Festa della polizia senza celebrazioni:
«Dedicata al personale sanitario,
saremo sempre vicini ai cittadini»

MACERATA - Si è svolta con la sola deposizione della corona d'alloro al monumento ai caduti nella caserma di via dei Velini. Il questore Antonio Pignataro: «Dobbiamo essere un esempio di coraggio»

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Il questore Antonio Pignataro con il prefetto Iolanda Rolli oggi durante la deposizione della corona d’alloro

 

C’erano solo il questore Antonio Pignataro, il prefetto Iolanda Rolli e alcuni agenti questa mattina per le celebrazioni della festa della polizia. E’ il 168esimo anno della fondazione della polizia ed è stata una cerimonia che si è limitata alle deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti che si trova alla caserma Paola di via dei Velini, a Macerata. Niente a che vedere con gli anni passati questa festa che oggi, durante la crisi del Coronavirus, si è limitata ad un gesto simbolico. Col pensiero però il questore Antonio Pignataro era vicino ai medici e a tutto il personale sanitario che in questa provincia lavora per far fronte all’emergenza Coronavirus. È a loro che il questore ha dedicato la celebrazione augurandosi «che sia la salute dell’uomo al centro del mondo e non il profitto».

festa-polizia-coronavirus-1-325x217Il questore ha detto che «Noi uomini e donne della Polizia saremo sempre vicini ai cittadini, a questa comunità della provincia di Macerata, durante il delicato momento che sta attraversando il nostro amatissimo Paese, colpito da eventi così malvagi e crudeli. Sapremo certamente con le nostre forze, che scaturiscono dal nostro cuore e dalle nostre anime, uscirne vittoriosi non dimenticando mai questa grave tragedia che ha fatto provare ai nostri occhi dolore e originato lacrime. Noi, come fedeli servitori dello Stato, saremo sempre al fianco della nostra comunità e continueremo ad ogni costo, anche a sacrificio della nostra vita, ad essere di esempio vivente del coraggio che abbiamo il dovere di trasmettere a tutti i cittadini che svolgono pubbliche funzioni affinché esse vengano sempre ed in ogni circostanza adempiute con disciplina e onore. Disciplina non in senso militare – specifica il questore -, ma disciplina inteso come passione, coraggio, orgoglio, rigore, dedizione, umanità, preparazione, senso del dovere e lealtà. Onore inteso come rispetto del patto di servire la nostra comunità e di onorarla rispettando questo patto a costo di perdere la nostra vita per il bene comune. Valori quanto mai attuali e saldi in questo delicatissimo momento storico che sta attraversando l’umanità». Il questore, ha sottolineato «l’impegno straordinario delle forze di polizia ed in particolare degli uomini e delle donne della polizia, che in questo periodo sono chiamate a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento dell’epidemia oltre che a svolgere la costante attività per il mantenimento della legalità nella nostra provincia. Tanti sono stati i gesti di apprezzamento da parte della comunità nei confronti del lavoro svolto dalla Polizia alla quale arrivano quotidianamente messaggi di solidarietà e di incoraggiamento».

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