Giorgio Pollastrelli
«La partita è aperta e vogliamo raccogliere le migliori adesioni possibili in città per un progetto serio, credibile e che leghi Civitanova a Roma passando per Macerata ed Ancona per rendere la Lega protagonista della prossima amministrazione».
Così Giorgio Pollastrelli, referente locale della Lega, dopo il summit che c’è stato ieri a Civitanova in vista delle prossime elezioni. Alla riunione, dove erano presenti anche il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti e il coordinatore provinciale Luca Buldorini, è stato presentato il simbolo. «Nel logo – spiega Pollastrelli – apparirà la scritta Civitanova Marche per richiamare l’attenzione dell’elettorato sul fatto che il voto alla Lega in questa tornata elettorale è legato alla nostra città. Il partito in questi anni ha operato bene nelle deleghe in cui è stato chiamato migliorando la percezione di sicurezza dei cittadini e prestando attenzione al decoro urbano della città, in particolare al verde. Importanti le azioni svolte dai consiglieri comunali che hanno prestato attenzione alle nuove cubature in eccesso nelle proposte urbanistiche, lottato per salvare il Mic, preteso attenzione al sociale e ai centri di aggregazione giovanile delle parrocchie che svolgono un ruolo chiave spesso nelle future generazioni, un attenzione anche alle spese ed alla razionalizzazione delle stesse nel cda dei Teatri».
In effetti il rapporto del Carroccio col sindaco Ciarapica non è stato sempre idilliaco. Tanto che nonostante l’iniziale appoggio ufficiale ad una sua ricandidatura, non sono mancate difficoltà e polemiche per la scelta di correre al fianco del primo cittadino uscente. Qualcuno aveva anche paventato l’ipotesi di un voto disgiunto, tanto per rendere l’idea. Comunque sia al momento le difficoltà sembrerebbero superate. E nella riunione sono stati stabiliti i criteri di presentazione dei 24 candidati alla carica di consigliere comunale. «Saranno 12 iscritti di partito e 12 provenienti dalla società civile, garantendo la proporzionalità uomo- donna», sottolinea Pollastrelli. Il commissario regionale ha garantito inoltre là presenza dei big del partito in città: il leader Salvini, i ministri allo Sviluppo economico, al Turismo ed alla Disabilità; il sottosegretario all’Interno; i parlamentari eletti nelle Marche, gli assessori regionali alla Sanità, Cultura, Attività Produttive e Pesca, i consiglieri regionali e provinciali.
L’oasi protetta di località Tre case
Intanto sul fronte opposto, lunedì alle 10 nell’area socio-floristica protetta regionale “Tre Case” verrà svolta dalla lista della candidata sindaca di centrosinistra Mirella Paglialunga “Ascoltiamo la città” la ripulitura della spiaggia protetta. Prima di tale intervento Marco Cervellini, ecologo vegetale, spiegherà l’importanza di questo delicato ecosistema dunale e come sia possibile poter gestire direttamente, attivamente e continuativamente dall’amministrazione comunale questa importante area protetta. «Essa infatti – spiega la lista – permette la conservazione di specie animali e vegetali rare a scala nazionale, la fruizione a fini elioterapici e naturalistici da parte dell’uomo e il mantenimento di servizi ecosistemici fondamentali come il trattenimento della sabbia e la limitazione dell’erosione costiera. Concludiamo invitando tutti i cittadini a passare la mattinata di pasquetta a Civitanova immaginando insieme come sia possibile attraversare la città da nord a sud passando attraverso una rete ciclabile che colleghi un’area protetta alla foce del fiume Chienti».
(Redazione Cm)
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Come si fa ad invitare a votare un discusso e poco democratico signore (vabbè che sempre lì giriamo), mal accettato persino dalla dirigenza leghista civitanovese senza pensare che trattasi di semplice imbroglio per motivi opportunistici di cui naturalmente, se ci saranno dei vantaggi andranno non alla cittadinanza ma ai fautori del probabile “Quer pasticciaccio brutto de via Veneto”. (cit. Gadda). Avete indagato tra i vostri elettori se magari la o le mani da incriminare per il “sacrilego “lancio di uova marcie non siano state di chi voleva con questo simpatico e divertente gesto, protestare per una scelta giudicata con molto sospetto, antipatia q.b., una presa di malevolenza e un forte sospetto di presa per i fondelli che sono gli ingredienti della “Frittata Leghista alla Civitanovese”. Dodici dal partito, dodici dalla società civile, mancano i 12 disposti a votarvi “obtorto collo” e senza sciarpa!