L’assessora Manuela Bora
«Abbiamo l’ambizione di fare da apripista a livello nazionale, chiaramente la prudenza è d’obbligo e riaprire significa farlo con la massima sicurezza per tutti». Sono le parole dell’assessora regionale a Commercio e Artigianato Manuela Bora sulla riapertura anticipata del comparto estetisti-parrucchieri. Il premier Giuseppe Conte aveva indicato il primo giugno come probabile data, ma la Regione ha cercato di studiare un piano per non aspettare ancora a lungo. E così dal confronto con associazioni di categoria e ufficio Igiene dell’Asur è nato un protocollo condiviso, che ora potrebbe diventare d’esempio anche per altre regioni. Il protocollo infatti sta facendo convergere altri governatori e potrebbe aprire anche una breccia col ministro Francesco Boccia col quale si è aperto un dialogo, così da arrivare a un percorso condiviso col governo. Ed è questo il motivo principale dello slittamento della simulazione prevista per oggi e quindi del fatidico giorno x. Quello più probabile è diventato il 18 maggio. «Qualora la simulazione avesse avuto esito positivo, noi saremmo stati pronti anche per il 14 maggio – spiega infatti Bora a Cronache Maceratesi – ma visto l’interesse di altre Regioni e la convergenza verso il 18 maggio, c’è stato uno slittamento che speriamo possa favorire il dialogo. Noi ci siamo voluti assumere questa responsabilità della riapertura anticipata perché il rischio sarebbe stato quello di alimentare l’abusivismo, con danni dal punto di vista economico e rischi dal punto di vista igienico. Ma il tema delle riaperture anticipate non può essere letto nell’ottica di una corsa o una gara».
A questo punto dunque, la prova generale di venerdì a cui parteciperanno anche il governatore Luca Ceriscioli e la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti sarà fondamentale. Sarà effettuata in due saloni di Ancona con i dipendenti che si fingeranno clienti. «E vedremo nel concreto – continua Bora – se nel passaggio dalla teoria alla pratica c’è qualcosa da migliorare o meno. Se andrà tutto bene partirà poi una campagna informativa a livello regionale, così da permettere a tutti di attrezzarsi. Uno dei punti di forza del protocollo è quello di mettere a disposizione diverse alternative per garantire comunque il massimo della sicurezza. Faccio un esempio: ai camici monouso, nel caso ci fosse difficoltà a reperirli, si propone come alternativa il lavaggio a 70 gradi con determinati prodotti dei camici tradizionali. Fermo restando che credo non ci sia misura di prevenzione più efficace che il senso di responsabilità di ognuno di noi». E infatti tra le altre misure anche quella di raccomandare ai clienti di rinunciare in caso di febbre e poi: lavaggio della testa obbligatorio pdai parrucchieri, appuntamenti solo telefonici e nessuna fila fuori dal negozio, mascherine obbligatorie, flessibilità degli orari (dalle 8 alle 21,30) e possibilità di aprire anche 7 giorni su 7, igienizzazione dei locali. Ovviamente tutto questo rappresenterà un costo in più. «E non potrà ricadere né sul cliente, né interamente sul gestore – conclude Bora – per questo la collega Loretta Bravi sta lavorando a un bando che prevede finanziamenti a fondo perduto del 50% delle spese sostenute per adeguarsi dal punto di vista della sicurezza». A livello di commercio invece la XI commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni, coordinata proprio dalla Bora, ha dato l’ok allo slittamento dei saldi dal primo luglio al primo agosto. Decisione che dovrà essere ratificata dalla Conferenza delle Regioni.
(Redazione Cm)
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Quindi per evitare "atti criminali" la cosa viene regolamentata e tenuta sotto controllo!!! Wow grande idea... Chissà in quali altri campi si potrebbe fare un ragionamento del genere
Diciamo la verità, il 14 no perché si creerebbe un caos di fine settimana, invece il 18 consente di spalmare il decollo su più giorni.
Benissimo, e le altre attività perchè dovrebbero aspettare il 18 per poter aprire?
Speriamo non facciano da untori.
I saldi? Di quale stagione? Di quale anno!!!!
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Carissima assessora, anche voi delle istituzioni siete finiti nel tritacarne mediatico partito, forse per caso, da un fuorionda del nostro caro presidente (che noi abbiamo immaginato come un avvicinarsi al popolo) ma che qualche creativo ha sfruttato per far partire la campagna “adotta uno scapigliato”. Campagna abilmente orchestrata dalle reti Mediaset, con le Iene a rincorrere un ordinato Conte e proseguita con il duo Hunziker-Scotti a sfottere la giornalista Rai Giovanna Botteri. Che poi, nel video sopra si vede pure chi sono gli abusivi di cui si parla (non che qualcuno avesse avuto dubbi… in certi ambienti lo spettacolo deve andare avanti, virus o non virus). Insomma, la società di plastica reclama la riapertura il prima possibile, tutti sono preoccupati quando al risveglio si guardano allo specchio, pure i sondaggi sono dalla loro parte. E quindi, anche le istituzioni si stanno adeguando (non è vero che le Marche fanno da apripista… non c’è regione che non preme per la riapertura anticipata). Ma siccome non solo l’unica categoria penalizzata (e come altri, hanno gli stessi sostegni o perlomeno li possono ottenere) mi dite cosa intendete fare per le altre categorie, meno a rischio secondo il rapporto Inail ?
Ps. Tralascio, per carità di popolo, la storia dei protocolli da tenere. Vista l’esperienza dei protocolli calcistici, modulata sui top club e presa a pernacchie dalle squadre minori… evitate perlomeno una guerra intestina nella categoria. 😉
Forse l’assessora si è voluta assumere quella responsabilità perché ha avuto il parere favorevole da parte dei medici.
Infatti l’abusivismo non è un buon motivo per fare o non fare una cosa, così come per esempio non si contrasta lo spaccio rendendo legale la droga.