Nei giorni scorsi il giornalista Carlo Cambi che, mesi fa, aveva interrogato il Pd senza ottenere risposta sulle vicende urbanistiche, ha scritto una lunga lettera attraverso Cronache Maceratesi al segretario cittadino del Partito Democratico Paolo Micozzi (leggi ). Questa volta la risposta dell’avvocato non si è fatta attendere.
Gentilissimo signor Carlo Cambi,
non La conosco personalmente ma chissà potrà anche verificarsi l’occasione di incontrarsi magari nella nostra splendida piazza, La ringrazio comunque per la lunga lettera che mi ha scritto e provo a risponderle partendo dal presupposto che non è mio interesse specifico coltivare amicizie o anche semplici frequentazioni con i “ceti che contato” per la loro rendita di posizione.
Quanto al quesito di cui al libro di G.D Roberts non mi spaventa affatto che ci sia la ricerca della verità ammesso che vi sia un valore oggettivo di “verità”. Vede Sig. Cambi il ruolo che ricopro quale segretario cittadino del PD mi onora e mi impegno nel tentativo di portarlo avanti nel modo che, insieme agli altri membri della direzione cittadina, ritengo il migliore possibile, poi può anche capitare che non ci sia unanimità di consensi d’altro canto pretendere che tutti condividano le medesime convinzioni è follia. Io credo che il vero valore della democrazia sia quello di tutelare l’interesse comune anche quando questo non coincide con la sommatoria dei singoli interessi personali. Non mi sento né schiacciato né ignorato da alcun potere, mi sento partecipe di un progetto che il PD si sforza di portare avanti e come me la pensano altri 9.117 cittadini maceratesi.
Venendo al Suo dubbio, da parte mia Le assicuro che non c’è alcuna intenzione di ignorarla. Vero è che l’iniziativa sull’urbanistica (non sul caso Carelli) non si è ancora tenuta ed in questo sono in difetto ma arriverà il momento. Naturalmente anche su questo punto non è pensabile un “processo” pubblico, sommario ed istintivo. I processi vanno fatti nelle aule dei Tribunali; il confronto pubblico va fatto in termini propositivi perché io ritengo che il solo pensare che sulla specifica questione dell’urbanistica, come su altre che riguardano comunque l’Amministrazione della Città, vi siano interessi contrapposti possa apparire fuori luogo.
L’interesse comune è l’obiettivo da perseguire e su di esso cerco di mantenere la barra ferma.
Se poi vi sono comportamenti personali che derogano da tale obiettivo, vorrà dire che ognuno si assumerà le sue responsabilità.
Mi creda signor Cambi è molto più facile criticare e far sentire la voce grossa piuttosto che cercare sempre e comunque una sintesi sulla quale le posizioni, anche più distanti, sappiano ritrovarsi.
Venendo alla questione che lei cita riguardante il consigliere Lugi Carelli ribadisco che la posizione giudiziaria che lo riguarda vada tenuta distinta da quella politica. Anche in questo caso i processi vanno fatti in Tribunale secondo regole certe che permettono l’esercizio di una accusa così come il legittimo diritto di difesa. Ma non è questo il punto nodale, la vicenda politica per ciò che concerne il mio ruolo di segretario cittadino del PD si è conclusa l’altro giorno nel momento stesso in cui il consigliere Carelli ha comunicato la sua decisione di lasciare il Partito democratico (leggi l’articolo). Si potrebbe dire che il PD non abbia più “giurisdizione” (men che meno sul consigliere Garufi, da lei citato). D’altro canto lei mi insegna che non esiste alcun vincolo di mandato, tanto più, aggiungo io, in una competizione elettorale (quella comunale) dove si debbono esprimere le singole preferenze. Resta invero aperta una appendice politica che riguarda la presidenza della Commissione urbanistica. Mi sembra di aver detto chiaramente come la penso e ritengo a questo punto che lo stesso organo che ha provveduto alla elezione debba eventualmente decidere sulla revoca anche perché la presidenza spetterebbe al PD dal momento che il precedente Presidente era un esponente di questo partito.
Non mi sento quindi spaventato dal potere di Carelli perché ritengo che Carelli fino a quando ha fatto parte del PD ha sostenuto nei fatti l’amministrazione pur assumendo spesso posizioni critiche nei suoi confronti.
Non temo nessun effetto né contro né a favore ho solo fatto quello che, insieme all’intera direzione cittadina, si è ritenuto più giusto e corretto.
Quanto alla Amministrazione del Sindaco Carancini ripeto che, sia nel documento di chiusura della verifica sia in quello che ha portato alla mia rielezione a segretario cittadino, vi è era l’impegno di sostenere lealmente il nostro Sindaco fino alla fine del mandato con la precisazione che il prossimo candidato verrà scelto con il metodo delle primarie e questo è quello che il PD maceratese sta facendo. Altra è la considerazione secondo la quale a meno di un anno dalle elezioni amministrative vi siano posizionamenti da parte di chi in modo assolutamente legittimo aspiri a candidarsi per le primarie medesime.
Quanto alla posizione dei presidenti della Commissione urbanistica ripeto ancora che nutro profonda fiducia nell’operato della magistratura e le indagini debbono fare il loro corso, tenendo però distinto tale livello da quello politico. Già detto del consigliere Carelli credo che l’architetto Evangelisti abbia messo da parte la sua passione politica almeno in un ruolo attivo.
