Guido Bertolaso a Belforte
di Monia Orazi
Quello del 2016 è un terremoto gestito male sin dall’inizio, per ricostruire le zone delle Marche devastate dal sisma, il modello da seguire è quello de L’Aquila. Parola dell’ex capo di Protezione civile Guido Bertolaso, chiamato all’appello da Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, capolista di Forza Italia tra i candidati alle regionali nellc circoscrizione di Macerata, per parlare di ricostruzione. Nel frastuono della superstrada vicina al ristorante Chiaroscuro, Bertolaso scandisce aneddoti e battute, ricordando quanto fatto a L’Aquila durante l’emergenza, gli alloggi del Progetto Case e i Map, moduli abitativi provvisori, che hanno ridato un alloggio a 35mila persone che lo avevano perso.
Corrado Perugini, Fabrizio Ciarapica, Guido Bertolaso e Riccardo Sacchi
«Per il sisma del 2016 tutti hanno detto che non avrebbero mai fatto come L’Aquila, ma quella rimane un’esperienza straordinaria che qualsiasi governo avrebbe citato, invece è stata fatta una vasta operazione mediatica per nascondere quanto fatto. In sette mesi abbiamo dato un alloggio sicuro a 35mila persone, a settembre del 2009 abbiamo riaperto 54 scuole, dando la possibilità ai giovani di tornare a studiare», così Guido Bertolaso ha parlato a Belforte. «La notizia che il cornicione caduto nelle Case dell’Aquila era colpa della mancata manutenzione del Comune – ha aggiunto Bertolaso – guarda caso non è mai uscita. Ci sono edifici che potrebbero essere messi a posto con interventi rapidi, manca la capacità di programmazione, esiste una spregiudicata volontà di evitare che alcune situazioni vengano risolte. Qua nei primi mesi successivi al sisma non avete saputo chi chiamare. Qui sono stati fatti tanti errori, il primo è stato chiamare Errani, accentuando la gestione centralizzata del terremoto. Servono capacità ed organizzazione, un commissario con ampi poteri, per risolvere i problemi». Bertolaso ha ricordato i numerosi interventi fatti all’Aquila «senza mai derogare al codice degli appalti e finché ci sono stato io, chi nella notte della scossa rideva, non ha ricostruito nemmeno una matita. Oggi nei complessi antisismici L’Aquila vivono i terremotati di Amatrice. L’attuale commissario Legnini è un uomo politico in servizio permanente effettivo sconfitto alle elezioni regionali, lo hanno voluto commissario non sapendo cosa fargli fare ho qualche perplessità sulle sue capacità. Ho realizzato prima case e scuole, Bertolaso non era nessuno ma aveva una strada da seguire».
Fabrizio Ciarapica e Guido Bertolaso
Le ultime parole di Bertolaso sono tutte per Ciarapica, con cui ha avuto modo di collaborare durante la realizzazione del Covid hospital alla fiera di Civitanova: «Occorre dare fiducia a chi mette al primo posto del suo programma la ricostruzione, Civitanova è un fiore all’occhiello». Per Fabrizio Ciarapica, il cui primo punto del programma presentato a Belforte è la ricostruzione: «Nei posti giusti servono persone con esperienza, non ho terminato il primo mandato, ma ho esperienza amministrativa. Sulla ricostruzione non è stato fatto nulla, ieri eravamo ad Ussita con il senatore Battistoni. Ci sono quattro anni di impegni mancati, il parlamento ha avocato a sé poteri che dovevano essere affidati ad organi esecutivi. Servono risorse certe per lo sviluppo, poteri straordinari per il commissario sul modello Genova». Ha aggiunto Ciarapica: «Il programma stilato è corposo in cui affronto temi importanti, dei candidati non ho incontrato nessuno dei candidati che ha presentato il programma. È un segno di rispetto verso gli elettori, per fargli valutare le proposte. Al primo punto la ricostruzione di questo territorio davvero straordinario». Sono intervenuti anche Corrado Perugini e Riccardo Sacchi, rispettivamente coordinatore regionale e provinciale di Forza Italia, ricordando i due miliardi di euro ottenuti grazie all’intervento dell’allora presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.
«Parliamo di quattro anni di macerie cui sono state finanziate solo il 3 per cento delle pratiche su ottantamila – ha detto Perugini». Sacchi ha aggiunto che sono state rimosse solo il 61 per cento delle macerie e che parlare di ricostruzione è quasi un sogno, affermando che serve un deciso cambio di passo.
Sul Covid Center di Civitanova, oggetto di grandi polemiche (come quella di Milano) per essere costata milioni senza mai diventare davvero operativa, Bertolaso risponde: «Visto ciò che sta accadendo in questi giorni sono convinto più che mai della bontà della realizzazione dei Covid Center di Milano e Civitanova. Non dimentichiamo che è il governo a prevedere la costruzione di un Covid Center per ogni regione, ma al momento sono stati realizzati solo a Milano e Civitanova, il resto sono chiacchiere». Bertolaso si è anche augurato, visti i nuovi casi di coronavirus, «più controlli e prudenza» e ha anche detto di aver inviato auguri di pronta guarigione a Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, che è in cura dallo stesso medico che si è occupato di Bertolaso quando aveva il Covid.
