di Laura Boccanera
Partita con ampia rincorsa già un anno fa, quando i primi nomi hanno iniziato a profilarsi all’orizzonte, la campagna elettorale civitanovese per le amministrative 2022 al momento sembra in sordina. Ma è temporaneo, i movimenti nei partiti, nelle liste, sono già iniziati e sicuramente l’autunno che si affaccia sarà il primo terreno su cui cominciare a muovere alleanze e totonomi. Le elezioni infatti sono ormai alle porte: 9 mesi circa ci separano dalla data che vedrà i civitanovesi recarsi di nuovo alle urne, ancora non c’è una data, ma la primavera prossima sarà di piena campagna elettorale. Qualche nome già c’è per cui cominciamo da ciò che è sicuro: Silvia Squadroni. L’avvocatessa civitanovese aveva annunciato la sua candidatura ben due anni fa, quando non erano in pochi a pensare che la campagna elettorale regionale avrebbe provocato alcuni spostamenti anche nella giunta civitanovese. In primis per la corsa alla poltrona di governatore dello stesso sindaco Fabrizio Ciarapica, poi divenuta candidatura a consigliere regionale. Ciarapica non è riuscito a sedere a Palazzo Raffaello, ma pare che non ci siano dubbi sull’appoggio per la riconferma ad un Ciarapica bis sebbene in alcuni partiti il sostegno non è scontato. La Squadroni potrebbe pensare ad una civica e pare orientata ad andare avanti anche se dai suoi ambienti trapelano contatti assidui con Fratelli d’Italia nazionale che potrebbero scavalcare le volontà regionali e locali e imporre l’ex presidente dei Teatri di Civitanova come candidato spaccando il centrodestra. Un’ipotesi che però non sarebbe auspicabile dal momento che Ciarapica, seppur obtorto collo di una parte della sua attuale maggioranza, appare riconfermato al 99%. Ad appoggiarlo convintamente la lista civica di Ottavio Brini e Obiettivo Civitanova e in maniera più sfumata con dei distinguo anche Lega e Fratelli d’Italia e Forza Italia Civitanova. Diversa la situazione in provincia dove, pur essendo Ciarapica vice coordinatore regionale del partito, pare non goda dei favori e della simpatia dei forzisti provinciali e dell’entroterra. Va peggio nel centrosinistra dove al momento un nome non c’è.
Il Partito democratico è alla ricerca di un candidato. Francesco Micucci è il nome più probabile anche se attualmente “in ghiacciaia” in attesa della ricerca di un papabile sindaco che possa abbracciare un bacino più ampio di elettorato e spuntarla contro Ciarapica la cui popolarità in città è calata rispetto al consenso di 5 anni fa. Contatti non ci sono stati, ma si è fatto anche il nome di Luigi Fasanella, ex primario di otorinolaringoiatria e addirittura di Rosaria Ercoli, imprenditrice. Per ora è un pour parler in attesa anche di capire cosa succederà a sinistra del Pd nelle civiche come quella dell’ex sindaco Tommaso Corvatta Futuro in comune, nel movimento di Roberto Mancini Dipende da noi o nella civica di Ivo Costamagna che lo scorso luglio aveva spiazzato tutti “minacciando” la sua candidatura a sindaco qualora nel centrosinistra non si addivenisse ad una rivoluzione culturale e anagrafica con un passo indietro da parte di tutti coloro che hanno governato fino ad oggi. Dalle parti del Movimento 5 stelle l’altra sera in una riunione con attivisti e simpatizzanti, presente anche la deputata Mirella Emiliozzi, Stefano Mei, ex candidato sindaco e inizialmente dato come possibile nome in una coalizione col Pd traccia le ipotesi di futuro del Movimento in vista delle elezioni: due le ipotesi, o andare da soli (col rischio di fare opposizione o addirittura scomparire) o cercare un’alleanza col Pd e con il centrosinistra. Esclusi apparentamenti con i partiti attualmente al governo della città. Ma Stefano Mei non sarà più della partita: «aspettiamo di capire se andare da soli o cercare spazio in una coalizione con civiche e partiti tradizioni di area centrosinistra – riferisce – se invece il Movimento deciderà di andare da solo io non sarò il candidato sindaco, amo il Movimento 5 stelle, ma ho voglia di tornare a fare l’attivista senza incarichi in prima linea». Infine nello scenario c’è anche Vinicio Morgoni con la sua civica “La nostra città” che si è presentata lo scorso aprile e che ha iniziato da sabato i gazebo su Corso Umberto I per presentarsi alla cittadinanza.
Vanno invece al voto il 3 e 4 ottobre sette comuni del Maceratese e sono Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Morrovalle, Muccia, Porto Recanati e San Severino.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ciarapica ha una maggioranza? Dove sta? Ah sì, quella seduta in maniera sparsa dappertutto ma non in consiglio comunale. E poi non dimentichiamo che dopo il fallimento, anche per un semplice buco in Regione, sta cercando la presidenza della Provincia per cui il posto da sindaco adesso in primissimo piano e oltretutto economicamente vitale, passerebbe in seconda linea. Non dimentichiamo che cercare di andare in Regione e lasciare Civitanova per Ancona , la dice lunga sull’amore che nutre verso il suo elettorato. Cambiò pure tre partiti ma non convinse e del resto non avrebbe neanche potuto pretenderlo. Cercare di disertare vestendo ben tre casacche non è che sia un specchiato esempio di lealtà e coerenza. La situazione in provincia è diversa perché pur essendo vice coordinatore regionale, è mal visto perché i forzisti oltre a non conoscerlo per spiccati meriti politici, né per la sua oratoria( scritta) sempre banale data in risposta a qualche accusa e che non ha mai spostato di una virgola, anzi… si chiedono perché sia stato nominato per l’appunto quello che è e senza un minimo di gavetta. Naturalmente anche questo non giova alla sua figura.