Una comunicazione formale della Regione all’indirizzo del Comune. Si chiede all’amministrazione del capoluogo di indicare la sede scelta per il nuovo ospedale. Risposta immediata, il Comune, su indicazione del sindaco Sandro Parcaroli, ha ribadito la volontà di realizzare la struttura sanitaria alla Pieve.
Sembra una situazione surreale, ma questo è quello che sta avvenendo sulla vicenda della realizzazione del nuovo ospedale a Macerata.
Corre il mese di giugno del 2022, siamo a quattro anni di distanza dalla conferenza dei sindaci dell’Area vasta 3 – presente l’allora governatore delle Marche Luca Ceriscioli che non deve averne dato notizia al suo dirigente – che votò per la realizzazione dell’ospedale alla Pieve, a due anni dall’approvazione della variante al piano regolatore del comune di Macerata per cambiare la destinazione d’uso dell’area della Pieve indicata per fare la variante, a quasi un anno dall’approvazione della Regione del businessplan per la realizzazione dell’ospedale.
Una giustificazione alla nuova ondata di burocrazia potrebbe arrivare dalla cancellazione del piano precedente, e relativo project-financing, che ha sostanzialmente azzerato il pur monumentale fascicolo esistente in Regione. Si riparte dall’inizio, quasi che quattro anni siano trascorsi invano. Peraltro resta sullo sfondo la questione della proprietà dell’area della Pieve indicata per la realizzazione dell’ospedale: la proprietà è privata e non risultano intese per la cessione degli ettari di terreno necessari all’opera pubblica, intanto è variata la destinazione d’uso dell’area, da agricola a edificabile.
Da nessuna parte FATE FUNZIONARE BENE QUELLI CHE CI SONO CON BRAVI DOTTORI E INFERMIERI ESPERTI .
Gioiella Torresi parole sante
Fanno e disfano continuamente solo per farsi i dispetto tra amministrazioni
In campagna, quello è sicuro.
NUOVO OSPEDALE?? MA PENSATE A FAR FUNZIONARE QUELLO ESISTENTE!
Col vecchio che ci facciamo?
Quello vecchio ci si fa gli alloggi extracomunitari? Vitto alloggio e redito cittadinanza ... benvenuti Italia Alpitour
Meglio così.
Si fa dove si mangia meglio
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Campa cavallo che l’erba cresce.