La squadra di Lutes
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Far scoccare la scintilla in grado di accendere Macerata e farla diventare davvero l’Atene delle Marche sognata negli anni Settanta ma mai veramente nata. Sfruttando le sue immense potenzialità senza copiare modelli di città vicine ma troppo distanti per offerta culturale e storica. E’ nata come un laboratorio di proposte la nuova associazione di cultura, arte e spettacolo ‘Lutes’, aperta alla partecipazione di tutti coloro che hanno iniziative da fare per il bene della città dove vivono. Sono 21 i soci fondatori, tra cui anche l’Ircr azienda pubblica servizi alla persona, delle più svariate estrazioni sociali e professionali: da commercianti a liberi professionisti, impiegati ed artigiani che credono nelle potenzialità di Macerata che può offrire molto di più ed essere davvero un polo di riferimento strategico, ruolo svilitosi negli ultimi anni.
Massimo Crucianelli
L’idea è quella di abbracciare necessità e bisogni di tutte le fasce di popolazione, dai bambini più piccoli passando per ragazzi, adulti ed anziani attraverso iniziative, eventi, convegni, rassegne che vedano alcuni contenitori culturali sottoutilizzati, su tutti il cine teatro Italia, ma anche lo Sferisterio e il parco di Villa Cozza, come elementi identitari in grado di essere rivalutati in alcuni casi o sfruttati al pieno delle potenzialità altri. Cercando di solleticare poi chi le cose deve farle, la politica, su altri aspetti, uno dei principali quello di aumentare la ricettività del capoluogo con nuovi hotel e alberghi che siano in grado di dare ospitalità a chi arriva da fuori per partecipare a convegni, manifestazioni o eventi e che, ad oggi, è costretto a peregrinare per la provincia per trovare un posto letto per questa atavica carenza che c’è a Macerata. «L’obiettivo è la valorizzazione storico-artistica della città –spiega il presidente Massimo Crucianelli- e anche di tutte le fasce d’età, dai più piccoli agli anziani, ecco perché la presenza dell’Ircr. Non vogliamo sostituirci ad altre associazioni ma lavorare in osmosi con loro: uno spazio libero dove tutti possono partecipare e dove fondamentali saranno anche le collaborazioni con le eccellenze che abbiamo a Macerata, su tutte Unimc e Accademia di Belle Arti». Importante anche la presenza dell’Ircr, azienda che si dedica ai servizi alla persona, in particolare agli anziani, che ha nel parco di Villa Cozza un hub da utilizzare con più frequenza al servizio della intera città.
Giuliano Centioni
«Abbiamo aderito come azienda convintamente a questa associazione –afferma il presidente Giuliano Centioni- perché operiamo nel sociale e nell’assistenza ma vogliamo aprire i nostri spazi, come quello di Villa Cozza, a tutta la città, valorizzandone gli aspetti ambientalistici e storici di questo parco nel cuore di Macerata dove convivono anziani, un asilo nido, un centro estivo e anche il corso per infermieri. Restituire a questo luogo momenti dedicati a teatro, musica, giochi può essere utile per iniziative promosse da Lutes a beneficio dei maceratesi». Tra gli obiettivi dell’associazione c’è anche quello di rivalutare figure che hanno dato lustro a Macerata, facendola conoscere nel mondo come l’attore Silvio Spaccesi o il cantante Jimmy Fontana fino ad arrivare al maestro Dante Ferretti che possono contribuire al rilancio della città. «Lutes ha una doppia lettura –racconta il direttore organizzativo Mauro Perugini – quella di lute in dialetto usata spesso da Silvio Spaccesi che indica le scintille della brace oppure la declinazione inglese della parola che sta per liuti, uno strumento antico e nobile. Serve un colpo d’ala alla città, idee e progetti forti, promuovere le eccellenze partendo dalle radici che abbiamo. Tra i primi obiettivi c’è quello di utilizzare appieno il cineteatro Italia, un luogo bellissimo nel cuore di Macerata, 430 posti dove poter ospitare iniziative legate ai bambini con film dedicati ma anche per adulti e anziani attraverso spettacoli di cabaret, varietà e perché no una scuola di recitazione comica come auspicato spesso da Spaccesi. Poi vorremmo dedicare attenzioni anche ai giovani ed agli universitari con dei giovedì al cinema Italia a loro dedicati: vorremmo che questa serata non fosse solo dedicata al divertimento con gli aperitivi nei locali ma anche ad eventi da realizzare in quel contenitore in collaborazione con l’Università e l’Accademia».
