La piazza di Visso, zona rossa da due anni e mezzo
di Federica Nardi
A Visso, uno dei comuni più colpiti dal terremoto, a contendersi il ruolo di sindaco il 26 maggio saranno Sara Tomani, volto nuovo con la lista “Tutti per Visso” e Gian Luigi Spiganti Maurizi, attuale vice sindaco che si presenta con “Insieme per Visso”. Su questa tornata elettorale non pesa solo una ricostruzione che non parte (per motivi certo non ascrivibili alla volontà locale) ma anche la difficile eredità sociale di Giuliano Pazzaglini, il sindaco-senatore nelle fila della Lega che in città, almeno da una parte, è accusato di aver creato divisioni enormi tra la popolazione. Non da ultimo è finito anche indagato per peculato in relazione ad alcune donazioni per il sisma: sequestrati sul conto corrente 10.300 euro e indagini in corso. Un’eredità che sul posto, almeno all’apparenza, sembra comunque scalfire appena i sostenitori del suo vice, Spiganti, molto apprezzato per la sua disponibilità e impegno. Così come del suo numero due, Filippo Sensi, consigliere comunale che dalle elezioni in Senato del sindaco ha preso in mano gran parte della progettazione e della comunicazione, essendo lui stesso un tecnico impegnato nella ricostruzione. Dalla sua Tomani ha la novità, almeno politica. Perché in lista compaiono molto giovani, noti in zona per essere rimasti a lavorare pur tra mille difficoltà. Volti nuovi, “puliti”, che reclamano un’unità sociale e di intenti distanziandosi apertamente da chi ha fatto opposizione in questi anni (l’associazionione “Visso futura”). Una presa di distanza che ha portato anche colpi bassi: qualcuno infatti ha tentato di comunicare un nome sbagliato della lista di Tomani per confondere le acque.
Sara Tomani
Clima parecchio teso, insomma, ma è sui programmi che i due contendenti chiamano al voto. Sul lato dei progetti in essere, come quello della nuova piazza temporanea nell’area ex Park hotel, entrambe le liste vogliono proseguire. Non c’è insomma, nemmeno dalle fila di Tomani, una volontà di interrompere quanto avviato né di attuare grandi ribaltoni. Il suo programma rimarca molto l’unità sociale. «C’è bisogno di uno sforzo comune e di fare squadra con tutte le risorse che offre il paese, lasciando da parte egoismi e ripicche personali. C’è bisogno di tutti – ribadisce -, ognuno con il suo contributo che sia piccolo o grande non importa, l’importante che sia sincero e onesto. Non c’è più tempo, l’attenzione dell’immediato post sisma è scemata. L’emergenza sta finendo e adesso è l’ora di riprogettare e ricostruire. Dobbiamo essere capaci di proporre progetti attrattivi, senza piangerci addosso, con dignità, sfruttare tutte le opportunità che la Regione, lo Stato e l’Europa ci mettono a disposizione. Siamo un gruppo di giovani e meno giovani e abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di coordinare e gestire insieme alla comunità i prossimi cinque anni di vita di Visso. La mole di lavoro per riprendersi è grande e le risorse umane sono limitatissime. Per questo è necessario un grande sforzo da parte di tutti noi». Tra le priorità indicate: «Insieme a tutti vogliamo scegliere di: dare massimo supporto al processo di ricostruzione avviato, senza rallentamenti dei processi in corso. Impegnarci nella riapertura e fruizione da parte di tutti della piazza quale simbolo dell’identità vissana e dell’identificazione della stessa come segno di riconoscimento turistico e di attrazione. Promuovere la Zona franca urbana in sinergia con gli Enti locali vicini colpiti dal sisma, come strumento per attrazione di investimenti privati mirati a creare attività imprenditoriali coerenti con il programma di ricostruzione e sviluppo del territorio. Concentrarci sulle politiche sociali, perché sono sempre di più le persone che hanno bisogno di aiuto e di servizi basilari come ambulatori, scuola, formazione, assistenza a persone svantaggiate. Condividere con la comunità dell’intero territorio le principali decisioni e iniziative intraprese e da intraprendere, attraverso assemblee pubbliche a cadenza programmata, per decisioni il più condivise possibili. Costituire Gruppi di lavoro permanenti a copertura di ogni aspetto di interesse collettivo (Turismo e Ambiente, Agricoltura e Allevamento, Commercio, Sviluppo Economico, Beni Culturali, Scuola e Formazione, Lavoro, Servizi Sociali, Sport e quant’altro di interesse). Collaborare con realtà locali, nazionali e internazionali per accrescere l’economia locale, sviluppando le attività legate al turismo e tutelando le attività locali tradizionali, linfa vitale del tessuto culturale ed economico cittadino. Ripristinare i servizi sanitari essenziali (Poliambulatorio, Medicina specialistica Pediatra, Oculista, Dentista). Sviluppare un servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili con particolare attenzione a chi vive da solo. Collaborare con le associazioni presenti nel territorio per sostenere la popolazione. Creare centri di aggregazione polifunzionali per favorire la ripresa della socialità. Renderci disponibili nei confronti dei Comuni vicini per il ripristino e l’utilizzo delle strutture sportive presenti ante-sisma, strutture necessarie all’aggregazione giovanile e non solo, dell’intero territorio dei tre comuni montani». Gli incontri elettorali di Tomani inizieranno domani (6 maggio) alle 21 nella palestra della scuola per la presentazione del programma e dei candidati. Poi il 10 maggio alle 21 nella sala consiliare per incontrare i giovani, l’11 maggio alle 15 nell’ex scuola di Fematre sul tema frazioni, agricoltura e allevamenti e infine il 24 maggio alle 19 nei giardini del Lago, per un aperitivo di chiusura della campagna elettorale.
