Caccia agli elettori
tra profili Facebook falsi
e telefonate sui cellulari

POLEMICA PRIMA DEL VOTO - A Matelica qualcuno ha creato degli account sul noto social network per fare campagna elettorale mentre a Camerino sui telefonini sono giunte chiamate per partecipare ad un evento. L'avvocato De Rosa: «Va visto se i numeri sono stati acquisiti nei modi previsti dalle leggi vigenti»

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Falsi profili Facebook per la campagna elettorale a Matelica, telefonate ai numeri privati di cellulare a Camerino, per invitare gli elettori ad incontri. E’ polemica in entrambe le città, in cui il 26 maggio si voterà per il rinnovo dell’amministrazione comunale. A Matelica un mese fa sono stati creati profili con cognomi noti, tipicamente matelicesi come Boldrini, Carsetti, Mosciatti, Porcarelli, Cappelletti, è stato usato persino il cognome di un noto sacerdote, che hanno chiesto l’amicizia a tanti cittadini, postando locandine e immagini della campagna elettorale. Il prete ha smentito, dicendo che non era lui a chiedere l’amicizia. A segnalare il fatto diversi cittadini, che insospettiti dalle richieste, non hanno abboccato. Come ha scritto un matelicese sono «profili falsi creati nemmeno un mese fa che vi chiedono l’amicizia e che influenzano la popolazione». Diverse le persone che hanno segnalato gli account a Facebook, alcuni sono già stati chiusi. Creare profili falsi utilizzando l’identità di un’altra persona, è sostituzione di persona, reato perseguibile pernalmente. Al momento, sull’accaduto non sarebbero state presentate denunce formali alla polizia postale. Sull’episodio è intervenuto il sindaco Alessandro Delpriori: «Leggo che sono stati segnalati dei profili falsi, o presunti tali, su Fb che potevano influenzare le elezioni amministrative. È chiaro che abituati come siamo all’invettiva e agli insulti su Fb, qualcuno ha cercato di smuovere le acque e accusare noi di provocare. Non so chi ci sia dietro a questa cosa e credo che non sia affatto il modo di fare politica. Se volevano farci male con questi piccoli stratagemmi, evidentemente hanno sbagliato strada». A Camerino invece domenica pomeriggio diversi cittadini hanno ricevuto telefonate sui propri cellulari, di invito all’inaugurazione della sede elettorale del sindaco Gianluca Pasqui. A segnalare il fatto un padre che stava festeggiando il battesimo del figlio, che si è chiesto come il comitato elettorale potesse avere il suo numero. Lo stesso episodio è capitato anche ad altri cittadini, tra i quali l’avvocato camerte Giuseppe De Rosa che spiega: «Qualora l’elenco dei numeri di telefono non fosse stato acquisito nei modi previsti dalle leggi vigenti sulla privacy e la normativa sulla par condicio, ma ad esempio preso da numeri forniti per le necessità conseguenti all’emergenza post sisma, saremmo in presenza di un reato, di cui diverrebbe opportuno informare le autorità competenti».



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