«Questa destra non guarda al sociale»
Silvia Squadroni scalda i motori

POLITICA - La candidata sindaco interviene dopo la morte in stazione di un senzatetto e punta il dito contro quanto non fatto dall'amministrazione Ciarapica sul piano dei servizi sociali. Venerdì a Santa Maria Apparente un incontro pubblico con la cittadinanza

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Silvia Squadroni

 

«L’amministrazione Comunale anziché destinare risorse ad eventi autocelebrativi, cominci a pensare a chi ultimo tra gli ultimi ha bisogno di un aiuto concreto». La candidata sindaca Silvia Squadroni interviene così  dopo la tragedia del clochard ritrovato morto in stazione tra l’indifferenza di molti. E prima di un incontro pubblico con la cittadinanza previsto per venerdì  sera a Santa Maria Apparente parla di politiche sociali, puntando il dito sull’inefficienza dei servizi gestiti dall’amministrazione Ciarapica. «L’amministrazione comunale che prefiguro dovrà impegnarsi principalmente sul sociale, per prevenire anziché curare poiché gli emarginati sono un prodotto di questa società fondata sul dio danaro – dice la Squadroni – Un disabile in una famiglia costituisce una tragedia. Un malato psichiatrico travolge e distrugge la serenità di un intero nucleo. Un bambino autistico assorbe tutte le energie di entrambi i genitori , compromettendone ogni possibilità lavorativa se privati di ausilio concreto. Basti pensare che in presenza di una storica struttura pubblica come il Paolo Ricci in grado di sostenere progetti sull’autismo ed occuparsi fattivamente di autismo l’Amministrazione Ciarapica affida a privati la gestione di altri casi e sventola come successo l’apertura di uno sportello d’ascolto dimenticandosi che da quindici anni se ne discute. La delibera di giunta che si impegna a sostenere il Paolo Ricci per il centro sull’autismo è datata 17 marzo 2021, ma poi, a distanza di mesi, la variante non è mai stata portata in consiglio comunale. L’assessore all’urbanistica ha dedicato tempo e risorse degli uffici per questa variante?». Silvia Squadroni biasima l’amministrazione di aver perduto la sua componente di destra sociale, disinteressandosi della società per lasciare spazio a speculazioni: «una Amministrazione comunale che si dica tale, prima di pensare a mega operazioni speculative che stravolgerebbero l’esistente, dovrebbe occuparsi di ciò che peraltro impegnerebbe risorse risibili al confronto. Se la destra che questi signori oggi rappresentano ha abbandonato il sociale, girandosi dall’altra parte, io ne sono lontana mille miglia ed onestamente, le beghe interne di questo o quel partito, le liti tra fratelli coltelli per la prevalenza e la supremazia, i tradimenti e le alleanze di facciata pur di conservare potere e poltrona non solo non mi appassionano ma mi inducono a tirare dritto sulla strada della rinascita politica affinché non ci si giri più dall’altra parte né si consideri immondizia un povero, un emarginato, un disabile».

 

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