Gian Luigi Spiganti Maurizi
Spiganti scende in campo con un programma lungo e dettagliato, diviso in 14 nuclei tematici. Sul fronte della ricostruzione pubblica l’intenzione è di «continuare a svolgere il ruolo di soggetto esecutore per gli interventi sui principali corsi d’acqua e di risanamento dei versanti franosi che in alcuni casi rendono impossibile l’approvazione dei progetti di riparazione dei danni alle abitazioni». Ulteriori interventi riguarderanno Visso capoluogo e parte della frazione di Borgo San Giovanni. Oltre ai progetti già avviati come la riconversione della piscina comunale o la conversione della scuola Capuzi e il ripristino dei cimiteri sono in programma «il recupero del complesso di San Giacomo» e «la conversione della ex-scuola di Cupi in struttura ricettiva» in sinergia con il Parco. Mentre il Comune si occuperà di una seconda struttura «tra Visso e Villa Sant’Antonio».
Sul fronte della ricostruzione privata c’è l’impegno a portare nelle sedi istituzionali le problematiche per un comune come Visso che deve fare i conti più che altro con la ricostruzione pesante. Per quanto riguarda le frazioni «intendiamo procedere come fatto in questi anni, curandone le esigenze e cercando di ridurre al minimo i problemi e le situazioni di disagio che possono generarsi». Sul fronte della riqualificazione urbanistica il volto del paese è radicalmente cambiato dopo il sisma, anche per la creazione delle nuove aree sae. Per questi «squilibri» provocati dal terremoto «si dovrà decidere quali previsioni del piano regolatore in approvazione sono ancora attuali e quali dovranno essere modificate. Vogliamo promuovere fin da subito un dibattito su queste tematiche» con un’ottica che sia almeno ventennale. Sul fronte dei servizi «nell’area ex Park hotel abbiamo previsto spazi che consentiranno di ripristinare tutti i servizi del poliambulatorio medico di Visso» e «intendiamo ripristinare e tutelare tutti i servizi che fanno sì che le persone possano continuare a vivere a Visso (in primis quello sanitario e scolastico) e instaurare collaborazioni con i vicini comuni». Sul piatto del programma anche agricoltura e allevamento. La volontà è di «tutelare gli imprenditori agricoli locali dando priorità a quelli residenti e alla creazione di nuove aziende», con l’obiettivo di «valorizzare i prodotti tipici con un marchio comune e gratuito». A questo si lega il tema della filiera dei prodotti che confluiscono anche nell’artigianato locale. Nei punti anche lo sport, la cultura (dove pesano le collaborazioni con l’università di Camerino, anche tecniche, per dare visibilità al processo di ricostruzione). Tra le priorità anche «riportare le opere d’arte a Visso nella nuova piazza dell’area commerciale il modo da recuperare la nostra identità e anche l’impegno per il mantenimento e potenzialmento del plesso scolastico, elemento fondamentale per il mantenimento della popolazione nella nostra vallata». Ma con un occhio che “getti via” il campanilismo. «La nostra storia recente ci impone di ripensare l’attuale impostazione basata su individualità e campanilismi a vantaggio di soluzioni integrate che abbiamo come riferimento il terriotrio e non i limiti amministrativi di ciascun ente». Anche per questo Visso si farò promotore «della creazione di un gruppo di Protezione civile in accordo con Ussita e Castelsantangelo, anche per la redazione di un piano di Protezione civile sovra comunale che ci consenta di essere meno soli e impreparati in caso di necessità». La chiave è quella comunque di recuperare la distanza che si è creata, in parte, con la popolazione: «La cura dei rapporti con la popolazione saranno un obiettivo da perseguire ancora prima degli altri. In questi anni ci sono stati evidenti problemi di comunicazione. Alcuni oggettivi, altri no: si è dato spazio a ipotesi, illazioni, insinuazioni mai confermate dai fatti». Bisogna insomma «rendere consapevoli tutti i cittadini delle scelte strategiche che faremo nell’interesse supremo del territorio e della popolazione». Gli incontri della lista con la popolazione inizieranno da dopodomani, 7 maggio, nelle aree sae. Poi il 13 maggio la presentazione della lista a Molini di Visso, il 18 maggio a Fematre per dialogare con le frazioni montane della Valnerina e infine chiusura della campagna elettorale il 24 maggio.
Le liste e i candidati:
Gian Luigi Spiganti Maurizi. (Insieme per Visso: Agostino Albani, Mirco Loretoni, Sara Rizzi, Giancarlo Carioli, Alice Liberti, Antonio Aureli, Alessia Rastelli, Gianfranco Pugnali, Filippo Sensi, Patrizia Serfaustini).
Sara Tomani. (Tutti per Visso: Stefano Stefani, Pasqualino Falconetti, Vincenzo Sordi, Luca Testa, Mario Martini, Maurizio Ticani, Francesco Ferraro, Anna Cherubini, Barbara Cappa Giulia Orsini).
Non voto a Visso, ma lancio ugualmente un appello ai candidati: chi vince ascolti e rispetti la minoranza. Chi perde operi con costanza e spirito di collaborazione nel suo ruolo di stimolo e controllo. Noi forestieri rivogliamo al più presto la perla dei Sibillini, e la sua vivace, bella e tenace comunità di nuovo ad animarla.
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