di Martina Marinangeli (Foto di Giusy Marinelli)
Una corsa contro il tempo per evitare che gli ospedali si saturino di pazienti Covid come nei mesi da incubo del picco massimo della pandemia, tra marzo ed aprile. Il piano pandemico che prevedeva 105 posti di terapia intensiva aggiuntivi ai 115 standard, distribuiti nelle strutture ospedaliere marchigiane, è stato attuato in minima parte: un incremento di soli 14 posti, che porta il totale a 129, molto lontano dai 220 che a questo punto avrebbero dovuto essere a disposizione. Per questa ragione, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha annunciato stamattina la riapertura del Covid center di Civitanova: verrà attivato un modulo da 14 posti letto di terapia semi-intensiva «tra domani e dopodomani», la road map tracciata dall’ex sindaco di Cingoli.
Ha parlato di «ritardi» nell’attuazione del piano pandemico regionale, con posti letto di terapia intensiva che, allo stato attuale delle cose, sono «all’8,3% rispetto alla popolazione di circa 1,5 milioni di marchigiani, cosa che ci pone come regione al terz’ultimo posto in Italia» ha puntualizzato. Per quanto concerne i 105 posti aggiuntivi, dei 41 in più da realizzare a Marche Nord, ne sono stati attivati 10 mentre gli altri 31 saranno attivati entro fine anno; altri 38 dovranno essere realizzati a Torrette dei quali 20 arriveranno fra 4 e 6 mesi e i restanti entro 235 giorni ma al momento nessuno è stato realizzato, mentre altri 10 saranno realizzati entro fine novembre in Divisione; 7 nuovi posti letto di terapia intensiva saranno realizzati a Jesi e 5 a San Benedetto, tutti ancora da realizzare. Intanto, si parte con il Covid center, ma c’è una «paurosa carenza di personale», perciò «il governatore Francesco Acquaroli ha chiesto la disponibilità di medici militari, in particolare della Marina Militare, per contribuire alla riapertura». Saltamartini ha inoltre annunciato di aver contattato le cooperative di medici in pensione per utilizzare pneumologi e anestesisti negli ospedali, ed il ricorso anche agli specializzandi ed ai neolaureati della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche. Obiettivo numero 1: non paralizzare l’attività ordinaria degli ospedali, come successo nella prima ondata pandemica. Quindi l’altro pilastro dell’azione della Regione poggia sulla prevenzione: «abbiamo previsto il raddoppio delle dosi di vaccino antinfluenzale, l’acquisto di nuovi tamponi e il potenziamento del personale sanitario delle Usca con medici, infermieri, nuovi mezzi e con l’acquisto di macchinari per l’esecuzione delle radiografie polmonari a casa dei pazienti positivi». I vaccini anti-influenzali acquistati erano 420mila ma già un report del Governo «stigmatizzava questa scelta sostenendo fossero pochi. Noi abbiamo chiesto al commissario Arcuri 310mila vaccini in più mentre l’Asur chiuderà presto la procedura di gara per ulteriori 130 mila dosi. L’obiettivo nelle Marche è dunque di arrivare a 860 mila dosi di vaccino antinfluenzale complessive – fa il conto l’assessore –. In attesa delle nuovi dosi di vaccini abbiamo consegnato 294 mila dosi. C’è una grossa domanda e questo comporta anche la necessità di rivedere gli accordi con i medici di famiglia ed i pediatri».
Per quanto concerne i tamponi, anche questi insufficienti, secondo Saltamartini: «vogliamo allargare la platea dei tamponi perché 2.200 al giorno sono insufficienti. Vogliamo far sì che i tamponi antigenici rapidi siano eseguiti anche nelle farmacie e dai medici di famiglia. Proprio in questi giorni abbiamo convocato i rappresentanti dei medici di famiglia e dei farmacisti affinché i tamponi antigenici rapidi possano essere eseguiti anche nelle farmacie e dagli stessi medici. Dobbiamo passare da 2.200 tamponi giornalieri fino alla quota maggiore che possiamo realizzare». L’ex sindaco di Cingoli, dopo aver ricordato che la Regione ha riattivato una procedura di gara per dotarsi entro fine mese di ulteriori 12 mila tamponi, ha annunciato che il governatore Acquaroli ha inviato una lettera al commissario Arcuri. «Abbiamo richiesto una dotazione giornaliera di 5mila tamponi molecolari ‘ordinari’, 1.500 tamponi molecolari rapidi e 5.500 tamponi antigenici rapidi – continua Saltamartini -. Quest’ultimi ci consentono di avere un primo risultato nel giro di 15 minuti e, qualora l’esito fosse positivo, necessitano del tampone molecolare. Abbiamo chiesto all’Iss anche di validare i tamponi salivari che determinano meno disagi su bambini e anziani rispetto a quelli rapidi. Si discute sulla validità scientifica di quel test ma a noi può tornare utile come metodo di screening di massa».
