche che qualsiasi opera pubblica può suscitare, tutta Villa Potenza ci guadagna un po’, sia in termini economici che di immagine. Personalmente ho visto realizzare due opere importanti dal presidente Pettinari, l’incrocio con la Cingolana e il nuovo ponte di Villa Potenza, due opere fondamentali per Macerata e tutta la Provincia. Significa che se si vuole, si può! Onori al merito!
Cacciasi sordi@ ..complimenti, ti sei aggiudicato 2 querele in una botta!!!
..e da ignorante come sei non sai che in questi casi l’anonimato non ti salva!! ..preparati!!
Ormai quel che è fatto è fatto. Ho, invece, trovato un nome alla struttura. Si tratta di una forma dialettale che identifica sia una farfalla (nello specifico una falena, notturna), sia una scoppola tirata a sorpresa (che rappresenta la bbotta che ci è costato tutto l’ambaraban). Il nome che darei al ponte è “LA PAPELLA”!
Sig. Super Triplete, vedo e mi conferma il suo modo di pensare. Nel mio intervento ho evidenziato che il problema non è il ponte in se stesso, ma la sproporzione dell’opera nei suoi costi e tempi. Lei nel suo commento, ha espresso “piacere” nel servizio ottenuto (punto), quando da obiettivo quale a mio avviso non è stato, non ha minimamente indicato che lo stesso traguardo, seppur utile per lei e per una parte dei maceratesi che ci transiteranno ( ma tutti ne paghiamo e ne pagheremo gli oneri), poteva essere raggiunto con una soluzione più “sobria” . Allora sì, che con un ponte realizzato a costi inferiori (per la minore scenografia) e per i tempi di realizzo brevi, la sua frase “i soldi pubblici per migliorare e semplificare la vita” erano ben spesi. Il fine non giustifica il mezzo.
Bellissimo, non serve un nome, sarà il primo elemento di quel magnifico “Luna Park” pensato da Silenzi nel lontano 2009, costato solo 12 milioni di euro contro i previsti 4 milioni iniziali. Siamo fermi al 1986 quando ancora si ipotizzava un’infrastrutturazione della piccola provincia di Macerata impostata su due superstrade: una sulla vallata del Chienti, già in costruzione ed una sulla vallata del Potenza. Erano quelli i tempi della “vacche grasse”, ma nel 2009 sicuramente qualcosa di meglio per Macerata, per la Provincia di Macerata si poteva pensare, piuttosto che intestardisrsi su una superstrada a pedaggio per collegare Macerata all’Hotel House. Comunque ora il manufatto di alta ingegneria lo abbiamo, dobbiamo solo decidere cosa farci, tenuto conto che ai fini della viabilità non servirà a nulla, anzi rappresenterà solamente un nuovo costo per la comunità per le sue notevoli esigenze di manutenzione. Io sono per l’idea iniziale di Silenzi, trasformiamolo in un elemento di attrazione per la valorizzazione dell’area del centro fiere, non per farci un nuovo centro commerciale, ma un vero e proprio parco dei divertimentimenti sul fiume Potenza, magari anche con un bel contenitore per fare qualche partita importante!…. Oggi si parla sempre più spesso di rigenerazione, rigeneriamo questo magnifico manufatto, liberiamolo da quell’umile, insignificante e oramai anacronistica funzione di sostegno per un traffico su gomma sempre meno rilevante in quel processo rigenerativo dove la specificità dei luoghi e, soprattutto, le comunità richiedono un’attenzione diversa da quella del 1986.
Vedo che la prima, o almeno tra le prime, auto ad inaugurare il ponte vi è quella variopinta del Cav. Prato. Scherzo del destino o cattivo auspicio?
Il ponte andrebbe intitolato a Pettinari. ‘Ponte Antonio Pettinari’.
COMUNICO UFFICIALMENTE CHE IL SIGNOR ‘CACCIASI SORDI’ (non diversamente identificabile) o entro domani cancellla quello che ha scritto su Maulo oppure il giorno 17 sarà oggetto di denuncia presso la polizia postale di Macerata penso che saprà almeno che il suo nome tramite denuncia è rintracciabile, con tutte le conseguenze giudiziarie, e ciò a lezione di tutti coloro che nascondono la loro identità
Sig. Maulo , mettendo da parte il modo scherzoso che ho già usato, torno a ripetere che il progetto strada nord/parcheggio Rampa Zara poteva essere portato a termine. Ricorda quando appena prima delle elezioni politiche l’allora Ministro dei LLPP Merloni venne al cinema Italia? Se non ricordo male bisognava andare a Roma per la formale accettazione del finanziamento………..e quei soldi non utilizzati per Macerata finirono poi ad incrementare il finanziamento per Ancona. Se non erro in quel periodo qualcuno in regione, allora governata dalla sinistra, stava lavorando per cancellare dal piano regolatore di Macerata tutte le previsioni viarie, in senso diametralmente opposto quindi alle intenzioni del ministro, rendendo di fatto inpraticabile il completamento. Lei pensi, con quell’arteria completata, come sarebbe stata diversa Macerata, vada a chiederlo magari ai commercianti.
Per quanto riguarda invece lo specifico del ponte, provi a vedere quanto fatto in una ottica piu’ vasta, lo consideri un tassello della soluzione di un problema piu’ vasto che, all’epoca della ideazione del ponte, si poteva ancora sperare di realizzare perchè allora non era prevista la crisi economica che poi ha messo in ginocchio l’Europa ed ancor piu’ l’Italia: “il miglioramento viario della vallata del Potenza”, dal mare ai monti, oramai purtroppo, speriamo di no, solo un sogno. Un ponte come tassello di quell’opera, non un ponte limitato solo ad essere funzionale alla realizzazione di un centro commerciale e quanto da lei citato.
