Parcaroli tra passato, presente e futuro:
«Un palas da 5mila posti a Villa Potenza
e l’attracco da Rampa Zara a piazza»

MACERATA - Il sindaco, con assessori e alcuni consiglieri comunali, ha fatto un bilancio del primo anno di amministrazione alla Mozzi Borgetti. Sul centro: «Evidentemente non pensiamo che la soluzione sia l’invasione delle auto. Partiranno i lavori di restauro del Palazzo del Governo e sarà allora che andremo a realizzare il parcheggio». Sul nuovo ospedale: «Si farà, stiamo risolvendo le grane lasciate dalla passata amministrazione, ma non sarà unico»

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L’amministrazione Parcaroli al completo per la presentazione del primo anno di mandato

 

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

«Lavori in corso». Sembra essere lo slogan cittadino di riferimento sia prima di entrare nella biblioteca Mozzi Borgetti quando appare il monumentale cantiere di piazza San Giovanni, con storica maxi foto di Balelli, sia dopo, all’interno, nell’ascoltare dal sindaco Sandro Parcaroli la relazione sul primo anno di amministrazione comunale. Auditorium della Mozzi Borgetti, stamattina: il sindaco Sandro Parcaroli dice quello che è stato fatto nel primo anno di amministrazione ed anche quello che si spera arriverà: con il sindaco ci sono gli assessori comunali (leggi l’articolo con il punto dei singoli assessorati), il presidente del Consiglio Francesco Luciani, diversi consiglieri comunali (tra loro Sabrina De Padova, Paola Pippa e Romina Leombruni ) ed esponenti di partito iniziando dal nuovo commissario della Lega Aldo Alessandrini, subentrato alla dimissionaria Sandra Vecchioni (che ha smentito di aver mantenuto incarichi di tipo organizzativo).
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Il sindaco Sandro Parcaroli

A parlare è il sindaco che ha discusso per oltre un’ora tra passato, presente e futuro, giocando sull’onda dei ricordi, delle emozioni (sperando che il centrosinistra non torni ad insistere sul fatto che il sindaco sarebbe reo di troppa commozione) e degli impegni prossimi. Un paio di progetti impattanti Parcaroli li ha annunciati. Il primo è a Villa Potenza dove si sta progettando la realizzazione di un palasport da cinquemila posti capace di ospitare eventi sportivi ma anche grandi concerti, di cui si era solo accennato lo scorso aprile (leggi l’articolo) e di una piscina per il nuoto anche agonistico: un intervento di quelli importanti che suona di investimento su una vallata poco toccata finora dai finanziamenti e dai piani di riqualificazione. Peraltro andrebbe ad abbinarsi al progetto di riqualificazione del centro fiere con il palas che dovrebbe sorgere nei terreni pubblici vicini.

Altro piano che il sindaco dice di avere quasi pronto per il via è quello di piazza della Libertà. «Evidentemente non pensiamo che la soluzione del centro storico sia l’invasione delle auto, abbiamo aperto provvisoriamente alla sosta per dare un segnale, una prima risposta alle esigenze di chi lavora. Poi partiranno i lavori di restauro del Palazzo del Governo e sarà allora che andremo a realizzare il parcheggio di Rampa Zara con l’attracco fino in piazza». Alcuni finanziamenti ci sono, altri, e di grande impatto, arriveranno grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza che andrà ad intercettare i fondi europei. «E’ un treno che passa oggi e non passerà mai più, tutti questi soldi non li vedremo più, sicuramente non li vedremo per decenni e dunque è obbligatorio prenderlo questo treno e salirvi con progetti capaci di generare ricchezza per la città, non spesa fine a se stessa, ma spesa capace di generare altri investimenti, occupazione e benessere sociale».

