Franco Capponi all’attacco:
«Diffamato da esponenti di “Prima Treia”,
abbiamo sporto denuncia»

ELEZIONI ROVENTI - In una nota "Treia 2030" parla di attacchi al candidato «che hanno travalicato il legittimo diritto di critica e di dissenso, si sono sostanziati nell'attribuirgli determinati fatti specifici integranti fattispecie di reato per le quali, ai sensi dell'articolo 27 della Costituzione, non risulta colpevole. Hanno scientemente omesso che pende ricorso in appello». Poi vengono posti quattro quesiti al deputato Tullio Patassini

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Capponi con la sua lista

 

«Attacchi offensivi e denigratori nei confronti del candidato sindaco Franco Capponi e della onorabilità della lista “Treia 2030” da parte di esponenti della lista “Prima Treia” sostenuta da una parte di Lega e lista realizzata ad immagine e somiglianza dell’onorevole Tullio Patassini. Abbiamo sporto denuncia verso esponenti noti e ignoti di quella lista» dice in una nota la lista Treia 2030. «Detti attacchi – continua la denuncia – hanno travalicato il legittimo diritto di critica e di dissenso, si sono sostanziati nell’attribuzione (al candidato Capponi, ndr) di determinati fatti specifici integranti fattispecie di reato per le quali, ai sensi dell’articolo 27 della Costituzione, non risulta colpevole; inoltre le registrazioni e i video di quanto riferito sono state registrate e pubblicate in alcune pagine Facebook, come “Lega Treia” e “Lega Tolentino”, raggiungendo un certo numero di persone certificato. Quanto detto in queste occasioni è assolutamente diffamatorio e denigratorio, poiché in merito alla vicenda che ha coinvolto Capponi, unitamente ad altri 60 Consiglieri regionali (che in fase di appello vengono consecutivamente assolti dall’accusa), viene scientemente omessa una circostanza fondamentale, ossia che la sentenza di condanna evocata è stata appellata ed è in attesa di essere giudicata dalla Corte d’appello di Ancona. Come recentemente avvenuto per i Consiglieri Spacca, Comi, Binci ed altri (anche loro assolti perché queste spese la Corte d’Appello le giudica legittime) presto anche Capponi ed altri saranno giudicati. È quindi stata fatta un’accurata opera di disinformazione dando agli ascoltatori una notizia non veritiera, dal momento che i fatti riportati sono una distorsione e un’alterazione della realtà che ha verosimilmente generato negli astanti la convinzione che il sottoscritto sia stato condannato per peculato in via definitiva». Nel comunicato si legge ancora che il tutto è stato fatto «in barba all’art. 27 della Costituzione, sulla quale proprio questi onorevoli avrebbero giurato fedeltà, che viene del tutto ignorata in nome dell’acredine politica e della volontà di screditare la reputazione e l’onore del candidato sindaco Capponi (data anche la pochezza dei programmi presentati al momento della presentazione delle liste nonché di quanto presentato ai cittadini nei comizi dalla lista Prima Treia con Sampaolo sindaco), nonché di tutta la lista “Treia 2030” tacendo che non si tratta di condanna ma di sentenza di primo grado e furbamente tacendo la pendenza del relativo appello».

lista-franco-capponi-1-650x432Inoltre sul commissariamento del Comune: «è avvenuto per le dimissioni in massa (il 100% di quelli di maggioranza) dei consiglieri comunali per sfiducia nelle capacità e per le azioni amministrative messe in atto dal vicesindaco Castellani che era subentrata a Capponi dopo la sospensione. Questo fatto dovrebbe essere smentito proprio dall’interessata Castellani, la quale, non proba del suo fallimento nella precedente amministrazione, si ricandida con la lista “Prima Treia” proprio contro quella compagine che l’aveva portata al ruolo di vicesindaco nella precedente amministrazione». La lista aggiunge che «va detto anche che il reato di cui è accusato Capponi è già prescritto grazie proprio ad una norma fortemente voluta dalla Lega (Legge n. 3/2019): pertanto Capponi potrebbe benissimo eccepire l’intervenuta prescrizione e chiedere la pedissequa sentenza di proscioglimento per estinzione del reato, tuttavia ha deciso di ricorrere in Appello per avere un’assoluzione nel merito e spazzare via ogni dubbio, illazione e ombra riguardante la propria condotta. Assolti sulla base di un’interpretazione che la Corte di Ancona ha fatto relativamente alla legge sui rimborsi, assolti quindi sulla base di un principio che verrà applicato pure al procedimento penale del sottoscritto, la cui discussione è stata differita rispetto a quella degli altri coimputati poiché all’epoca venne richiesta una sospensione processuale prevista dal DL. 189/2016 successivamente convertito, per permettermi di fronteggiare l’emergenza sisma che aveva colpito il nostro territorio mentre ero in carica come sindaco di Treia».