Mauro Perugini
Altro aspetto che differenzia Macerata da altre città è che qui ci si deve venire appositamente per qualcosa che valga la pena di essere visto, non è un luogo di passaggio per raggiungere altre mete. «Il post sisma riguarda tutto la nostra provincia –ha detto ancora Perugini- e la rinascita con i tanti fondi in arrivo dall’Europa è un’occasione da non perdere. Macerata deve puntare a sfruttare tutto l’anno le sue peculiarità artistiche e culturali e non per i pochi mesi estivi (ndr. il riferimento appare chiaro è allo Sferisterio) e anche sulla convegnistica nazionale ed internazionale che porta tanta gente perché qui c’è l’Università, l’Accademia di Belle Arti ed altre istituzioni che sarebbero capaci di veicolare flussi di visitatori tutto l’anno. Ma resta il nodo della scarsa ricettività da superare. Da un lato non si fanno le cose perché mancano gli alberghi, dall’altra gli imprenditori del settore non investono perché non sono certi del rientro. Bisogna affrontare questa situazione rapidamente e risolverla per il bene di Macerata». Infine Carlo Scheggia, segretario di Lutes, ha ricordato come «sia intenzione di questa associazione libera, aperta a dialogo e ascolto, organizzare eventi, workshop, appuntamenti che valorizzino contenitori come il cinema Italia e il Palazzo degli Studi dove si trova che sono contenitori culturali che hanno enormi potenzialità finora sfruttate poco. Sia per la bellezza del luogo che per la sua collocazione assolutamente centrale, a pochi passi da università o accademia. C’è disponibilità dei gestori del cinema Italia, la famiglia Perugini, a lavorare assieme per un progetto che dia risalto a quel gioiello che c’è in centro storico. Vogliamo abbracciare tutte le età, dai bambini agli anziani, per renderli protagonisti della Macerata che vogliono».
Questi i componenti del Consiglio direttivo di ‘Lutes’. Presidente Massimo Crucianelli; vice presidente Marco Luchetti; direttore organizzativo Mauro Perugini; segretario Carlo Scheggia; tesoriere Giuseppe Romano; consiglieri Simona Angeletti, Federico Lelli, Paola Cesanelli. I soci fondatori, oltre a quelli facenti parte del direttivo, sono Barbara Antolini, Andrea Celi, Sergio De Carolis, Fabio Giustozzi, Vittorio Lanciani, Adolfo Leoni, Erika Mariniello, Stefano Quarchioni, Stefano Pagnanelli, Fabio Pallotta, Paola Pippa, Paolo Virgili e l’Ircr, azienda pubblica servizi alla persona col suo presidente Giuliano Centioni.
Carlo Scheggia
Più che Atene delle Marche, direi Amsterdam delle Marche, considerando quanta droga gira
Complimenti per un grande futuro
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Accolgo con grande piacere questa iniziativa. Nella direzione scorgo nomi di vecchi amici, affidabili e concreti. Direi persone che hanno il “polso” della nostra città. Quale polso? Lo “sguardo” di chi conosce e sa, sa e sapeva: vedo alcuni esponenti di un antico Gruppo, il Gruppo ’83. Piccola e creativa avanguardia di quel tempo ( ne faceva parte anche, oltre al sottoscritto, Claudio Orazi). Scendendo nel merito e nella sostanza, avverto, positivamente, che la “linea” di indirizzo descritta, pienamente si sposa con Macerata. Dico di una “rivoluzione” dal “basso”, quella, ad esempio, di utilizzare strutture ( penso al Cinema Italia) per “aggregare”, “incontrarsi”, “dialogare”, “discutere”. Nel tempo della odiata “distanza”, urge il contrario, tutto il contrario. E ben vengano i “nomi chiave” come fertili pre\testi capaci di “aggregere”, “conoscersi” ( e riconoscersi). tale piattaforma “popolare” e civilissima è nelle mie corde e la senti vincente. La questione di fondo, mi sia concesso, è politica. Nel senso più autorevole della parola. Sarà nella intuizione del “politico” interpretare questa occasione. La Lirica dura un mese, come anche, la Rassegna musicale. L’anno è fatto di 12 stagioni. Qualche cena d’elite o qualche importante “pastore” ( attore, etc) dura quanto la luce di una meteora. Auguro buon lavoro.
Mi sembra una cosa ottima per fare uscire Macerata dal suo intorpidimento.
Spero di cuore che il progetto sia realizzabile appieno.
Un contenitore pieno di spunti culturali interessanti.
Buon lavoro
Tutt’al più l’Adene…
Cari amici della Lutes,
sono molto soddisfatto che ci siate. E che di voi facciano parte alcuni carissimi amici di cui conosco da tempo serietà e amore per Macerata.
E’ un segnale incoraggiante che ci sia qualcuno che ci creda ancora: e che si organizzi per arricchire le nostre contrade con eventi e progetti non soltanto distrattivi ma anche costruttivi.
Se ne accorgerà l’istituzione (che qui non vedo, né in foto né in commento)? Conta poco, direi: se c’è la città, se ci sono le sue forze migliori.
Dunque, avanti tutta. Mi riaprite il cuore.