di Laura Boccanera
Maggioranza rovente sul Park al Varco, scambi al vetriolo fra il fronte del sì e quello del no. L’incontro di ieri sera dei consiglieri di maggioranza non avrebbe smosso di un millimetro le posizioni distanti fra coloro che sostengono a tamburo battente il progetto di riqualificazione e coloro che invece non vogliono sentir parlare di modifiche di alcun tipo e che sono contrari allo scavo sotto l’arco, ai parcheggi a pagamento e alla concessione ad un privato degli stalli. Posizioni divergenti che hanno acceso il dibattito che si è alzato di decibel.
La riunione aveva lasciato all’ultimo punto il problema del project financing e prima aveva affrontato una serie di punti, tra cui riammagliamento, punti all’ordine del giorno in Consiglio e anche una variante nella zona del Cuore Adriatico che va al voto domani sera e che suddivide la cubatura di un immobile da alberghiero a uffici e commerciale.
E se sui punti la condivisione delle scelte dell’amministrazione c’è, sui parcheggi a pagamento in centro e sul progetto di riqualificazione sono volati gli stracci. I più agguerriti sostenitori del sì (tra loro Monia Rossi, Vincenzo Pizzicara e Fabiola Polverini) e chi invece ha dissentito sulla bontà del progetto hanno alzato la voce reciprocamente. I favorevoli hanno sostenuto il ruolo della maggioranza richiamando al rispetto di questa. Qualcuno tra le fila dei dissidenti si sarebbe invece detto pronto ad “andare tutti a casa” se il progetto proseguisse sulla stessa direzione.
«Non credo sia davvero intenzione di questa maggioranza andare a casa – ha specificato Monia Rossi – sono cose che si dicono anche come provocazione. Vero è che c’è stata una discussione importante su posizioni molto distanti. Dovremo continuare a discutere e trovare un compromesso e capire come portare avanti il progetto».
«Verso la fine della riunione non stavo bene e sono andato via – il commento del sindaco Ciarapica – Mi hanno detto che gli animi si sono scaldati, ma alla fine ritengo sia stato un confronto acceso ma positivo». Intanto il consigliere Tommaso Corvatta risponde tirato in ballo da Marzetti che lo aveva accusato di aver “previsto” già in quella zona una possibile destinazione a parcheggio: «Non c’è alcun atto che riguarda la mia amministrazione che approvi un qualsiasi progetto di parcheggio interrato sull’area del Varco. L’accordo di programma con la regione che egli cita prevede invece nero su bianco che non vi sia lo sfruttamento da parte del comune a scopo di lucro dell’area escludendo anche i parcheggi a raso che quindi contravvengono con questo accordo. Tanto che nei prossimi giorni noi passeremo dai contatti informali con l’assessorato regionale ad una richiesta formale perché la Regione faccia valere i suoi diritti al fianco dei civitanovesi. Per questo invieremo le numerosissime firme che stiamo raccogliendo anche in Regione, a testimonianza che è tutta la città che non vuole questo scempio.
Nell’accordo di programma non si esclude l’ipotesi di parcheggi sotterranei perché stavamo prefigurando un dibattito ampio che potesse tener conto di varie idee ed ipotesi in un processo di urbanistica partecipata con tutta la città, lo testimonia il workshop prodotto dalla facoltà di Architettura dell’Università di Camerino e consegnato un mese prima delle elezioni comunali, che ne sarebbe stato il primo passo».
Ieri sera intanto nella sede del Movimento 5 stelle si è discusso di alcune parti della convenzione proposta nel progetto Strever e anche di alcuni controversi passaggi. Tra questi il consigliere Stefano Mei ha citato quelli inerenti i vantaggi per il concessionario. Nella bozza si legge che il comune si impegna a non concedere a terzi altre concessioni per la realizzazione di parcheggi pubblici per la durata della concessione e a non realizzarli direttamente per non incrementare il numero di stalli liberi attorno all’area centrale. Inoltre “il concessionario in caso di una minore occupazione dei parcheggi e quindi minori flussi, potrà incrementare le tariffe per una percentuale massima del 20%. Infine, nel caso di chiusura dell’accesso al nuovo parcheggio, giustificata da ragioni di pubblica utilità o da esigenze del comune, questo si impegna a corrispondere al concessionario un importo pari al 75% della tariffa”. Infine si fa riferimento alla possibilità per il concessionario di sfruttare economicamente altri servizi per la clientela come distribuzione alimenti e bibite e pubblicità.
