Scuola nel parco di Rione Marche,
i residenti: «Sarà un deserto di cemento
come quello delle ex Casermette»

MACERATA - L'area è frequentata da bambini ed anziani che temono di perdere un luogo di riferimento

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L’area verde del Rione Marche dove sarà costruita la scuola

 

Si fa sempre più insistente la protesta di quanti abitano nel rione Marche di Macerata, che abbraccia via Weiden, via Ancona e via Marche, i quali temono che la costruzione di un edificio per ospitare scuola elementare e asilo nido in una zona che il piano regolatore ha destinato ad area verde con parco per bambini che è frequentatissimo ma che vede anche la presenza di anziani attirati dal verde e dall’ombra delle piante, possa “sconvolgere” la vita di tante famiglie. «Innanzitutto la costruzione di un edificio – scrivono i residenti –  comporterebbe, come è accaduto alle Casermette, l’abbattimento di una serie di bellissime piante che hanno la funzione di assorbire l’anidrite carbonica provocata dal traffico delle auto per farne un deserto di cemento. In secondo luogo i bambini che oggi vanno a giocare e trascorrere interi pomeriggi in una bellissima area verde con tanti giochi dove andrebbero? Nei lontanissimi giardini Diaz? E gli anziani, che nel quartiere sono numerosi, i quali vi sostano a lungo dopo qualche breve passeggiata nei dintorni?Ma il problema più grosso è che l’intero quartiere subirebbe un aumento molto alto del traffico di auto sia per i genitori che portano alle elementari i loro figli e sia di quelli che accompagnano i propri bambini all’asilo. Questo volume di traffico si verificherà sia al mattino che al momento in cui, sempre in auto, i genitori andranno a ritirare i propri rampolli. Traffico che non solo creerà disagi in via Ancona e in tutto il rione Marche ma addirittura si riverserà anche in via Pesaro. Tutto questo con quale fine? Quello di cementificare un’area verde, in cui insiste un parco che fa invidia a qualsiasi quartiere della città! Oppure quello di creare un nuovo “deserto” come alle Casermette?». I residenti mettono anche in dubbio la necessità di un asilo in quella zona. «Perché non si utilizza la struttura dell’ex scuola di via Alfieri che si trova a meno di 150 metri e dispone anche di un giardino ora pieno di erbacce? La struttura è abbandonata da tempo. Infatti l’asilo era stato chiuso e in quel fabbricato era stato insediato un Centro sociale. Ora però non è più frequentato da anni e quindi attende soltanto che il buonsenso prevalga e qualcuno lo utilizzi al meglio. Tra l’altro se si vuole distruggere quel parco sicuramente bisognerà modificare il piano regolatore. Se invece si vuole ridare vita al rione Marche perché non si cerca di utilizzare la struttura che tanti anni fa ospitava la sede della Polizia stradale e poi anche una Scuola. Si trova prima del sottopassaggio alla ferrovia nelle adiacenze del supermercato. Se invece si cerca uno spazio fabbricabile allora c’è disponibile la vasta area che un tempo era occupata da un deposito di carburanti, proprio di fronte al sottopassaggio. Area che sembra proprio abbandonata. Se invece l’obiettivo è solo quello di abbattere alberi, allora significa che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire».

«Perché costruire una scuola in un parco quando c’erano diverse alternative?»



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