Foto d’archivio
Rischia di slittare l’apertura di parrucchiere ed estetiste. Era stata annunciata per il 14 maggio da Confartigianato Benessere (che aveva annunciato di aver definito un protocollo assieme a Regione ed Asur in grado di anticipare la riapertura rispetto a quella del primo giugno indicata dal premier Conte, leggi l’articolo), forse si arriverà al 18 maggio, ma nessuna data al momento può essere certa. Di sicuro c’è che la simulazione per verificare il rispetto del protocollo di sicurezza sanitario inizialmente prevista per oggi è slittata. «La Regione – scrive Confartigianato Imprese Macerata, che sta incessantemente supportando Regione ed Asur nelle attività volte all’emanazione di una dgr che consenta l’apertura anticipata delle imprese del benessere – ha fissato a venerdì 8 maggio la sperimentazione, che vedrà il coinvolgimento di due imprese (un centro estetico ed un salone di acconciatura) alla presenza di rappresentanti di Regione, Asur e Confartigianato. Lo slittamento della prova, prevista in precedenza per oggi, si accompagna ad un possibile slittamento della data di apertura al 18 maggio.
Nel continuare a collaborare con la Regione per poter arrivare a definire una prossima data ed un relativo protocollo di riapertura ad uso delle attività, il più possibile tarato sulle specificità delle imprese del benessere,priorità di Confartigianato rimane l’attenzione massima alla sicurezza ed al rispetto della salute di clienti ed operatori». Nel frattempo, a quanto pare, il governatore Luca Ceriscioli sta sta portando avanti un dialogo con Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, per trovare una linea uniforme con le altre regioni. Per questo dal 14 si potrebbe arrivare al 18, anche se non c’è nessuna assicurazione in merito. D’altronde il premier Conte infatti aveva annunciato il primo giugno come giorno di riapertura di parrucchiere ed estetiste. «Non c’è ancora una data certa di riapertura – conferma la Cna – Tutti dicono, a parole, che “la sicurezza va anteposta a tutto”; bene, se a questa enunciazione di principio vogliamo dare anche sostanza, è indispensabile attendere gli esiti della prova simulata da parte delle autorità sanitarie e solo successivamente, quando verrà emanata la relativa ordinanza regionale, potremo dire il giorno in cui anche questa categoria potrà riaprire al pubblico. La prova simulata è in programma in un salone-laboratorio di Ancona, scelto per la sperimentazione, venerdì prossimo 8 maggio. Anche se siamo fiduciosi dell’esito positivo, visto che queste categorie adottano da sempre molte delle accortezze in materia di sicurezza ed igiene, non bisogna dare per scontato nulla, in quanto questa ha proprio lo scopo di verificare la fattibilità delle diverse prestazioni e quindi di stabilire i corrispondenti protocolli di sicurezza da adottare. I referenti Cna saranno presenti alla prova e si faranno portavoce delle esigenze di tutti gli acconciatori, barbieri ed estetiste della nostra regione per fare in modo che sia possibile quanto prima poter lavorare in totale sicurezza».
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Quanto la portate alla lunga!!!! Si no forse mo mi sto scocciando visto che bollette luce gas e acqua e INPS arrivano e di tasse comunali nessuno ne parla metteteci pure quelle dai!
Ma non è ora di smetterla con questo stillicidio? Diteci che non dobbiamo riaprire più e basta
Ma si fate con calma che fretta c è tanto sono tutti super ricchi stipendiati cmq vero.......non sono una p Iva sono un dipendente che ha lavorato sempre durante emergenza a differenza di molti mi metto bei panni di chi soffre per non incassi da due mesi....una sola parola per questa situazione SCHIFO VERGOGNA
Madonna puritti e fateli aprire!!!!!!
Con la speranza che quando ci faranno tornare al voto la gente si ricorderà di voi !!!!
raprete li varbieri
Ma basta con questa storia! Dietro a tutte ste false speranze ci sono persone e soldi investiti! Finitela
Vista ancora l’attesa...perché nn ci mandate i soldi dell’INPS??? Sono ben due mesi che ci dovete pagare a noi collaboratori (almeno parlo per me) abbiamo anche noi delle spese da pagare e situazioni da mantenere nn sono una figlia di papà.. ho sempre lavorato e tirato avanti nonostante tante difficoltà, ma ora trovarsi senza lavoro per carità c’è una pandemia in corso, ma soprattutto trovarsi senza un € dopo circa 3 mesi posso solo pensare di essere una delle tante italiani che ci state veramente prendendo per i fondelli. nn vado oltre.
Lo capisco , ma se per un maledetto caso vi doveste ammalare . E poi .... Giusto , il sostegno poco o tanto economico. In Italia non ha mai funzionato quasi un c.... !?!
Che schifo!!
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Premesso che sarei felice che TUTTI potessero riaprire il prima possibile, invito prima di tutto a leggere il documento tecnico elaborato dall’Inail in data 23/04, con specificati i livelli di rischio di ogni attività (sono raggruppate per codice Ateco, non particolareggiate). Considerando che talune attività, come bar e ristoranti, hanno un livello di rischio minore di quello dei servizi alla persona (e anche la mia attività ha un livello minore), mi aspetto che, in caso di accoglimento positivo delle istanze di parrucchieri e co, sia dato lo stesso parere positivo anche alle altre attività con minore classe di rischio. In pratica, sarebbe il “tana libera tutti”. Per me facciano come credono, accetto tutto, nella buona o cattiva sorte. 🙂
Il termine “Ridicoli” NON è appropriato a questa situazione, ma se mi esprimo con altri termini molto più corretti e appropriati x definire la stessa, CM non pubblica il mio commento..
Se un governo ti impone a forza di stare chiuso e non lavorare, ti deve risarcire.
da considerare che la curva pandemica in realta’..non si abbassa..quando andammo in lockdown in italia faceva poco piu’ di mille casi positivi al giorno ..adesso siamo ancora sopra a 1400 e vedendo la gente come gira infischiandosene delle regole e che ancora non ci si puo’ spostare da regione a regione..temo che il bello debba ancora venire.peraltro va considerato che i dati percentuali che vengono dati nelle marche sono errati.dal numero dei tamponi effettuati vanno tolti i tamponi di controllo che come media nazionale variano giornalmente dal 41 al 43 % del totale dei tamponi ewffettuati..fatevi due conti e vedrete che la media marchigiana e’ quasi del 5% e non del 2 e poco piu’