David Miliozzi
«Macerata Insieme ritiene urgente aprire una discussione politica sulle devastanti ripercussioni del Coronavirus sul nostro tessuto sociale e comunitario e ritiene assolutamente necessario ripensare tutte le attività che sono state e saranno rinviate a data da destinarsi». Così la lista civica guidata dal consigliere comunale David Miliozzi dice la sua sulle sfide che la città sta affrontando.
«Le attività sociali e culturali stanno subendo una rivoluzione. Il turismo e le attività commerciali sono in ginocchio e, per quest’anno, possiamo dimenticarci la stagione dello Sferisterio così come ce la ricordiamo. Servono interventi urgenti che vadano incontro alle necessità dei diversi soggetti. Nuovi scenari si apriranno e Macerata deve farsi trovare pronta», dice la lista che in questo periodo ha organizzato diverse iniziative online. Tra queste “Filo diretto Macerata”, «grazie al quale, per la prima volta, viene supportato e messo in rete (Facebook, Instagram e sito web comunale) il servizio domiciliare delle attività produttive e commerciali del nostro territorio», spiega la lista. L’idea, realizzata da Paolo Porreca, è nata anche a seguito di diversi incontri virtuali con professionisti per discutere della situazione attuale. Hanno partecipato Alessandro Maccioni, direttore di Area Vasta 3; Nazareno Tartufoli, segretario generale dell’Ircr e della casa di cura di Villa Cozza di Macerata; Simona Reschini, presidente dei giovani imprenditori delle Marche; Cristiano Soccionovo del consiglio dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Macerata; Emanuele Conforti, presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato.
Dopo i confronti con assessori ed esperti dei settori socio-educativo e culturale, Macerata Insieme ha presentato al prossimo Consiglio comunale due ordini del giorno per sollecitare la riprogettazione e la pianificazione delle attività socio-assistenziali e culturali della città. In particolare, spiega la lista, «gli assessorati ai servizi sociali e alla cultura vengono invitati a costruire tavoli di confronto inclusivi e tematici con l’Università, le associazioni e le realtà del terzo settore, l’Alfa, gli istituti scolastici, i professionisti, le cooperative sociali per riprogettare e programmare le attività del presente e del futuro destinate ai bambini, alle persone con disabilità, alle famiglie, ai giovani, agli anziani. Azioni riguardanti l’assistenza domiciliare e scolastica e il supporto alle famiglie».
Molto bene organizzarsi x tutte le attività culturali scolastiche e famigliari, ma per tenere impiedi questo: c'è bisogno di rivitalizzare tutto il centro, che bisogna aiutare a negozi botteghe e artigiani x mantenere servizi alla città, senza creargli difficoltà di sopravvivenza x le loro attività, sia con lo Ztl che con gli spostamenti, bisognerà rivedere come finzionava negli anni 80 90, ancora in quei periodi la città i servizi la convivenza era quella di una città viva!!!
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