di Maurizio Verdenelli
(foto di Lucrezia Benfatto)
L’occhio del padrone ingrassa il cavallo recita un vecchio adagio popolare. E, per di più, nulla vieta di pensare che il cavallo possa sopratutto correre di più. Certo, ci vuole un pò di fantasia paragonare una ‘farfalla’ ad un cavallo e molto, molto di più, ci vuole, se si usasse come nel caso di specie, queste due diversissime figure del mondo animale (l’una di aria, l’altro di terra) per far riferimento ad un ponte. In particolare quello in via di ultimazione sul fiume Potenza. L’occhio ‘del padrone’ è quello di Antonio Pettinari che al ponte lancia quotidianamente dalle quattro alle otto occhiate al dì (da lontano o da presso) passando da quelle parti nel suo quotidiano percorso da casa -abita a Santa Maria in Selva- all’ufficio, nel palazzo della Provincia in corso della Repubblica a Macerata.
E’ diventato, leopardianamente, il suo ‘pensiero dominante’, questo ponte che ha sforato finora di due mesi rispetto alla tabella di marcia dei 180 giorni previsti dall’appalto a far data dal 4 novembre scorso. Il ‘padrone’ segue costantemente il suo ‘cavallo’ che rischiava l’esilio perpetuo nelle scuderie, azzoppato com’era dal fallimento della prima ditta costruttrice, dal maltempo, dagli imprevisti, e dalla mancanza di stanziamenti autorizzati e dunque dalla legge di Stabilità -“che farebbe di ogni opera praticamente un’incompiuta, se poco poco tutto non andasse come un orologio svizzero di marca…e pensare che non so dove mettere tutti i soldi, 75 milioni, che ho a disposizione ma non posso spendere” osserva Pettinari. Il quale compulsa cronoprogrammi giornalieri di ‘avanzamento’ rispetto a quest’opera pubblica destinata ad alleviare il traffico del nord della provincia (con Recanati, pure Loreto) traghettandola verso la vallata del Chienti, la superstrada, la Quadrilatero, le grandi vie di comunicazione. “Le confesso, ma non lo scriva per favore, che ho dovuto congelare le ferie all’Ufficio tecnico per vincere la ‘battaglia d’estate’ ed aprire il ponte” fa il presidente, che mi riceve nel ‘quartier generale’ dell’ultima ‘sacca di resistenza’ delle province marchigiane, ed una delle ultime (sono rimaste 19) d’Italia.
Scusi, presidente, può darci una data possibile per l’apertura del ponte e dunque il decongestionamento di Borgo Pertinace, alias Villa Potenza…
“Ci sono mille se…”
Me ne faccia qualcuno, per iniziare anzi per concludere questa opera..
“Che resta a merito di questa amministrazione. Perchè io e tutta la giunta siamo andati contro il parere negativo (peraltro dovuto in base al patto di Stabilità) della Ragioneria accollandoci la ressponsabilità di approvare, finanziare ed appaltare quest’opera ferma da 3 anni per il fallimento dell’impresa appaltatrice: un blocco che rischiava di ‘bruciare’ 8-9 milioni di eruro già spesi…”
Ritorniamo ai se…
“Se dunque nelle prossime settimane riusciamo a concludere tutti i lavori, le giuro che il giorno dopo apro il ponte. Infischiandome nella ‘grancassa’, dei fuochi d’artificio, della cerimonia in grande stile, dell’uomo di governo per il taglio del nastro che questa importantissima infrastruttura, che è una sottolineatura al nostro spirito di sacrificio e di tenacia, pure meriterebbe”.
Dunque prima della fine dell’estate, in agosto?
“Io certo non mollo, seppure sia difficile fare previsioni precise. Io stesso non avevo annunciato inaugurazioni a maggio, mi ero limitato a riferire che i lavori in quel mese i lavori si sarebbero dovuti completare. Anche perchè la gettata di calcestruzzo era stata posta prima del duro inverno e del gelo, ad inizio dicembre. Questo ci rendeva obbiettivamente ottimisti…”
Poi?