Intanto, la Regione sta valutando restrizioni in merito alla circolazione delle persone e delle attività produttive. «Questa mattina c’è stato un incontro in videoconferenza tra il presidente Acquaroli ed i 5 prefetti marchigiani – spiega Saltamartini -. Si stanno studiando le misure che sono richieste dall’Autorità di pubblica sicurezza ma anche da altre Autorità per limitare alcuni diritti di libertà economiche e di circolazione dei cittadini. Non posso aggiungere altro perché è in corso l’istruttoria e nelle prossime ore daremo conto di un eventuale provvedimento che è di competenza del presidente della Regione». Nel corso del confronto di questa mattina, secondo Saltamartini, i prefetti marchigiani hanno manifestato al governatore delle Marche tutte le loro preoccupazioni legate all’aumento di casi positivi. «Noi politicamente possiamo dire che non è stato fatto tutto ciò che doveva essere fatto – osserva l’assessore –: approfondendo i gap che ho sottolineato, potremo verificare se i dirigenti hanno con proficuità e diligenza applicato il piano pandemico che già avevano a disposizione. Ma è necessario chiedere a tutti la massima cooperazione. Ho già dato mandato alla dirigente del settore sanità di trovare dei locali – per esempio a Jesi stiamo sperimentando la sede dell’ex ospedale – per ospitare quelle persone che, sospette di essere state contagiate, non possono rimanere nell’ambito dello stesso bacino familiare. Evidentemente, questi locali dovevano già essere stati reperiti». Un passaggio, poi, sui premi al personale sanitario, «che si è speso tantissimo nei mesi scorsi: le risorse erano state stanziate e quindi non capiamo per quale ragione queste risorse non siano state liquidate. Se sarà necessario reperire altre risorse, dobbiamo trovarle. Stiamo parlando di un’elemosina (600 euro) per chi rischia la vita e si è impegnato tantissimo sul campo».
Bene...ma ora dove sono quelli che sostenevano che fosse uno spreco, oppure un esempio di MAGNAMENTO ALL'ITALIANA? Purtroppo la gente non si è resa conto delle dimensioni di questa pandemia...e quel che è peggio è che ancora non se ne rende conto.
Raffaela Fratalocchi.. Se avessero riaperto tipo Macerata con la palazzina malattie infettive magari , con 9 milioni di euro ne facevano 5 di reparti, negli ospedali esistenti... Soldi buttati costa chiuso 30 mila euro al giorno... Un centro in mezzo al nulla, senza medici.. Mah!!!
Raffaela Fratalocchi il punto è un centro lontano dagli altri ospedali, serve più personale, più automezzi e autisti visto che usciti da li devono entrare in altri ospedali. Poi la scelta di Bertolaso da parte di ceriscioli è stata davvero da incorniciare visto che lo stesso è arrivato in elicottero col suo staff composto da un suo architetto di fiducia (poco più che trent'enne) senza minimamente conoscere il territorio ed eccolo lì il risultato. Un centro isolato e parcelle per centinaia di mila euro ad un architetto come se nelle Marche non ne avevamo di competenti e soprattutto sul territorio. Col covid l'hanno mangiato in parecchi, questo andava criticato
Marco Sebastianelli però è utile ed ora è questo che conta. Ho visto altri SPRECHI di denaro peggiori di questo.
Raffaela utile sì purtroppo, ma potevano fare meglio
.. e cera chi criticó Il dott. Bertolaso ..invece fu lungimirante. Sottolineo , realizzato con fondi privati e non pubblici !
Dove prenderete il personale? Dalle altre strutture gia' carenti di suo? Così gli ammalati non Covid si vedranno negare le cure? È già successo! Non ripetete lo stesso errore! Le altre patologie uccidono più del Covid se non trattate! Assumete e non depredate altri ospedali.
Adesso si che bisogna distinguersi! Se no è la stessa solfa di quelli precedenti. Buon lavoro, non affatto facile. In bocca al lupo!!!
Bravo.
Bravo!
Purtroppo non si può rimandare oltre, i casi aumentano vertiginosamente
Da vedere dove trovano medici e infermieri
Bravo!
BRAVO...
Eggia' visto che la Marina Militare e' intervenuta alla casa di riposo a Cingoli, mo avendoci familiarita' li chiedono x civitanova...
Angelo Arcangeli è intervenuta anche a Jesi, aveva allestito un campo davanti allospedale!
Bravo
Speriamo, ogni giorno sentiamo notizie contrastanti.
Eh no,adesso quelli che scrivevano "APRITE IL COVID CENTER" dovranno trovarsi un lavoro
Bravissimo!
Bravissimo!!!
