
Il nuovo Consiglio comunale
Convocata per il 12 e il 13 ottobre prossimi la prima seduta del Consiglio comunale dopo le elezioni che hanno visto eleggere sindaco al primo turno Sandro Parcaroli. L’ordine del giorno vede al primo punto la convalida degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio e del vicepresidente, il giuramento del primo cittadino e la presentazione della nuova giunta. La seduta si terrà nella sala appena restaurata del municipio. Dopo l’elezione a sindaco del candidato del centrodestra, Sandro Parcaroli, la commissione elettorale centrale ha completato il lavoro di verifica dei voti attribuiti alle liste sulla base dei verbali redatti dai presidenti dei seggi ed ha assegnato ufficialmente i voti. Ci sono stati alcuni sorpassi, in virtù dei riconsegni. Blarasin è diventato il secondo degli eletti della Lega, Del Gobbo il primo dei democrat.
In Consiglio comunale siederanno per la Lega Francesco Luciani, Andrea Blarasin, Aldo Alessandrini, Laura Orazi, Laura Laviano, Claudio Carbonari, Paola Pippa, Giordano Ripa e Giovanni Pianesi, per Fratelli d’Italia Paolo Renna, Francesca D’Alessandro, Pierfrancesco Castiglioni e Paolo Virgili, per la lista Sandro Parcaroli sindaco Silvano Iommi, Gianluca Micucci Cecchi, Alessandro Bini, Romina Leombruni, per Forza Italia Riccardo Sacchi e Sandro Montaguti, per l’Udc Marco Caldarelli. Per quanto riguarda invece il Pd Maurizio Del Gobbo, Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani e Alessandro Marcolini, per la lista Macerata Insieme David Miliozzi, per Macerata bene comune Stefania Monteverde, per Macerata Rinnova Elisabetta Garbati, per Italia Viva Ulderico Orazi, per il Movimento 5 stelle Andrea Boccia. Entrano in Consiglio comunale anche tre degli altri candidati a sindaco e sono Narciso Ricotta, Alberto Cicarè e Roberto Cherubini. Intanto nei prossimi giorni è attesa la nomina della Giunta Parcaroli e alcuni assessori lasceranno il posto in Consiglio ai primi dei non eletti.

Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale della Lega
GIUNTA – Se non dovesse disvelarsi il nome dell’assessore tecnico, possibilmente una donna, potrebbero cambiare i rapporti di forza in giunta. Il sindaco Sandro Parcaroli ha ribadito la volontà di indicare lui un assessore esterno, una professionista esterna ai partiti (dopo il tentativo con Tiziana Tombesi, prefetto di Crotone) ma a stasera non si sono evidenziati elementi di novità, a parte i contatti in diversi ambienti cittadini. Nel caso non dovesse esserci un tecnico esterno la parola passerebbe alla Lega che ha sempre chiesto tre assessorati e la presidenza del Consiglio. Oltre a Francesco Luciani ( presidenza del Consiglio, richiesta anche da Fratelli D’Italia), Andrea Marchiori (Lavori Pubblici) e Laura Laviano (deleghe da definire) la quarta casella è in bilico tra l’avvocato Aldo Alessandrini (sicurezza) e la giovanissima commerciante Noemi Aquilanti (commercio). Il commercio è peraltro stato uno dei punti cardine della campagna elettorale leghista sostenuta dal commissario regionale Riccardo Marchetti. Al momento il nono posto dovrebbe comunque essere occupato da una donna vista la questione delle quote rose: vengono date per certe Francesca D’Alessandro (Fratelli d’Italia, con deleghe a servizi sociali e scuole) e Katiuscia Cassetta (Civica di Parcaroli, per le attività culturali) oltre a Laviano. Cinque gli uomini: Riccardo Sacchi, Silvano Iommi, Paolo Renna, Marco Caldarelli e Andrea Marchiori.
Per Marchetti si apre anche la questione della definizione della giunta regionale dopo l’ampia vittoria del centrodestra con il governatore Francesco Acquaroli. In Regione siamo agli atti preliminari, ma un punto appare chiaro sulla posizione della Lega: Filippo Saltamartini in giunta, anche per evidenziare l’exploit dei salviniani in provincia di Macerata. Di conseguenza la maceratese Anna Menghi entrerà in Consiglio regionale.
(L. Pat.)
Saltamartini in giunta regionale è un’ottima scelta in sè ed anche perchè liberebbe il posto in consiglio per Anna Menghi, che comunque ha ottenuto un brillante successo personale di preferenze.
… e Anna, che è una politica di razza, quel seggio se lo merita tutto quanto.
Le squadre sono ancora in via di definizione. Si deciderà tutto prox. settimana. Ci saranno sorprese.
D’accordo con Peppe Bommarito e Filippo Davòli. Non penso che ci saranno sorprese eclatanti, di quelle che ribalteranno tutto. Diamo al sindaco Parcaroli, ciò che è di Parcaroli, e ai partiti ciò che è dei partiti. Senza i quali Parcaroli non avrebbe vinto alla grande, ma che senza Parcaroli avrebbe vinto Ricotta, seppur di poco.
Consiglierei di soddisfare Parcaroli con le sue visioni. Un imprenditore non tiene conto degli equilibri politici; equilibri che hanno dimostrato il loro fallimento in Puglia e in Campania, dove hanno vinto i “personaggi”. Se le scelte di Parcaroli in merito agli uomini dovessero essere errate, il sindaco “imprenditore” sarebbe il primo a cambiarle. A chi mi sosteneva che si doveva votare il candidato del Partito, rispondevo che se uno è cretino non sarà il simbolo a farlo diventare intelligente.
Adesso vedremo Parcaroli e i suoi amministratori e consiglieri alla prova dei fatti. Poi faremo le opportune nostre valutazioni.