Pnrr, Ricotta attacca:
«Progetti sbagliati e debiti
che pagheranno i più giovani»

MACERATA - Polemizza anche il capogruppo pentastellato Roberto Cherubini, nel mirino le dichiarazioni di Iommi sulla raccolta di firme contro la pista da sci

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Narciso Ricotta, capogruppo Pd

 

Il tempo per gli assessori comunali Silvano Iommi e Marco Caldarelli di fare il punto sui contenuti dei (finora) due progetti finanziati dal Governo con i fondi del Pnrr (leggi l’articolo), ed ecco pronta la replica di alcuni esponenti dell’opposizione. Il capogruppo dem Narciso Ricotta contesta tutta la linea del Comune e rileva come – secondo lui – i fondi del Pnrr sono andati a tutti, che si tratta di prestiti il cui rimborso graverà sulle prossime generazioni, che non c’è visione di futuro, che si sono scelte attività rispetto ad altre più urgenti.

Ecco cosa dice Ricotta:  «Su tutte le Amministrazioni Comunali d’Italia piovono i fondi del Pnrr, non solo a Macerata perché è più brava delle altre: questi soldi sono risorse per l’oggi ma debiti per il domani dei nostri figli. Quindi occorre utilizzarli non per finanziare vecchi progetti rispolverati dal cassetto ma per creare un nuovo sviluppo della città che vada a vantaggio delle future generazioni. Il Pinqua è il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare previsto all’interno del Pnrr ed è volto alla costruzione di nuovi alloggi popolari ed alla rigenerazione urbana. Ad esempio a Messina prevedono la demolizione di vecchie abitazioni riqualificando il patrimonio urbano: a Macerata c’è il progetto dei proprietari di demolire in via Maffeo Pantaleoni, a seguito dei danni del sisma, i vecchi palazzi di “Lattà” e ricostruirli adeguati sismicamente e dal punto di vista energetico. Il progetto si è fermato perché bisogna rifare il muro di contenimento della strada che non rientra nei fondi del terremoto ed il Comune non ha i soldi per investirci: perché non è stato utilizzato per questo il Pinqua? E’ più utile per la città riqualificare quella zona degradata o recuperare l’ex chiesa Torregiana che i maceratesi non sanno nemmeno dove sia? In città c’è bisogno di alloggi popolari per le numerose famiglie in difficoltà che non trovano risposta presso i servizi sociali ma il progetto dell’Amministrazione prevede solo un piccolo intervento di 20 alloggi, assolutamente insufficienti rispetto alla domanda, collocati in via Valerio dove stava il Cus: case da costruire alla fine di una strada senza uscita e poste sotto il cavalcavia di via Tucci. Ci sono aree della città edificate nel dopoguerra (rione Marche, via Severini, etc.) che stanno diventando luoghi di degrado con edifici a rischio sismico ed enorme dispersione energetica: perché non si sono riqualificate queste zone della città piuttosto che ristrutturare Fonte Santa Maria Maddalena o Fonte Agliana».

L’attacco finale  di Ricotta a Iommi: « L’assessore Iommi ha il pallino per le fonti antiche: forse vuole emulare il mitico sindaco Perugini soprannominato il Sindaco delle fontane che, però, nel dopoguerra si trovava a gestire una città dove l’acqua ancora non arrivava in tutte le case. Insomma si rischia di sprecare fondi strategici per opere effimere. Io avevo avanzato in Consiglio comunale la proposta di portare i progetti del Pnrr alla discussione dell’Assise Comunale prima della loro presentazione ma la maggioranza ha bocciato l’idea negandosi ad un confronto democratico con la città e consegnandosi alle bizzarrie dell’Assessore Iommi di cui ora è ostaggio».

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Roberto Cherubini. capogruppo M5S

Il capogruppo dei M5S Roberto Cherubini tocca in particolare il punto legato alla raccolta di firme contro la pista da sci: «Ci sorprende, ma non troppo, l’ironia dell’assessore – osserva il consigliere pentastellato – sulle firme di una petizione online realizzata in uno dei siti nazionali più accreditati. Le firme fuori provincia non superano il 10% del totale e ciò vuol dire che un numero enorme di maceratesi sono contrari alla pista ed hanno messo il loro nome e cognome. Dispiace perché l’assessore sa benissimo che tanti dei progetti che ha presentato trovano il nostro favore perché disegnano una città sostenibile, cosa che non fa di certo una pista di plastica. Se ci riesce spieghi anche ai maceratesi come manterrà un impianto di risalita costosissimo. Crediamo fortemente che questo sia il momento propizio per tanti consiglieri di maggioranza che si sentono scavalcati nelle decisioni di manifestare la propria contrarietà, perché ne vale la loro dignità. Sappiamo con certezza che molti di loro sono contrari e che la decisione è stata presa in solitaria dall’assessore. Crediamo ancora che la politica sia partecipazione e condivisione ed i tanti consiglieri comunali contrari ad un’opera aberrante dovrebbero compattarsi per evitarla. Nei fatti l’assessore ha preso in giro centinaia di maceratesi che hanno firmato la petizione e non crediamo che questo sia un atteggiamento corretto. Organizzi magari una conferenza pubblica per sentire il parere dei suoi concittadini e vedrà che riceverà una montagna di “ironia”».

(L. Pat.)

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