Maggioranza al Varco, riunione rovente
Non c’è l’intesa con i dissidenti

CIVITANOVA RESTYLING - Non si sposta l'asse della negoziazione e continuano a mancare i numeri. L'amministrazione ha rivendicato di voler andare avanti sul progetto di riqualificazione del centro. Volano gli stracci tra consiglieri favorevoli e contrari. Assemblea dei 5 stelle per spiegare i termini della convenzione tra Comune e privato

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Piazza XX settembre nel rendering Strever

 

 

di Laura Boccanera 

Maggioranza rovente sul Park al Varco, scambi al vetriolo fra il fronte del sì e quello del no. L’incontro di ieri sera dei consiglieri di maggioranza non avrebbe smosso di un millimetro le posizioni distanti fra coloro che sostengono a tamburo battente il progetto di riqualificazione e coloro che invece non vogliono sentir parlare di modifiche di alcun tipo e che sono contrari allo scavo sotto l’arco, ai parcheggi a pagamento e alla concessione ad un privato degli stalli. Posizioni divergenti che hanno acceso il dibattito che si è alzato di decibel.

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Fabrizio Ciarapica

 La riunione aveva lasciato all’ultimo punto il problema del project financing e prima aveva affrontato una serie di punti, tra cui riammagliamento, punti all’ordine del giorno in Consiglio e anche una variante nella zona del Cuore Adriatico che va al voto domani sera e che suddivide la cubatura di un immobile da alberghiero a uffici e commerciale.

E se sui punti la condivisione delle scelte dell’amministrazione c’è, sui parcheggi a pagamento in centro e sul progetto di riqualificazione sono volati gli stracci. I più agguerriti sostenitori del sì (tra loro Monia Rossi, Vincenzo Pizzicara e Fabiola Polverini) e chi invece ha dissentito sulla bontà del progetto hanno alzato la voce reciprocamente. I favorevoli hanno sostenuto il ruolo della maggioranza richiamando al rispetto di questa. Qualcuno tra le fila dei dissidenti si sarebbe invece detto pronto ad “andare tutti a casa” se il progetto proseguisse sulla stessa direzione.

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Monia Rossi

«Non credo sia davvero intenzione di questa maggioranza andare a casa – ha specificato Monia Rossi  – sono cose che si dicono anche come provocazione. Vero è che c’è stata una discussione importante su posizioni molto distanti. Dovremo continuare a discutere e trovare un compromesso e capire come portare avanti il progetto».

«Verso la fine della riunione non stavo bene e sono andato via – il commento del sindaco Ciarapica – Mi hanno detto che gli animi si sono scaldati, ma alla fine ritengo sia stato un confronto acceso ma positivo». Intanto il consigliere Tommaso Corvatta risponde tirato in ballo da Marzetti che lo aveva accusato di aver “previsto” già in quella zona una possibile destinazione a parcheggio: «Non c’è alcun atto che riguarda la mia amministrazione che approvi un qualsiasi progetto di parcheggio interrato sull’area del Varco. L’accordo di programma con la regione che egli cita prevede invece nero su bianco che non vi sia lo sfruttamento da parte del comune a scopo di lucro dell’area escludendo anche i parcheggi a raso che quindi contravvengono con questo accordo. Tanto che nei prossimi giorni noi passeremo dai contatti informali con l’assessorato regionale ad una richiesta formale perché la Regione faccia valere i suoi diritti al fianco dei civitanovesi. Per questo invieremo le numerosissime firme che stiamo raccogliendo anche in Regione, a testimonianza che è tutta la città che non vuole questo scempio.

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Stefano Mei

Nell’accordo di programma non si esclude l’ipotesi di parcheggi sotterranei perché stavamo prefigurando un dibattito ampio che potesse tener conto di varie idee ed ipotesi in un processo di urbanistica partecipata con tutta la città, lo testimonia il workshop prodotto dalla facoltà di Architettura dell’Università di Camerino e consegnato un mese prima delle elezioni comunali, che ne sarebbe stato il primo passo».

Ieri sera intanto nella sede del Movimento 5 stelle si è discusso di alcune parti della convenzione proposta nel progetto Strever e anche di alcuni controversi passaggi. Tra questi il consigliere Stefano Mei ha citato quelli inerenti i vantaggi per il concessionario. Nella bozza si legge che il comune si impegna a non concedere a terzi altre concessioni per la realizzazione di parcheggi pubblici per la durata della concessione e a non realizzarli direttamente per non incrementare il numero di stalli liberi attorno all’area centrale. Inoltre “il concessionario in caso di una minore occupazione dei parcheggi e quindi minori flussi, potrà incrementare le tariffe per una percentuale massima del 20%. Infine, nel caso di chiusura dell’accesso al nuovo parcheggio, giustificata da ragioni di pubblica utilità o da esigenze del comune, questo si impegna a corrispondere al concessionario un importo pari al 75% della tariffa”. Infine si fa riferimento alla possibilità per il concessionario di sfruttare economicamente altri servizi per la clientela come distribuzione alimenti e bibite e pubblicità.



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