Bravissimo
Le auguro un in bocca al lupo
Ottimo!! Purtroppo ma meglio essere pronti!
Era ora !! Sfruttare quello che si ha e assumere personale dedicato!!
Bene, adesso mancano solo i malati
bravi!!
Bene...e sistemate anche l'ala inutilizzata a civitanova se mancano 100 posti
Era ora.
Bene
Finalmente!!
IL PROGETTO CERISCIOLI È SERVITO ALLORA BRAVO AL NEO ASSESSORE REGIONALE
Bravissimo...
Bravo assessore!
Benissimo!!!
Finalmente qualcuno con la testa
Mi sembra logico
e il personale?
A tutti gli "opinionistidenoandri" che hanno sempre sparato a zero contro il Corona Hospital di Civitanova , non so per quali reali motivi e per quali scopi, voglio dire che, forse, se a suo tempo non avessero cercato di piantare grane, forse la struttura sarebbe partita prima ed anche ora sarebbe stata più completa di tutto. Ad ogni modo anche il nuovo Presidente della Regione si è giustamente convinqo della necessarietà di utilizzare la struttura. Dimostra di ammninistrare per il bene dei marchigiani e non per fare guerre e ripicche politiche. Sta lavorando in continuità , nella materia, con la passata amministrazione e non solo, anche con quanto permise di fare il sindaco di Civitanova mettendo a disposizione l'ex fiera. Ne fono felice e lo ringrazio. Uno degli opinionisti che citavo sopra commentò da libro Cuore un mio post a sostegno dell'utilizzo del COVID HOSPITAL ,in modo, secondo me, apertamente ironico. Oggi devo ringraziare il Presidente della Regione , ed anche chi prima di lui ha gestito questa cosa, perchè proprio oggi che compio 72 anni si è avverato il mio desiderio per il quale ho, da malato di cancro, lottato per quelle che erano le mie modeste possibilità. Lo voglio prendere come un regalo di compleanno. Io, quello da libro Cuore, sto pagando sulla mia pelle le conseguenze del Covid-19. Da due anni avevo battuto il mostro, il cancro. Grazie ad una terapia preventiva che sviluppava le cellule di protezione, le cellule sentinella, il cancro non era tornato. Poi, con la presenza di malati di Covid negli ospedali ed anche in quello di Macerata, dovetti sospendere le terapie ed ora mi ritrovo nelle stesse condizioni di tre anni fa con il cancro che è tornato a far da padrone in casa mia. Se dovessi sospendere le terapie questa volta per me non ci sarebbero speranze. Non sono solo, ci sono tanti malati di cancro che si trovano nella mia situazione, come anche malati di altre gravi patologie, cuore ecc. Allora se il Covid Hospital può servire a far lavorare nella normalità le altre strutture , ben venga. Grazie al precedente presidente di regione ed a quello attuale, brava la passata giunta e brava quella attuale. Scusatemi se mi sono dilungato troppo ma mi è venuta di getto, tanto ne fono felice per il bene di tanti che hanno bisogno e diritto di curarsi per i loro mali. Perdonatemi se nella foga di scrivere così di getto magari ho fatto qualche errore o inesattezza, ma lo pubblico subito senza nemmeno rileggere tanta è la mia gioia.
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Come volevasi dimostrare, destra…. uguale sinistra
Bertolaso a Civitanova non vuole fenomeni di cannibalismo …
… e tanto per cominciare nemmeno noi. Ma procediamo con ordine. Il dott. Bertolaso, riferiscono gli organi di stampa (https://www.cronachemaceratesi.it/2020/10/20/bertolaso-difende-il-covid-center-e-unassicurazione-un-salvagente-il-paese-ora-e-disorganizzato/1458901/), ha fatto lunedì sera una serie di importanti dichiarazioni a Quarta Repubblica, la trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro. Partiamo dall’ultima: “Non si permettano di prendere le strutture all’avanguardia super sofisticate dell’ospedale di Civitanova per cannibalizzarlo e portare ventilatori negli altri ospedali, so che qualcuno vuol farlo. Li denuncio per appropriazione indebita e furto perché questi non sono soldi pubblici, ma soldi che ogni italiano ha cacciato in una situazione di emergenza”.
Quindi il dott. Bertolaso sembra decidere per conto della Regione Marche. Le sue motivazioni sono quelle di sempre che riportiamo basandoci sulle sue dichiarazioni: “Gli ospedali Covid sono un estintore, un’assicurazione, un salvagente. In tutti gli ospedali ci sono gli estintori, costano e non vengono mai usati, ma se c’è incendio e non ce li hai sei morto… Bisogna organizzare ospedali dedicati solo al Covid. Lo voglio dire forte e chiaro al neo presidente, il Covid hospital di Civitanova non va usato solo alla fine quando i reparti di terapia intensiva degli altri ospedali sono pieni. L’ho detto chiaro sia al presidente delle Marche di prima del Pd che a quello di adesso di centrodestra. Non si faccia infinocchiare dai tecnici che adducono scuse di pianta organica o che non ci sono laboratori per non aprire un’astronave che è fondamentale”. Segue la frase sui cannibali.
