Scuola di via Mameli nell’area verde,
residenti pronti alle barricate
«Ci opporremo in ogni modo»

MACERATA - Protesta dei cittadini del rione Marche per l'ipotesi di trasferimento della materna nei giardini di via Ancona. Nasce un comitato, al via la raccolta firme. Presenti anche Del Gobbo (Pd) e Salvatori (Forza Italia): «Il sindaco dove sta? Siamo pronti a tutto, a fare manifestazioni, occupazioni, catene umane». La replica dell'assessore Marchiori: «Non c'è niente di definitivo»

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L’incontro di stamattina con i residenti del rione Marche

 

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

No allo smantellamento dell’area verde di via Ancona per far posto alla nuova sede della scuola di via Mameli. Stamattina una quarantina di residenti si sono presentati ad un incontro che era di raccolta di idee alternative al progetto, di firme di protesta e di nascita di un comitato che si occuperà della questione. Questione nata un mese fa con la presentazione del nuovo ed imponente piano comunale di edilizia scolastica che prevede interventi per moltissime strutture educative cittadine. Tra gli otto principali progetti c’è appunto quello, contestato dai residenti della zona, di realizzare la nuova scuola Mameli nei giardini di via Ancona. Una proposta contestata dai residenti per molti aspetti: il fatto che si prosegua con il consumo del territorio a scapito di un’area verde, il fatto che non siano state considerate ipotesi di recupero di immobili anche dismessi, il fatto che si vada a saturare via Ancona per dare respiro ad altre realtà cittadine.

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Il consigliere dem Maurizio Del Gobbo

Ha aperto l’incontro Maurizio del Gobbo, consigliere comunale dem e residente della zona: «A fine settembre siamo venuti a conoscenza del piano di edilizia scolastica che tra gli otto progetti prevede il trasferimento in via Ancona della scuola di via Mameli. Nuova costruzione nell’area dei giardini, un’area di mezzo ettaro che ci sta particolarmente a cuore essendo l’unico spazio verde del rione. Contrasteremo questo progetti in tutti i modi e con tutti i mezzi a disposizione, peraltro si parla di cancellazione di un importante spazio verde pur essendoci varie soluzioni alternative. La prima è il centro sociale di via Alfieri, ora sottoutilizzato e in stato di incuria: peraltro in passato era sede di una bellissima scuola materna. Poi ci sono due aree private sulle quali credo sia possibile aprire un confronto con i proprietari e sono l’area ex Canovari e la ex Gastor. Non siamo contrari alla realizzazione delle scuole, ma vanno costruite in aree idonee». L’avvocatessa Sonia Savi: «Una scelta illogica, si va ad ingolfare un’area già satura per la presenza di servizi, l’Inps, il Tribunale e l’oratorio dei Salesiani per citarne alcuni. Vorremmo sapere come l’amministrazione è arrivata a questa ipotesi, quali valutazioni ha fatto, con quali criteri e come è stata motivata la scelta. Se costruiscono una scuola in un’area verde, con la stessa logica possiamo aspettarci qualcosa ai Giardini Diaz».

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Uliano Salvatori, esponente di Forza Italia

Uliano Salvatori, ex consigliere, residente della zona ed iscritto di Forza Italia, attacca l’assessore Marchiori: «Ognuno ha la sua appartenenza politica, questa è una battaglia di popolo. L’assessore comunale dovrebbe dimettersi solo per aver pensato una roba di questo tipo. Il sindaco dove sta? Siamo pronti a tutto, a fare manifestazioni, occupazioni, catene umane». Egidio Apolloni: «Non è vero che qui non viene nessuno, chi lo dice sostiene il falso. E’ un punto di ritrovo, i ragazzi ci organizzano anche i compleanni». Un altro tema lo tocca Rosella Ancillai: «A scuola ho fatto un progetto legato alla sostenibilità ambientale, ora questa vicenda mi sembra paradossale. Tolgono uno spazio verde per costruirci».

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La raccolta firme

La protesta di questa mattina in via Ancona è stata subito oggetto di una replica che porta la firma dell’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Marchiori: «La costruzione della nuova scuola Mameli è uno dei tanti interventi del piano di edilizia scolastica 2021-2026 e non essendo disponibili spazi utili nell’area è indispensabile procedere a uno studio preliminare di fattibilità tecnico-urbanistica. Gli Uffici e l’Amministrazione sono impegnati da mesi nello studio delle varie ipotesi alternative per garantire la migliore collocazione al nuovo edificio di modo da garantire il rispetto anche delle aree verdi circostanti. In questo momento, la fase attuale, è necessaria per supportare la richiesta di contributi che arriveranno dai fondi destinati alla ricostruzione post-sisma – spiega Marchiori -. Al momento gli studi tendono a evitare una drastica delocalizzazione al fine di garantire il servizio scuola per la stessa utenza territoriale. Nei prossimi giorni, incontreremo i cittadini per spiegare nei dettagli la situazione e per evitare allarmismi in un momento in cui, lo si ripete, è in corso lo studio preliminare di fattibilità del progetto e dunque nessuna decisione definitiva è stata ancora adottata». Come dire che l’amministrazione è pronta a un cambio di programma dopo gli annunci che pure erano stati dati in sede di presentazione del progetto complessivo.

 

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