di Enrico Maria Scattolini
INEVITABILMENTE GLI OCCHI MI SONO CADUTI sulla data del derby con la Civitanovese (+), non appena ho avuto modo di scorrere il calendario del ritorno all’ufficialità dell’HR Maceratese.
AL PARI, IMMAGINO, DELLA CURIOSITA’ di tutti i tifosi “pistacoppi” (+), d’accordo o meno con il nuovo corso biancorosso.
L’APPUNTAMENTO E’ A UN TIRO DI SCHIOPPO. Quarta giornata nello scorcio di un avvio di stagione non proprio agevole. Dovendo la squadra di Moriconi prima testare l’efficienza della sua nuova struttura su due fronti esterni che l’anno scorso più d’un problema provocarono alla…. progenitrice “Helvia Recina”(-): il primo ai Colli ascolani e l’altro a Montalto.
IL 14 OTTOBRE PROSSIMO la Civitanovese sarà difatti ospite dell’Helvia Recina/stadio (+).
UN EVENTO FASCINOSO (+)! Che, nel rispetto di tanti ricordi ora da non scomodare, ma che esistono, dovrebbe ricompattare le due componenti della tifoseria biancorossa.
QUELLA CHE STA APPREZZANDO (+), direi giustamente, l’impegno di Alberto Crocioni e che sondaggi ufficiosi rivelano sempre più consistente; e l’altra agnostica per la non condivisa scelta autarchica.-
IN MEZZO GLI INDECISI, il cui orientamento, prima o poi, darà sostanza a maggioranza e minoranza.
SEMBRA UN DISCORSO POLITICO; è invece l’amara conseguenza (-) di contrasti spesso prodotti dal solo piacere masochistico della polemica fra i calciofili concittadini. I quali, stante la limitatezza delle risorse, dovrebbero al contrario trovare nella solidarietà l’aiuto per la rinascita della Benamata.
FRATTURE CHE RISCHIANO DI ESSERE AGGRAVATE anche da ingerenze provenienti da fuori dei confini domestici (-).
COME L’ULTIMA D’INIZIATIVA BRESCIANA(-). Incomprensibile perché riaccende una diatriba immotivata.
QUELLA SULL’ATTUALE PROPRIETA’ dei simboli della Maceratese, il cui acquisto (+) all’asta estiva del fallimento della società biancorossa è stato messo in discussione dall’imprenditore bresciano Alberto Ruggeri.
RECENTEMENTE NE HA RIBADITO LA TITOLARIETA’ in capo alla signora Patrizia Canalini, nonostante l’evidenza documentale dimostri la legittimità dell’acquisizione da parte degli “Amici della Rata”. Confermata dal dottor Alessandro Benigni, Curatore della procedura.
NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO PROBABILMENTE note legali a definire la situazione in modo esaustivo (+).
LE ASSICURAZIONI IN TAL SENSO (+), da me formulate su questa rubrica, hanno indotto il signor Ruggeri a chiamarmi in causa sui social media con una sgradita intonazione di sospetto conflittuale sulla mia appartenenza agli “Amici della Rata” (di cui mi onoro di essere socio) e di dubbio sulla correttezza delle mie informazioni riguardo al problema.
CHE IN SOSTANZA SAREBBE ANCHE QUELLO, come puntualmente sottolineato da… sponde locali (-), dell’assenza sulle nuove maglie dell’ “HR Maceratese” del tradizionale logo recentemente entrato nella disponibilità dell’Associazione maceratese.
LA QUALE POTREBBE CONSENTIRNE L’IMMEDIATO UTILIZZO se veramente ha la “…reale proprietà dei suddetti marchi”. Suggerisce, con atteggiamento di sfida, il mio cortese interlocutore, invitandomi ad attivarmi a tale scopo.
RUGGERI TRASCURA PERO’ DIVERSI DETTAGLI (-):
(a) che una delibera assembleare vincola il consiglio direttivo degli “Amici della Rata” a donare i simboli della Maceratese all’Amministrazione comunale (il che, di per sé, dovrebbe essere già sufficiente a cancellare il sospetto di speculazioni da lui addirittura adombrato nei miei confronti);
(b) che non erano compatibili i tempi dell’asta in Tribunale e con quelli delle stringenti esigenze organizzative della società del presidente Crocioni, di tempestiva scelta dell’abbigliamento della sua squadra e quindi della relativa, possibile opzione fra vecchio o nuovo logo ovale;
(c) che infine precise regole federali disciplinano il cambio della denominazione di un club calcistico.
L’IMPRENDITORE LOMBARDO mi ricorda infine di essere attualmente vice presidente di una squadra bresciana che, per raggiungere la promozione in terza divisione da tempo inutilmente inseguita, ha deciso di non far più pagare il biglietto di accesso allo stadio (+).
MAGNIFICO(+)!!!; questa bella notizia (per i fortunati spettatori bresciani) accresce tuttavia la mia fatica a capire il motivo per il quale, vivendo in questa sorta di Eden, il signor Ruggeri l’estate scorsa sia stato attraversato dall’idea di occuparsi del calcio biancorosso.
LONTANO diverse centinaia di chilometri dalla sua residenza ed in pieno travaglio (-). Tanto da essere poi inghiottito da un devastante anno sabbatico.