L’ultima questione che lei solleva riguarda “la delibera sul divieto di parcheggio in Piazza della Libertà”. Io non credo che essa meriti riduttivamente una simile denominazione; si tratta in realtà di un progetto che riguarda l’intero centro storico e che faceva parte integrante del programma della amministrazione Carancini. Tutto ciò per dire che nel merito la visione d’insieme non appare disprezzabile. Io ho scritto e ripetuto verbalmente al nostro Sindaco che i termini che erano emersi a seguito del direttivo chiamato a discutere della proposta non prevedevano alcuna delibera assunta l’indomani e conseguente conferenza stampa. Questo è il punto. Le esigenze dei commercianti del centro storico sono legittime come lo sono quelle dei commercianti di tutti gli altri quartieri della città, come lo sono quelle dei residenti e di quanti frequentano per lavoro, studio o altro il centro. L’essenza della politica dovrebbe essere proprio quella di contemperare esigenze talvolta anche contrapposte con la consapevolezza, tuttavia, che un simile approccio non accontenta completamente nessuna delle parti in causa proprio perché l’interesse comune non è dato dalla sommatoria dei singoli interessi individuali; esso infatti pur tenendo conto degli stessi si preoccupa di una visione di insieme. Sulla questione, peraltro, nel corso del Consiglio Comunale tenutosi se non erro lo scorso 10 giugno è stato approvato un ordine del giorno presentato proprio dal PD che va nel senso sopra prospettato: tenere conto delle esigenze di tutte le categorie interessate.
L’amletico dubbio prospettato all’inizio del Suo articolo non è quindi sciolto per la semplice ragione che cerco di svolgere in modo assolutamente trasparente e corretto l’incarico che mi è stato affidato senza subire pressioni da parte di gruppi di potere tra loro magari contrapposti.
Non saprei Sig. Cambi se sono riuscito a darLe qualche risposta o se, al contrario, abbia contribuito ad alimentarLe ulteriori dubbi. In quest’ultimo caso potremmo anche discuterne di persona incontrandoci, se lei lo ritiene, nella splendida Piazza della Libertà o, come dice lei, anche in via Gramsci o, aggiungo io, corso Matteotti o corso della Repubblica che in fondo distano poche decine di metri.
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Leggendo le parole del Sig. Micozzi, non ho potuto apprezzare la stessa Penna del Sig. Cambi. Mio modesto e personale “giudizio”, che non riguarda solo la forma.
Tuttavia, mi sono sorte delle domande, ovvero:
-è chiaro che l’aspetto giuridico vada verificato nelle opportune sedi, ma da un punto di vista politico, almeno dai “vertici” della politica locale (non solo quella di parte), in quanto personaggi pubblici, il cittadino si aspetta comunicazioni circa il loro pensiero sull’aspetto tecnico-MORALE ed ETICO del comportamento dei politici “sottoposti” e dei dipendenti che gestiscono la “cosa pubblica”.
– se il PD non ha più “giurisdizione” sulla questione, per effetto delle dimissioni, se qualcuno avesse univocamente, fermamente ed ufficialmente detto qualcosa per tempo, non si sarebbe giunti alla “prescizione”, come dire, “temporale”, lasciando quindi l’alibi a chi doveva politicamente e moralmente dire e fare qualcosa.
– 9.117 maceratesi potrebbero votare PD, ma non necessariamente tutti pensare come il vostro modo di fare PD.
– almeno vedo scritto che un politico ammette che esistono gruppi di potere che possono fare pressioni.
Da Cittadino sono molto disgustato da certi comportamenti.
La cosa che ha capito Renzi, che è il Capo del vostro Partito è che (ad un certo punto) bisogna PRENDERE UNA POSIZIONE e darle un seguito. Non dice niente di nuovo, rispetto a tutti gli altri, ma sta cercando di dare una certezza al popolino che ne ha bisogno. E’ netto in primis con i suoi (vedere Fassina Chi?, vedere i Senatori dissenzienti), perché prima di fare pulizia in giro, bisogna avere la propria casa PULITA!
Lei Segretario, invece, è vago e nella sua vaghezza vuole trasportare i 9.117 individui ed anche altri che la sostengono, ma che si stanno rompendo di tutto questo tergiversare, distinguere etc etc, e non è vero che “OGNUNO SI ASSUMERA’ LE SUE RESPONSABILITA'”, Qui non se le assume nessuno e men che meno lei caro Segretario..
Guardi, me la prendo anche in maniera decisa, perché questo metodo di giustificare e non trarre le dovute conseguenze è quello che più ha penalizzato la politica italiana e ci ha portato a tutta una serie di compromessi che sono alla base della débâcle socio-politico.economica italiana. Veda un po’……
Quindi il pd è d accordo o non è d accordo sulla proposta di delibera presentata in conferenza stampa il giorno dopo che NON se ne era parlato nel direttivo? Il pd è con il sindaco o non è con il sindaco sulla delibera che chiude alla sosta ( non al passaggio) delle auto in piazza della libertà? Il pd ha o non ha giurisdizione sul sindaco?
Rimango abbastanza esterrefatta di fronte all affermazione di micozzi sull ‘ esistenza di gruppi di potere che fanno pressioni: quali sono? Fanno pressione su cosa? Le spiacerebbe argomentare un po’ meglio così il comune cittadino possa orientarsi?
E’ tornata la DC, fate largo al politichese incomprensibile.
Riescono anche a far sembrare normale che un sindaco uscente sia sottoposto a primarie!!
Andremo su tutti i giornali nazionali per questo, non credo sia successo mai.
Mi meraviglio molto del fatto che Carancini non “sbotti” per questa presa in giro.
Il problema del PD è che a Macerata sembra non avere giurisdizione nei confronti di chiunque.
«Ma vi sono risposte che non avrei la forza di ascoltare e perciò evito di porre le domande.»
(Simone de Beauvoir)