di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Folla al Varco sul mare per firmare contro il progetto del park sotterraneo. Il vento forte e i lampi non hanno fermato il popolo dei contrari, che nonostante le avverse condizioni meteo ieri sera ha voluto testimoniare la propria vicinanza al comitato promotore che raccolto sotto il nome “Gli amici del Varco” ha iniziato un’ulteriore raccolta firme. 932 le firme raccolte ieri sera tra le 18 e la mezzanotte, ma i firmatari sarebbero molti di più dal momento che la petizione popolare è partita già da qualche giorno e fogli per le firme sono sparsi anche nei negozi di Civitanova e da ieri anche presso gli chalet. «Siamo molto soddisfatti – ha commentato Marco Scarpetta – quando abbiamo iniziato a preparare tantissima gente, già prima delle 18 si è fermata ed è venuta appositamente. Nonostante il tempo incerto e senza aver organizzato nulla come intrattenimento abbiamo sentito la vicinanza della città. Ora andiamo avanti».
Ieri a raccogliere le firme c’erano diverse postazioni con partiti di minoranza e liste civiche, il Movimento 5 stelle, la lista Futuro in comune, Pd e Civitanova cambia. Ma anche tanti residenti, persone comuni che hanno manifestato la propria contrarietà. Molti anche i dipendenti comunali delle aziende partecipate e del municipio e elettori ed ex candidati di centro destra come Vittorio Taffoni e Gabriele Troiani. Tantissimi anche i giovani e un centinaio le t-shirt con l’illustrazione dell’arco dell’artista Riccardo Ruggeri vendute. Primo Recchioni ha realizzato per l’occasione una mini esposizione di foto e cartoline d’epoca con Civitanova e la zona del Varco dagli anni 30 al periodo in cui quell’area centrale era divenuta il cuore delle esposizioni e degli eventi fieristici. C’è stato chi ha ricordato gli anni d’oro, quelli della Barcaccia, locale della movida, dove si tenevano concerti e si ballava fino all’alba e dove i sessantenni di oggi, allora ragazzini, si arrampicavano lungo gli scivoli in cemento dell’arco per “spiare” il concerto di Claudio Baglioni e degli artisti che cantavano e suonavano. Memorie collettive che vengono difese e rivendicate da chi non vuole che quello spazio diventi un parcheggio sotterraneo con conseguente aumento degli stalli blu in tutta Civitanova. «Nonostante alle 21 sembrava arrivare una tempesta con i fiocchi, tante persone non si sono scoraggiate e sono venute al varco per firmare contro lo scempio – ha commentato Cristiana Cecchetti, ex assessore della giunta Corvatta – circa mille le firme raccolte, ma non bisogna fermarsi. Continueremo con i banchetti il sabato e la domenica, continueremo con l’informazione alla città, continueremo a difenderla. Grazie ai civitanovesi che si sono presentati a sostegno e difesa di un luogo bellissimo».
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Ciarapica aumentano sempre più i soggetti da convincere con un progetto che dovrebbe essere studiato anche da un punto di vista ” formale ” da chi dovrebbe trovare perlomeno inquietante che un sindaco voglia vendere una città da cui aveva ricevuto consensi non certo per dargli il permesso di venderla. Stavolta però penso che l’insistenza di Ciarapica possa aver smosso la curiosità di qualcuno che non sia uno o più delle migliaia di civitanovesi che già dovrebbero aver tratto le loro conclusioni. Casomai, consolarsi con un proverbio male non fa: ” Sbagliando si impara “. E’ anche vero che forse un proverbio più sbandato di questo è difficile da trovare, quello di Andreotti è già comparso, l’altro di chi tira troppo la corda rischia che gli si spezzi è in buona posizione, aiutato anzi coadiuvato da elementi altrettanto poco perspicaci nella conduzione amministrativa che sembra più una gestione a conduzione familiare. Tenere sempre sotto controllo il numero delle letture che se arriveranno allo stesso livello delle lamentele maceratesi, allora sì che qualcuno dei non commentatori comincerà a farlo.