“Imprevisti, sospensioni seppure di breve durata e soprattutto il maltempo. Che non ci ha abbandonato: a marzo è saltato il ‘guado’ di Corridonia. Sfido chiunque a fare i conti con i singoli giorni per un’opera pubblica tanto complessa e tecnologicamente avveniristica. Sulla quale vigila, per i collaudi laboriosi, l’Università politecnica delle Marche, ad Ancona. Vorrei spendere una parola d’elogio per la ‘Meloni’, l’impresa fornitrice di Tolentino: un know how invidibiabile. Ritornando in conclusione ai lavori, l’appalto indica 6 mesi lavorativi, ed allora cominciamo a togliere le festività di natale e pasqua e vedreste che il ‘ritardo’ non è poi così pesante. Il 5 maggio…è poi storicamente una data infausta (“Ei fu”) anche se io da tifoso juventino voglio invece ricordare…in pari data, uno scudetto vinto al fotofinish, una diecina d’anni fa, sull’Inter. Scherzo naturalmente. Per il ‘nostro’ ponte siamo comunque in dirittura d’arrivo”.
Quali gli ultimi ostacoli?
“Sono tutti racchiusi negli 85 metri del ponte (all’interno di un tratto che misura complessivamente 1,8 km ndr). Ci sono ad esempio le opere di finitura della soletta e la sua impermeabilizzazione. Poi l’asfaltatura. Quindi occorre nuovamente controllare i tiranti del ponte, uno per uno, ognuno con la medesima tensione per evitare che saltino come tappi di spumante in un devstante effetto domino che farre saltare il ponte. Che, in una parola sola, dovrà essere conclusivamente ‘caricato’ per l’ultimo decisivo collaudo. In questi anni è saltata fuori, inoltre, un pò di ruggine. Infine per dare il giusto valore per un’opera che di uguali si vede solo a Piacenza e a Roma, abbiamo pensato ad un sistema d’illuminazione notturna di grande suggestione. E nell’area, stiamo lavorando per le opportune ‘sistemazioni’ intorno alle tre rotatorie che devono sopportare anch’esse l’impatto di 30.000 auto/giorno…”.
A settembre dunque il taglio del nastro, dovesse essere pure informale…?
“Spero ad agosto, anche se fosse per 10 auto soltanto. Siamo in ritardo, ma in termini di ragionevolezza. Ripeto: non abbiamo dormito. Anzi, siamo orgogliosi di noi. Non ci siamo fermati un momento. Per me, che pure da assessore della giunta Sileoni, ho fatto della viabilità un punto fermo del mio credo amministrati, è una questione di fondamentale importanza. Anche per dimostrare, una volta di più, che l’ente Provincia non è certo inutile. Siamo vittime di una spending review che tagliandoci ora le competenze, non fa altro che penalizzare i cittadini privati di servizi essenziali, di valore costituzionale, come strade e scuole”.
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Il Presidente Pettinari da la colpa al maltempo per il GUADO DI CORRIDONIA (almeno così mi sembra di capire). Io darei la colpa all’incompetenza dei tecnici della Provincia perché solo degli sprovveduti potevano concepire una soluzione simile. Il Presidente Pettinari ci deve dire quanto sono costati tutti i rifacimenti dei guadi, compresi i 300.000 euro stanziati ultimamente dalla Regione. I cittadini di Corridonia ringraziano.
Bella Tonino! Proprio oggi ho provveduto al pagamento dell’addizionale provinciale sulla Tari, ieri l ‘altro sulla RC auto! Sarebbe ora che tu e qualche dirigente vi dedicaste a qualche lavoro socialmente utile.
Passando in autostrada A1 a Reggio Emilia si vedono tre ponti che di notte altro che farfalle sembrano, eppure non c’hanno messo anni per costruirli! Quelli si che sono opere degne di nota, no sto pontarello de Villa Potenza….e sùùùùù siamo seri!
Bravo Presidente, sei proprio convincente quando dici che le Province sono utili!!