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E’ un Parcaroli «scatenato», quasi irriconoscibile rispetto alle prime uscite, quello che avanza nella relazione «a braccio» pur lasciando ampi spazi all’emozione. «Sono stato ieri in Regione, a discutere, a proporre. L’assessore Baldelli, scherzando, mi ha detto che i fondi della Regione finiscono tutti a Macerata e questo accadrà realmente, sono tanti i progetti condivisi. Centrale sarà quello per l’ospedale, il nuovo ospedale si farà. Stiamo risolvendo le grane lasciate dalla passata amministrazione comunale iniziando con il risolvere la questione della proprietà del terreno, poi metteremo mano al progetto che deve essere bellissimo nelle sue linee architettoniche che nei contenuti interni, deve essere costruito su misura per le esigenze degli operatori sanitari. Nuovo ospedale non unico: rimarranno gli ospedali di Camerino e di Civitanova oltre ai servizi di quello di San Severino. A breve ci sarà un incontro in Regione tra me e gli assessori regionali Baldelli e Saltamartini». Uno sguardo al passato: «Ci ho pensato molto prima di raccogliere l’invito a scendere in campo fattomi da tanti amici dell’entroterra e di Macerata. Ci ho pensato molto, ho passato 40 anni della mia vita per costruire una azienda fatta di tecnologia e di innovazione, sul piano sociale la pandemia poi ci ha isolati e costretti a riflettere sul futuro ed è stato allora che ho deciso di impegnarmi per il bene della città, di farlo da imprenditore con l’obiettivo di catturare nuove risorse e fare il bene di Macerata. Quando sono stato eletto, l’ho detto anche a tutti i 350 dipendenti del Comune, lavoriamo insieme per riportare la città ai vertici italiani. Oggi, se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta, quando arrivo alla sera sono stravolto per la giornata di lavoro ma sono contento».

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Riccardo Sacchi, Sandro Parcaroli e Francesca D’Alessandro

Ancora Parcaroli: «Sono già arrivati finanziamenti importanti, 13 milioni per un piano di riqualificazione urbana, 27 milioni per le scuole, la Regione sta per finanziare il collegamento stradale per Villa Potenza. Abbiamo ripreso il ruolo di Macerata guida della provincia, riallacciato i rapporti con Unimc, collaborazione con la Diocesi e con tutti gli altri comuni della provincia in un’ottica di servizio e di assistenza. Si vince insieme, ritengo doveroso fornire assistenza ai Comuni più piccoli che magari non hanno una struttura in grado di presentare progetti per accedere ai fondi europei, dobbiamo fare sistema tutti insieme, come ha fatto molto prima di noi la Toscana. Le Marche sono più belle e possono crescere unendo le forze». Il fronte della sicurezza: «Stiamo aumentando i controlli anche da remoto, è pronto un bando per l’acquisto di nuove telecamere, ce ne sono già 168 attive. La movida del giovedì sera deve essere una risorsa per gli operatori e una festa per i giovani: non è possibile che pochi irresponsabili rovinino tutto, dobbiamo essere noi cittadini a rimpadronirci del territorio, degli spazi verdi, altrimenti, per dirla con Greta, facciano solo tanti bla bla bla».

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Da sinistra: Andrea Marchiori, Sandro Parcaroli, Francesca D’Alessandro e Silvano Iommi

Un tema evergreen, Sferisterio aperto tutto l’anno, magari con una copertura? Il sindaco è scettico e rimanda al palasport di prossima costruzione a Villa Potenza. Irrompe l’assessore Iommi dicendo che non si può uccidere lo Sferisterio con un intervento simile. Infine ecco la risposta del sindaco a chi gli chiede dove sia il cambio di rotta di una amministrazione che ha mantenuto gli incarichi dirigenziali della giunta precedente, ha nominato consigliere delegato l’ex presidente di Apm e si prepari a confermare i vertici dello Sferisterio, peraltro in presenza dello studio di Fondazione Etica che pone il Comune di Macerata tra i peggiori d’Italia (dati 2019 e primi mesi del 2020) per gestione burocratica: «Il braccio destro del sindaco, il segretario generale, è stato cambiato subito. Quanto ai dirigenti c’è da tenere presente che siamo a Macerata e non in Regione: di figure apicali ce ne sono 4, una delle quali è andata in pensione e un’altra lo farà a fine anno. Sono 4, non 40: certo l’aria è cambiata e se qualcuno dovesse remarci contro lo cambieremo. Quanto alla statistica di Fondazione Etica si riferisce appunto alla scorsa amministrazione e già quest’anno i parametri presi come riferimento sono molto migliorati». Infine l’auspicio: «Lo Sferisterio è una grande immagine per la città, ma turisticamente non produce reddito: chi arriva per la lirica, riparte al termine dello spettacolo. Vorrei invece che potrà accadere quello che avviene nelle città europee: ci si ferma per due, tre giorni per visitare la città, Macerata è invece una tappa mordi e fuggi. Ecco, se si riuscisse a crescere nel numero dei turisti, riusciremmo anche a potenziare la ricettività alberghiera, a potenziare l’offerta museale con l’allestimento di altri grandi contenitori, ora vuoti, oltre al Buonaccorsi e al Ricci».

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Francesca D’Alessandro e Silvano Iommi

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Paolo Renna e Marco Caldarelli

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Il consigliere con delega alla Sanità Giordano Ripa

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Il pubblico presente

 

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