Il concerto di un coro i cuoi componenti cantano a distanza può non essere meno efficace della sua versione live. A dimostrarlo il coro Sibilla Cai di Macerata che, pur mantenendo intatto l’amore per la tradizione e per le radici culturali, nazionali e locali, si è esibito sfruttando i mezzi tecnologici che la quarantena ha portato alla ribalta in tanti settori. Non fa eccezione il canto. Così i componenti del coro si sono dati appuntamento online e dopo aver cantato l’inno di Mameli si sono dedicati a un canto in dialetto. «Simo de Macerata, ce chiama pistacoppi, chi non ce vo sintì se po scanzà più la, un coru mondagnolu duvimo da ‘ntonà».
«Neanche il Covid19 – scrivono sui social – è stato capace di fermare la voglia di cantare del coro Sibilla, così eccoci qua, orgogliosi delle nostre radici, sia a livello nazionale che locale, per diffondere e ribadire i valori pregnanti della nostra associazione: amicizia, passione corale generosità, solidarietà e speranza di tornare presto a una vita semplice ma vera.#Deveandaretuttobene».
(Redazione Cm)
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Vrai!!!
Li Marchiscià so sempre li meglio, basta che non ti li troi jetro la pora.