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Infatti tutti a casa mi sembra la soluzione più giusta. Non è questione di maggioranza ma di rispetto per i cittadini.Se manca perché continuare con questo sindaco e con chi chiaramente lo appoggia forse proprio per non andare a casa anzitempo. Non è mica una vergogna non continuare il mandato se si è ampiamente “fratturato ” l’elettorato… Che cosa ci vede di positivo Ciarapico in un confronto acceso che che lo vede contrapposto con il suo entourage a buona parte dei civitanovesi più qualche consigliere della sua amministrazione, solo lui lo sa. Ma lo sa?
Giocarsi una legislatura amministrativa su questa storia, mi fa nascere il sospetto che sia altro e di più. Amministratori! Gestite bene quel che vi compete e se ne siete capaci!!. Queste scelte sono storiche e debbono essere condivise! Povero Caradonna!
Ma trovate una soluzione pCON la “Cecotti”!!!
Ma avete letto le ultime 20 righe dell’articolo? Avete letto la convenzione cosa prevede, oltre ai 1745 parcheggi a pagamento? Questo è un REGALO bello e buono ad un Privato……
INVITO Marzetti e Corvatta, e tutti i cittadini a SMETTERLA con il “tu hai fatto questo, tu hai fatto quello ecc..” qui si sta giocando il futuro di Civitanova. Questa convenzione è veramente scandalosamente tutta sbilanciata a favore del Privato.
Lottiamo da dentro con i Consiglieri Contrari (tutti destra sinistra, movimento, civiche) e da fuori tutti i cittadini che amano Civitanova.
L’insistenza dei favorevoli a questo assurdo progetto sta diventando veramente pesante, oltre che imbarazzante…..
PARK AL VARCO SUL MARE: TUTTI SUL CARRO DEI CONTRARI?
Mi piacciono poco certi appelli, che qualcuno lancia, al: “tutti insieme appassionatamente”. Le battaglie, come questa contro il Park nel sottosuolo del Varco sul mare, si possono combattere insieme, ma nel distinguo dei ruoli e tenendo conto delle decisioni che ciascuno ha assunto. Non possono ricoprire un ruolo di primo piano – come stanno tentando di fare sui social – figure politiche che hanno sposato indirizzi e accordi che i Park interrati prevedevano. E’ credibile, ad esempio, apporre firme anti-Park al Varco dinanzi alla “signora bionda” che le delibere di Giunta (ce n’è più di una), riportate di seguito, ha votato? C’è la citata delibera di Giunta n. 290 dell’8-9-2016: “accordo di programma con la Regione Marche per la cessione dell’ex Fiera”. Questo accordo, come si diceva, all’articolo 5, comma 3, recita: “Tale intervento potrà anche comportare la realizzazione di un nuovo assetto viabilistico e dei parcheggi, che potranno anche essere realizzati nel sottosuolo delle aree adiacenti l’immobile, con possibilità di ammettere alla realizzazione degli interventi predetti anche finanziamenti privati secondo le vigenti disposizioni in materia di partenariato pubblico-privato”. Ad eliminare i residui dubbi, c’è una delibera precedente agli accordi sottoscritti con la Regione Marche, che dichiara le intenzioni dell’Amministrazione Comunale sull’area ex Fiera. Si tratta della delibera n. 492 del 30-12-2014, avente per oggetto: “Indirizzi per la redifinizione urbanistica dell’area dell’ex-Fiera”. Al punto 2 della delibera si dichiara “di condividere i seguenti indirizzi di riferimento per la ridefinizione urbanistica dell’area dell’ex Fiera”. Tra questi, la “realizzazione di parcheggi, possibilmente di tipo interrato a seguito di verifiche geologico-tecniche”. Dubbi su come avrebbe agito quella Amministrazione una volta confermata nel mandato sono legittimi. Tuttavia, non ci si può meravigliare se una Amministrazione di diverso orientamento, sui presupposti descritti, abbia “colto la palla al balzo”. Perciò, i personaggi politici che le delibere riportate hanno votato, incluso Silenzi (nelle dirette facebook parla di “nostra Civitanova”!?), se ne stiano ben defilati. Altrimenti bisognerà tornare sulle decisioni che essi, da amministratori, hanno assunto. Lascino alle categorie, alle associazioni e ai cittadini la gestione della battaglia sacrosanta contro il Park al Varco, l’aumento abnorme degli stalli a pagamento (con gestione per 35 anni ai privati). Senza la “politica politicante”, con l’intervento dei civitanovesi, la battaglia avrà credibilità e possibilità di successo!
Quella del mare sembra adatta ai motorini dei drogati che impennano tutte le notti dalle 1 alle 2 rallegrando i nostri sogni!
Vero Aldo Caporaletti,
le delibere parlano chiaro,
la precedente giunta è bene che se ne stia da parte, i motivi li sanno bene.