Ah ah ah ah ah… l’occhio del padrone, da lontano o da vicino, vede il ponte varie volte al giorno…!!! Passando per il ponte “Pertini” non riesce a vedere lo stato disastroso delle barriere di legno… abbandonate da quando è stato inaugurato. Penso che un rinfrescamento con vernice protettiva non farebbe male… e la spesa “dovrebbe” essere contenuta…!!! Aridaje con i super-famosi 75 milioni di € che non li possono spendere…!!! Il Patto di Stabilità regna sovrano… ma solo per la Provincia di Macerata ??? Ha congelato le ferie di tutto lo staff dell’Ufficio Tecnico. Se non ci sono soldi da spendere (?), cosa fanno in ufficio ? Progetti tutti pronti… ma tutto fermo…!!! Stanno progettando una illuminazione suggestiva… ma quanto costa ? Ha detto che ha fatto della “viabilità” un punto fermo del suo credo…!!! Probabilmente il Presidente, percorrendo sempre la S.P. 361, in uno stato ottimo, non si rende conto che molte strade sono in completo abbandono… taglio dell’erba… nulla, terra ed erba sul manto stradale con carreggiata ridotta…!!! E’ meglio non parlare delle buche, dossi, smottamenti, crepe sul manto stradale con l’erba e la segnaletica orizzontale completamente assente o poco visibile. La Provincia incassa percentuali su RC auto, bollo e tasse varie per fornire i servizi agli utenti. Di concreto non si riesce a vedere nulla… solo quando c’è una manifestazione, tutte le strade percorse vengono sistemate a puntino… per fare bella figura…!!! Per le altre strade disastrate, ogni tanto viene tappata qualche buca, giusto per dire: abbiamo lavorato…!!! Sono anni che si legge di opere faraoniche da fare… se dureranno come il ponte di Villa Potenza, basteranno 10 anni ? Se tolgono le Province… chi farà tutti questi lavori ? Sarà meglio o peggio ? Come sempre, restiamo in attesa di “buone” nuove e non solo bla, bla, bla…!!!
Oltre alla meraviglia visiva di quest’opera io non trascurerei di valorizzarne l’aspetto sonoro, sentirete che dopo una sapiente accordatura quel ponte risuonerà al vento della valle come un prezioso Stradivari.
@massimogiorgi l’eventuale prossima rappresentazione dell’opera MADAMA BUTTERFLY verrà allestita sul ponte di Villa Potenza.
Se non ricordo male, per quell’opera inutile del Nuovo Ponte a Villa Potenza,gli elettori alle Provinciali 2010 mandarono a casa l’allora Presidente Silenzi, definito “l’uomo del ponte”. Vedo che, nonostante il precedente finito male, Pettinari, vuole emulare tale predecessore alla Provincia, prendendone ora i meriti di quella scelta scellerata ( con i soldi impegnati per il nuovo ponte e la viabilità collegata (falce e martello), poteva essere rimodernata tutta la Regina, fino al mare ) mostrando un inutile protagonismo nel concludere i lavori e tagliando il nastro prima delle Regionali 2015, per un improbabile terzo mandato di Spacca. D’altronde Pettinari in questi anni ci ha abituati a tutto ed al contrario di tutto, politicamente parlando, naturalmente. Consiglierei infine a Pettinari, di passare una mattina sopra il ponte di Piediripa, per verificare personalmente, come peraltro ci ha abituati, lo stato di degrado del ponte ,con ll’asfalto completamente finito e pericoloso al transito ,con i giunti completamente abbassati e scoperti. E non dica che i soldi non ci sono; basta prenderli riducendo ad esempio il finanziamento della Provincia di Macerata , per il triennio 2014/2016, al Gus di Bernabucci. (900.000 euro?) Non vorrei che a breve , per arrivare a Macerata, dovremmo passare tutti per Sforzacosta,sul nuovo guado di Colbuccaro, già finanziato con 300.000 euro da Spacca . Parafrasando; non vorrei che Pettinari anzichè “io,non mollo”,ci lasciasse tutti “a Mollo”!
Presidente Pettinari, da cittadino e contribuente di lunga data, ormai sfinito dai tanti fallimenti, sperperi, ecc.ecc. dell’Amministrazione Pubblica, non voglio dilungarmi su di un corto ponte, ma infinito nella sua realizzazione. Le pongo con massima serenità , queste semplici domande:
1) in generale e soprattutto in questo periodo di crisi, ritiene la soluzione architettonica ( e relativi costi) spropositata ?
2) non era meglio un “classico” ponte, meno oneroso e più semplice da realizzare?
3) ritiene ragionevole il tempo che si sta rendendo necessario per tale opera?
4) ha mai attivato una “commissione” per verificare sin dalla fase di progetto ad oggi, eventuli “anomalie” per esemplari risarcimenti?
A seguito delle risposte, probabilmente il suo caratteristico maglione, sarà diventato da color celeste a rosso acceso.
Il resto delle sue dichiarazioni, stanno a galla sul fiume sottostante il ponte.
Per ogni cosa problemi… uguale più incassi…. ma fate pagare a chi ha sbagliato e chi ci marcia e levatelo dal ruolo che ha vediamo se dopo le cose si muovono, poi levategli tutto quello che ha a lui e alle parentele vediamo se continuano a fare e portare in giro la gente.