Io non riesco a capire lunica volta che in Italia dopo 6 mesi le famiglie dentro unabitazione e avete da ridire ? A usdita ancora devono togliere le macerie mi fate veramente pena
...... veramente il centro storico dell'Aquila sta ancora messo male.... pieno di gru ferme....e sono trascorsi 11 anni.
Ridiamo per non piangere. Bertolaso!
E rriatu!!!
Almeno all'Aquila hanno costruito una città poco distante dalla vecchia e hanno ridato dignità e 4 mura a chi non aveva più niente! Qui da noi questo maledetto governo non ha fatto un bel niente! A casa maledetti!
Io non riesco a capire l’unica volta che in Italia dopo 6 mesi le famiglie dentro un’abitazione e avete da ridire ? A ussita ancora devono togliere le macerie mi fate veramente pena
Dopo quello che non ha fatto in Abruzzo, ha ancora il coraggio di parlare?
Il centro covid di civitanova già se lo sono dimenticato tutti??? I soldi devoluti alla protezione civile pure???
La norma del sisma è stata costruita sul modello de L'Aquila, tanto è vero che molti ragazzi che lavorano negli uffici ricostruzioni provengono dagli uffici dell'Aquila...ma che stai a dire... Poi hanno anche fatto un mix con il modello emiliano diverso per tipologia di strutture danneggiate..Ciarapica pensa a lo maro!!!!
Chi critica bertolaso non ha avuto problemi con il terremoto sono passati 4 anni non si vede altro che macerie speriamo in questo attuale commissario
Francesco Caporaletti non è vero sono stato un mese fa al Aquila e il centro storico è stato rifatto completamente mancano un paio di palazzi che stanno facendo i lavori
Il modello da seguire per il post sisma sarebbe stato quello del terremoto del 97. Era una buonissima legge ma come al solito in Italia bisogna stravolgere
Non ci prenda in giro con i due modelli fallimentari quello del sisma de L'Aquila e il baraccone di Civitanova. Fuori dalla nostra Regione.
Il male atavico dell'Italia, ripescare chi ha fatto danni e premiarlo!
Il terremoto 2016 non è paragonabile per n. di paesi coinvolti e popolazione a nessuno dei mensionati, è l area terremotata più vasta di sempre e con un numero di scosse che si sono protratte per oltre i 12 mesi
Magari parlate di Macerata. É meglio.
Francesco Caporaletti, qui è tutto messo male e sono trascorsi 4 anni e ogni tanto si fa risentire.
Roberto Scafa appunto....se prendiamo spunto dal terremoto dell'Aquila come dice Bertolaso stiamo fermi per almeno altri 6 anni.
Francesco Caporaletti, tralasciando il centro storico dell'Aquila, non mi sembra che la ricostruzione sia avvenuta con gli stessi tempi con cui sta avvenendo da noi.
Roberto Scafa da noi non hanno iniziato proprio da quello che vedo.
Appunto!
Come stanno messi con i balconi?
Ma cosa ci vuole insegnare
Stand up comedy
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Mi sa che oltre all’ospedale nuovo a Macerata sarà opportuno prevedere un ulteriore Tribunale ad Ancona, L’attuale è veramente scomodo da raggiungere, troppo centrale e trovare un parcheggio è scomodo e costoso. Poi potrebbe diventare insufficiente a sbrigare le pratiche del futuro. Non capisco perché, Ciarapica sia capolista di Forza Italia. Certo non aver mai speso una parola sul terremoto ed aver scelto Belforte invece di Castelsantangelo sul Nera dove le vie di fuga sono più difficoltose deve essere stata una opzione tattica. Ottima la scelta della spalla che demolendo Legnini cerca di alzare le sue quotazioni come resturatore, ricostruttore e quant’altro. Ma perché non lo fa per Pasqui, ex sindaco di Camerino che almeno ascoltandolo sa di che cosa sta parlando. Ciarapica le uniche macerie che ha visto, sono le tombe romane che voleva interrare. Non scendiamo nei particolari, non servono verranno fuori come sono venuti fuori per il momento quelli di Civitanova dove non ha più una maggioranza in consiglio comunale che ha disgregato perché ha sempre voluto fare di testa sua e il campetto spostato perché il rumore della palla da basket disturbava il sonnellino pomeridiano di un amichetto, lo configura certamente come uno dei migliori aspiranti per Ancona. Ciarapica, “panocchie e calamà” non sono esattamente terremoti e terremotati di cui improvvisamente tu,solo nella mischia dei cinquecento hai deciso di aiutare sacrificando persino il posto da sindaco in cui se rimani, diventerai più esilarante delle Porno Palme.
Come l’Aquila!?
L’Aquila?!? vergogna solo vergogna, maledetti avete lasciato gli abruzzesi, e da 4 anni anche noi marchigiani, laziali ed umbri alla mercede di politici inesistenti e nullafacenti.