Lo stato e gli enti locali non hanno risorse ed allora quando progettano qualcosa, per evitare sprechi, demolizioni e rifacimenti, debbono farlo in una ottica complessiva in modo tale che ogni tratto dell’opera, dell’idea, possa essere valida per la realizzazione complessiva. Allora, anzichè cercare sempre di demolire, di criticare, cerchiamo invece di incoraggiare ad andare avanti , a fare. Questo è l’interesse di noi cittadini. Mi scusi questo sfogo, ma da cittadino che ha sempre pagato e continua a pagare le tasse, non mi va piu’ di sentire discorsi disfattisti, polemiche fine a se stesse. I nostri figli, i nostri nipoti aspettano altro da noi.
Quanto c’è gusta a chiacchierá a noi maceratesi…. Sopra ogni cosa le chiacchiere se spreca…. Come dicevano una volta i vincisgrassi. Non ce sta bene mai niente.
Chi non vive a villa potenza o zone vicine e chi non ci passa tutti i giorni non può capire quanti sia utile questa opera.
Ma tanto c’è piace la chiacchiera… Chiacchierate un po’….
Leggere cose come quelle scritte da Cacciasisordi fa passare la voglia di intervenire su queste pagine. E’ bello dibattere i problemi, confrontarsi sulle idee,cercare di esporre le soluzioni sulla cui bontà si è convinti, ma non è tollerabile lanciare accuse infamanti , denigrare . La mia piena solidarietà a Pettinari e Maulo. Giammario, non ho mai condiviso moltissime delle tue idee,altre si, ma di una cosa sono certo, della tua onestà, non solo intellettuale, ma anche materiale.
@ cacciasisordi: PAROLE COME ‘LADRO’ E ‘RAZZACCIA TUA’ DOVRANNO PASSARE AL VAGLIO DELLA POLIZIA POSTALE, a verifica del coraggio dell’anonimo.
@Per il discorso sulla strada nord sono pronto a un pubblico dibattito anche oggi: la legge obbligava a spendere i 63 mld per rendere funzionali stralci delle opere Longarini: e questo è stato fatto con il pieno consenso del Ministero; oggi la Galleria attraverssa la città, non è una tangenziale, è utilizzata da 12 mila auto sia per l’atttraversamento che per il collegamento con le varie parti della città, favorisce l’attraversamento anche da chi viene da Sforzacosta, è nel programma della nuova uscita superstradale prevista dalla quadrilatero.ed è in piena sintonia con il piano Canzian approvato dalla mia amministrazione. Ma da allora nessuna altra amministrazione è riuscita aad ottenere un finanziamento ora si parla di completamento con via Mattei – La pieve e con uscita a villa potenza verso la famosa bretella. Per finire quella strada nord, invece, occorrevano altri duecento mld e si doveva passare attraverso una nuova galleria sotto le Vergini….; il parcheggio a Nord-Ovest (Garibaldi) è stato fatto dalla mia amministrazione; era in programma quello a Nord-Est a raso a Fontemaggiore; quello da Piediripa si chiama parcheggio Sferisterio; dai giardini è stato fatto tunnel e ascensore. VUOLE ALTRO? Quali altri parcheggi da allora sono stati fatti? MA TUTTA LA POLEMICA E’ SPUNTATA SOLO PERCHE’ SOSTENGO CHE QUELLA BELLISSIMA ‘FARFALLA’ DELE ASSUMERE ANCHE UN GRANDE RUOLO PER I PROGRAMMI DI VILLA POTENZA: 1)palazzetto comprensoriale, 2) centro esposizioni prodotti del comprensorio, 3) centro commerciale, 4) parco fluviale! PENSARE IN GRANDE, in concreto, con lungimiranza!
Su giusta segnalazione del prof. Maulo,la redazione ha provveduto ad eliminare i commenti dal contenuto diffamatorio scritti da “Cacciasi Sordi”.
RINGRAZIO CM PER LA DETERMINAZIONE CON CUI E’ INTERVENUTA.
TUTTO CIO’ NON ESIME L’ILLUSTRE AUTORE DELLA DIFFAMAZIONE DAL RITIRARE PUBBLICAMENTE ENTRO DOMANI L’ACCUSA DI LADRO, SU QUESTE COLONNE DEL GIORNALE
@Furio e Basta. Va bene anche LA PAPELLA ma BUTTERFLY e’ più romantico!
Caro Pierre, non solo è più romantico, ma BUTTERFLY è anche più fine e più vicino alla cultura dell’Opera Maceratese. Però i nomi sei ponti, solitamente, sono più popolari, appartengono a tutti e devono essere immediatamente collegabili in un contesto, in una storia, ecco perchè ho scelto addirittura il dialetto ed una parola dal doppio significato. I termini inglesi non possono avere queste proprietà, per quanto belli. Mi sovviene ora un nome inglesizzando (guarda caso) il nome del fiume che scorre sotto al ponte (spesso si da al ponte il nome del fiume cortispondente) ed una parola che, leggermente storpiata, si ricollega fortemente al nome della struttura, il tutto, rimanda alla modernità di un noto programma software oggi molto usato per presentare al pubblico,impressionandolo, opere e lavori che possono anche essere delle bufale, sto parlando di POWER PONT