Sborgia presenta la lista Ripartiamo:
«Discontinuità la nostra parola d’ordine»

CAMERINO - Il candidato sindaco stila i nomi della sua squadra e gli obiettivi principali. «Dobbiamo urgentemente uscire da questo immobilismo che ha caratterizzato il periodo post terremoto fino a oggi». Nella squadra l'ex procuratore Vincenzo Luzi e tanti professionisti. Domani (sabato 27) l’inaugurazione della sede elettorale

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La lista “Ripartiamo” con Sandro Sborgia candidato sindaco

 

di Monia Orazi

Svelati questa mattina a Camerino, nel corso di una conferenza stampa, i nomi dei candidati consiglieri della lista “Ripartiamo”, che candida a sindaco Sandro Sborgia. Si tratta di Marco Fanelli (45 anni, consigliere comunale uscente, chimico Arpam), Lucia Jajani (45 anni quadro direttivo bancario), Vincenzo Luzi (75 anni ex procuratore della Repubblica), Luca Marassi (46 anni, ingegnere e project manager), Marco Marsili (48 anni commerciante), Anna Ortenzi (64 anni ex segretario comunale), Maria Giulia Ortolani (33 anni ricercatrice universitaria), Riccardo Pennesi (29 anni insegnante e ricercatore), Giovanna Sartori (34 anni avvocato), Roberto Scalla (53 anni geometra e preparatore atletico), Stefano Sfascia (50 anni dirigente medico di Ortopedia), Sauro Tromboni (64 anni imprenditore agricolo).

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Il candidato Sandro Sborgia

Due gli appuntamenti già annunciati: domani pomeriggio alle 18 in via Ridolfini 25 l’inaugurazione della sede elettorale e venerdì 3 maggio alle 18 presentazione della lista e del programma al locale D Quadro. «Il nostro impegno è per Camerino e tutto il territorio – ha detto Sborgia – non ci attende un percorso semplice, dovremo affrontare una situazione complessa, servirà l’aiuto di tutta la cittadinanza. Ci presentiamo con ostinazione, determinazione, caparbietà e competenze, possiamo farcela, abbiamo a cuore il nostro territorio. La lista si chiama “Ripartiamo” con l’augurio di avviare una nuova stagione. L’obiettivo è che torni nella comunità la voglia di rimettersi in moto e percorrere insieme questo tratto di strada, con la speranza di poter ricostruire non solo il territorio fisico, ma la struttura sociale della comunità. I cittadini che soffrono per aver perso la casa, per gli affetti lontani, hanno bisogno di ritrovare il senso della comunità, la certezza che durante il percorso difficile della ricostruzione, tutta la comunità è lì a sostenerli». Primo punto del programma, annunciato dal candidato sindaco è la ricostruzione: «Non ci farà dormire la notte, è un processo da riavviare, siamo un gruppo di persone che sacrificherà gli interessi personali, gli affetti familiari, le passioni personali, per mettersi a disposizione ed a servizio della comunità, non c’è amore più grande che mettersi a disposizione del prossimo, che caratterizza ciascuno di noi, lo faremo con cuore, passione e vitalità. Non per trarne vantaggi personali. Offriamo una nuova opportunità al territorio, la fiducia in noi è ben riposta. La nostra è una lista civica, ho voluto un impegno al di fuori delle appartenenze politiche, è necessario mettere da parte ideologie e diversità di vedute, trovare la sintesi per affrontare la situazione».

Sandro-Sborgia-con-Pennesi-Marassi-FanelliSborgia ha affermato che la parola d’ordine del programma è discontinuità: «A due anni e mezzo dal sisma, la comunità deve lasciare ciò che è stato ed iniziare un percorso nuovo. Non ci tireremo indietro, ci assumeremo le nostre responsabilità, l’onore e l’onere di decidere, non diremo mai che è colpa di qualcun altro. La cittadinanza sarà resa partecipe delle azioni che metteremo in campo, ci sarà un rapporto nuovo tra amministrazione e cittadini, fatto di trasparenza e partecipazione alle scelte. Un’amministrazione comunale deve avere il coraggio di saper ascoltare i propri cittadini, di saper fare un passo indietro se ha preso la strada sbagliata, di seguire un percorso condiviso e partecipato, alla gente va spiegato il perchè delle scelte». Un altro punto fondamentale, è il ritrovare l’unità della comunità, come ha spiegato Sborgia: «In una situazione come questa non si può soffiare sul fuoco delle divisioni. Per la ricostruzione abbiamo studiato un percorso, avvalendoci di tecnici e giuristi, come prima cosa è necessario rilevare il livello operativo di danno, per conoscere la situazione reale, sia nel centro storico e nelle frazioni e far partire interventi immediati dove possibile.

RIPARTIAMO

Il simbolo della lista

Le perimetrazioni vanno finalizzate agli obiettivi che l’amministrazione comunale vuole raggiungere. Mantenere le frazioni perimetrate, senza avere consapevolezza del livello operativo di danno, comporta che chi può fare i lavori subito, dovrà attendere le lungaggini delle procedure previste per la loro attuazione». Sborgia ha detto che nel centro storico si potrebbe verificare in quaranta giorni la situazione effettiva di 150 edifici, stabilendo quelli da abbattere, quelli da consolidare e quelli dove i lavori si possono avviare subito. «Ringrazio l’arcivescovo Massara ed il rettore Pettinari per quanto hanno fatto e quanto faranno – ha aggiunto il candidato sindaco – l’amministrazione comunale non può prescindere dai rapporti con la curia e l’università, occorre dialogare e seguire un’unica direzione. La nostra sede è in via Ridolfini, alle porte del centro storico, perchè da lì vogliamo ripartire, ed iniziare a riappropriarci di tutta la città». Altro punto trattato da Sborgia il contrasto allo spopolamento, da contrastare con azioni amministrative, volte a creare possibilità di far insediare nuove attività. «Dobbiamo fare in modo che Camerino diventi attrattivo, la gente deve tornare ed avere la possibilità di fruire di strutture e del vasto patrimonio artistico e culturale, penso alla Valentiniana che si potrebbe ripristinare entro i primi cento giorni – ha spiegato Sborgia – bisogna rimettere in moto il circuito di gente che viene a Camerino. L’amministrazione comunale deve creare le condizioni per far sviluppare nuove attività produttive e commerciali, ragionando sui tributi, favorendo la collaborazione con l’università che supporta le imprese nelle attività di ricerca e sviluppo. Su questo l’amministrazione deve essere un attore importante e non attendere le iniziative altrui. Camerino deve riappropriarsi del ruolo di guida dell’area montana, sedendosi intorno ad un tavolo con tutti i comuni del territorio, perseguendo una strategia condivisa per far tornare queste terre ad essere attrattive».

(Aggiornato con servizio completo)



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