TEGOLA DALL’INFERMERIA (- -) Brutta notizia arrivata oggi pomeriggio per la squadra di mister Moriconi. L’esito della risonanza ha evidenziato la rottura del crociato per il difensore Brugiapaglia. Da decidere il luogo dell’operazione, almeno 5 mesi di stop. E’ il secondo infortunio in difesa dopo quello di Tartari con il campionato che deve ancora iniziare.
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Per un crociato,anche fatto bene,in cinque mesi al massimo si fa una corsetta a bordo campo e con parecchia attenzione…
E’ LA SOMMA CHE FA IL TOTALE
Alcuni aspetti a quanto pare sfuggono – o almeno non vengono pubblicati su CM – alla storica “voce della Rata”, Scattolini, rispetto ai “movimenti” dell’imprenditore bresciano rispetto al calcio maceratese. Ruggeri non si è interessato alla Rata soltanto la “scorsa estate” (2017), come riferisce Scattolini, ha continuato a farlo nell’autunno successivo (acquisto del marchio nel mese di ottobre), quando ha contattato i vertici dell’Helvia Recina. Ruggeri, Crocioni e Chiaraluce, alla presenza della compagna dell’imprenditore bresciano, Patrizia Casalini, si sono incontrati nel maggio 2018 a Porto Recanati (quando ancora non si conoscevano i “destini” del calcio biancorosso). Il sindaco Carancini, lo confermano sia il vice-presidente Chiaraluce (attualmente fuori dal discorso HR Maceratese, ma Scattolini “glissa”) che lo stesso imprenditore Ruggeri, era a conoscenza dei contatti in corso. La signora Casalini, peraltro, risulta titolare del 100% dei diritti del marchio della Rata, registrato il 14/2/2018 (San Valentino biancorosso!), come da visura camerale pubblicata da un sito del calcio maceratese. Gli Amici della Rata, impegnati da delibera assembleare a donare lo storico marchio biancorosso al Comune di Macerata, a due mesi dalla “ipotetica” acquisizione, ancora non l’hanno fatto. Da parte dei legali della signora Casalini, nel frattempo, sono partite circostanziate “diffide all’uso del marchio” della Rata da parte di soggetti che non ne hanno la titolarità. Sembra che nemmeno il marchio dello storico Trofeo Velox (calcio giovanile) sia stato acquisito dagli Amici della Rata, essendo stato a suo tempo rilevato – come riportato da siti calcistici on-line – da “5 sportivi maceratesi” (che hanno sostenuto le “spese per la registrazione”). Staremo a vedere l’evolversi degli eventi, una cosa è certa: Ruggeri (“il marchio è mio e posso garantire che è in buone mani”), lo conferma apertamente, non è intenzionato a mollare il discorso del calcio maceratese. Nonostante attualmente sia vice-presidente di una società lombarda di Serie D (Rezzato), presto tornerà alla carica. Intanto l’HR Maceratese, con un prefisso abbinato al nome e con sulle maglie (biancorosse) un logo che “ricorda” soltanto quello storico, può definirsi l’erede della Rata? Eppoi, il derby con la Civitanovese (il cui presidente, Profili, ha realmente acquistato all’asta giudiziaria il marchio della società fallita) può davvero denominarsi tale? Oppure, come alcuni sostengono: si tratta una “fiction” per riportare i tifosi scettici sul calcio maceratese allo stadio?
Ci siamo anche chiamati in anni passati fulgor maceratese quando siamo risorti dalle ceneri..oppure quando la rata partita dalla 3 categoria si fuse con il macerata calcio..si giocava con maglie biancorosse ma tutto il resto era bianco azzurro dalle borse alle tute..ah caporaletti se non ricordo male con l’allora Helvia Recina Citano’ ne becco 3 in trasferta..e non era fiction…
Erga omnes,ma in particolare al mio lettore Aldo Caporaletti,fornisco la seguente informazione ufficiale riguardo all’attuale proprietà(100%)del marchio della Maceratese di trascorsa memoria.
La ricavo da una recente visura camerale(07/09/2018),dalla quale risultano le seguenti tre trascrizioni:
(-)14/02/2018: a carico della S.S.Maceratese srl,a favore della signora Casalini Patrizia (per cessione);
(-)01/06/2018: a carico della S.S.Maceratese srl, a favore della S.S.Maceratese in fallimento(per fallimento);
(-)21/08/2018 a carico della S.S.Maceratese in fallimento, a favore dell’Associazione Amici della Rata (per aggiudicazione giudiziaria).
Mi sembra esaustiva ,se si ha la pazienza di non fermarsi alla prima registrazione(14/02/2018)ma di leggere completamente il documento.
Mi sorprende che un analista attento come il pugnace Caporaletti non l’abbia fatto;un po’meno che ciò sia sfuggito a locali… sponde bresciane.
La realtà contraddice in termini la “fiction” immaginata dal mio fantasioso interlocutore:cioè di una Rata virtuale al confronto di una Civitanovese invece concreta.Dal momento che gli “Amici della Rata ” hanno acquistato il marchio dal Tribunale proprio come la società del Presidente Profili.Particolare però sfuggito a Caporaletti.
Che infine il signor Ruggeri sia ancora interessato alle sorti del calcio maceratese,affari suoi.
Di sicuro comprenderei meglio le sue intenzioni se rispondesse alla mia domanda posta in fondo all’ultima edizione di “Somma Algebrica”.
Saluti.
Peraltro il Caporaletti fa’ il saccente in casa d’altri senza guardare quello che profili and co stanno combinando in casa propria…