Silvano Iommi, assessore all’Urbanistica
Le esternazioni del capogruppo comunale Democrat Narciso Ricotta non sono risultate gradite all’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi che contesta alcuni passaggi, nel particolare presunte responsabilità nei finanziamenti che secondo l’amministratore comunale non fanno capo all’Ente locale. Il titolare dell’Urbanistica, appunto l’assessore Silvano Iommi osserva: «Il capogruppo comunale del Partito Democratico Narciso Ricotta accusa l’amministrazione comunale di aver preferito il progetto che prevedeva anche il restauro della facciata della ex chiesa Torregiana, incastonata in un nuovo museo da realizzare in vetro e in acciaio, alla sistemazione delle abitazioni terremotate della Pace. Non riesco a capire se il consigliere Ricotta non ascolta o fa finta di non sapere come funziona il bando del Ministero per la qualità dell’abitare, il Pinqua, finanziato con i fondi del Pnrr. Non siano noi che abbiamo preferito un progetto piuttosto che un altro ma una commissione di esperti nominata dal Ministero che ha visionato i tantissimi progetti arrivati da tutta Italia ed ha selezionato quelli che secondo loro erano quelli che più rispondevano agli obiettivi del piano. Il Comune di Macerata – lo ripetiamo, a beneficio del consigliere Ricotta – ha presentato tre progetti che sono quello approvato di Fontescodella ed altri due per il quartiere Pace e per via Trento. Il primo progetto è stato finanziato subito, gli altri due sono stati giudicati idonei ma non ancora finanziati. Vorrei fosse insomma chiaro che non è il Comune ad aver scelto il primo progetto da finanziare ma il Ministero, vorrei sia chiaro che si parla di criteri che sono stati fissati da un Governo sostenuto attivamente anche dal Pd. Altro punto che si fa finta di non capire è quello legato all’edilizia popolare nell’area ex Cus. Ricordo a Ricotta che non si tratta di una iniziativa nuova, c’era da diversi anni un accordo tra Comune e Università per il trasferimento degli impianti sportivi da quell’area e il cambio di destinazione d’uso. Accordo che stiamo formalizzando in questi giorni con la variante che andrà all’esame del prossimo Consiglio comunale».
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