Due considerazioni e qualche domanda. La prima considerazione: non ho ancora sentito un solo professionista “indipendente” del settore (rianimatore, infermiere di rianimazione o medico esperto di direzione sanitaria) esprimersi a favore dell’utilizzo di una terapia intensiva fuori di un ospedale al di fuori di circostanze come la indisponibilità di posti letto di terapia intensiva negli ospedali “veri”. Seconda considerazione: considerare alla stregua di una “scusa” le carenze di personale è cosa tecnicamente accettabile solo se qualcuno ha detto al dott. Bertolaso che il personale nelle Marche non solo c’è, ma è anche esperto e formato. Altrimenti è una dichiarazione che va contro ciò che è universalmente noto e cioè che in carenza quali-quantitativa di personale le terapie intensive hanno significativi aumenti di mortalità.
Le domande. Il dott. Bertolaso parla per sé o per la Regione Marche? A che punto è l’incremento dei posti letto di terapia e semintensiva nelle Marche finanziati dal governo? Qual è il piano regionale per l’utilizzo dei posti letto di terapia intensiva degli ospedali in occasione della riemergenza epidemica? In quali circostanze, con quali modalità e con quale organizzazione e personale verrà eventualmente utilizzata la struttura di Civitanova Marche?
La irruenza comunicativa del dott. Bertolaso è una prerogativa che non gli si può contestare. Il sostituirsi alla Regione Marche sì ed è proprio la Regione a dover provvedere a ricordarglielo.
PS Dopo essere andato in stampa leggo una dichiarazione del neo-Assessore Saltamartini: “Manca il personale. Noi favorevoli a riaprirlo” (https://www.picenonews24.it/covid-hospital-saltamartini-manca-il-personale-noi-favorevoli-a-riaprirlo/). E questo sarebbe il nuovo che avanza? Quella dichiarazione fa rimpiangere per coerenza e chiarezza quella del calciatore che si diceva “completamente d’accordo col mister a metà”. Solo che quel calciatore non governava la sanità di una Regione con un milione e mezzo di abitanti. E per fortuna che il Dott. Bertolaso non è il nostro mister. O sì?
PSPS Con una successiva dichiarazione contrordine di Saltamartini: si aprono 14 letti di semintensiva (https://www.cronachemaceratesi.it/2020/10/21/riapriamo-il-covid-center-di-civitanova-entro-48-ore-14-posti-di-semi-intensiva/1459187/?fbclid=IwAR1GCFBCeTuvh7AdFl1PIcPXn45SsiJZQMdg9AKQ0Df1YFa2HBx0xD9FfYk). La perla: “Il presidente Acquaroli ha scritto al ministero per avere medici militari e in particolare della Marina militare”. Inoltre saranno arruolati medici in pensione, specializzandi e neo laureati. Questo tipo di personale per una semintensiva? C’è qualche tecnico in giro in Regione?
Ma se mancano i dottori lo si sapeva già da aprile e nel frattempo che cosa ha fatto il Governo? A lasciato il numero chiuso per l’iscrizione alla facoltà di medicina.
Ottimo questo Governo!
Resto dell’idea che avevo qualche mese fa…
in un paese fatto di chiacchiere, si è costruita una struttura che ora, come previsto, può essere utile alla collettività.
i ma e i se stanno a zero. Se serve si può attivare. Tutto si può fare meglio, ma di critiche preventive non ci si nutre ne ci si cura. Mi auguro che si trovi il giusto personale x riattivarlo e che chi ululava qualche mese fa ,NON ci finisca zittito da una maschera d’ossigeno perché sarebbe paradossale… io non vorrei mai il male di nessuno, ma certa gente….
lasciamo stare….
Grande soddisfazione per Sciapichetti e Ceriscioli. Un Grazie per non avere ascoltato allora chi protestava e denunciava a prescindere.
Dobbiamo considerare gli appestati di Covid come degli appestati e fare strutture come lazzaretti, lontane dai comuni ospedali dove si cura (e si muore) d’altro.
Sono stanco di sapere quanti muoiono al giorno di covid. Comincino a mettere ogni giorno, accanto al numero di morti per covid, pure quelli che muoiono di cancro, di infarto e per incidenti stradali. Così ci rendiamo conto che questo covid non è come la spagnola e la peste nera.
Rimane comunque l’obbligo per i comuni cittadini di portare la mascherina, eccetera. Ma la cosa non si risolve chiudendo le attività socioeconomiche. La fame e l’indigenza saranno peggiori del covid.