Calcio_Antirazzismo_Capponi-7-622x650Capponi sulla vicenda dice: «ritengo di essere stato oggetto di offese e accuse palesemente infamanti, con l’attribuzione di fatti ben specifici di fronte ad un numeroso pubblico, con tanto di registrazioni video e vocali che sono state pubblicate su alcune pagine Facebook, ipotizzando la fattispecie del reato di diffamazione, il sottoscritto ha chiesto che si proceda penalmente nei confronti degli ignoti (abbastanza noti), in quanto oltre alle due persone sommariamente indicate ma facilmente identificabili ci sono altri candidati della stessa Lista “Prima Treia” che hanno espresso ulteriori considerazioni denigratorie ed offensive (autori da identificare), autori del reato sopra ipotizzato e per quegli ulteriori reati che l’autorità giudiziaria riterrà di ravvisare nei fatti esposti in narrativa o che emergeranno dall’indagine». Capponi sulle questioni politiche attacca la lista “Prima Treia” «per il fatto che l’onorevole Patassini nei suoi interventi si dice preoccupato per un terzo commissariamento del Comune se vincesse Capponi. Anche questa è una notizia fuorviante perché la Legge Severino non prevede in alcun caso il Commissariamento ma al massimo l’eventuale incarico temporale al vicesindaco» dice il candidato sindaco che aggiunge che «quando Patassini parla di terzo Commissariamento attribuendomi i due precedenti sa di dire il falso o ha problemi gravissimi di memoria: il primo Commissariamento (2013) è avvenuto proprio perché Patassini ed anche il candidato consigliere Mozzoni, con una parte di accoliti Consiglieri comunali sfiduciò, non votando il bilancio 2014, l’allora sindaco Santalucia (ad appena sei mesi dalla fine del mandato) e il secondo commissariamento è avvenuto per la totale sfiducia della maggioranza dei consiglieri comunali alla vicesindaco facente funzioni Castellani». Capponi pone poi dei quesiti a Patassini: «dovrebbe dare delle risposte ai cittadini treiesi che non comprendono la dipendenza della lista Prima Treia proprio da lui». Primo: «perché una lista della che fa riferimento alla Lega non porta il simbolo del partito dato che tale simbolo è invece presente in tutte le liste coordinate nei comuni limitrofi dallo stesso onorevole Patassini?». Secondo, domanda: «perché l’onorevole non si sia candidato a sindaco dato che sembra più una lista personalizzata su di sé a suo uso e consumo (soprattutto per avere un peso dentro la stessa Lega e che oggi sicuramente non ha) che una lista civica tesa ad affrontare i bisogni della città e della comunità. Infatti sembra dipendere completamente dalle sue labbra e che nulla conti il candidato sindaco Sampaolo. Quest’ultimo è una persona rispettabile ma sicuramente totalmente inesperta ed impreparata ad affrontare i tanti temi che sono sul tappeto: dalla ricostruzione, alla realizzazione della nuova organizzazione scolastica, tema principe di questa campagna elettorale e senza nessuna chiarezza rinvenibile nello scarno programma della Lista “Prima Treia”». Terzo: «Sampaolo si propone l’accorpamento di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado, con chiusura conseguente delle scuole elementari e materne di Passo Treia e Chiesanuova e la realizzazione di un unico Polo scolastico a Treia. Non riusciamo a capire dove questo sarà realizzato, forse sulla piazza?». Quarto: «come fa la lista “Prima Treia” a disprezzare il nuovo attracco meccanizzato, misconoscendo e giudicando l’opera inservibile e faraonica? Quell’opera è stata programmata, votata, finanziata ed appaltata proprio quando Patassini rivestiva la carica di assessore e consigliere delegato era Mozzoni». Su Patassini conclude che «della sua presenza in parlamento non ha minimamente beneficiato la città di Treia né il territorio maceratese e soprattutto le roboanti promesse di sbloccare la ricostruzione sono andate del tutto disattese dato il blocco totale della ricostruzione e la mancanza di risposte legislative per sostenere l’impegno dei tecnici che da anni aspettano di vedere soluzioni per gli anticipi e l’accelerazione del processo di sburocratizzazione promesso».

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