di Claudio Ricci
Non ha avuto buon esito la campagna M5S in provincia per il referendum abrogativo della riforma sanitaria regionale. La serie di no all’appello dei pentastellati che hanno abbracciato la campagna dell’onorevole Andrea Cecconi inizia da Matelica dove ieri sera l’assise ha stoppato l’adesione (leggi l’articolo). Disco rosso anche a San Severino dove la proposta referendaria è stata respinta questa sera con 5 voti favorevoli (minoranza più Fernando Taborro di Uniti per San Severino) e 7 contrari. Una bocciatura sul filo di lana, motivata dalla maggioranza come non attinente al problema della tutela del punto nascita e la minaccia di dimissioni da parte del vice sindaco Vincenzo Felicioli che ha commentato: «La democrazia non si esercita in queste forme».
Anche dal capoluogo le notizie non sono buone. In una nota i 5Stelle informano che il sindaco Romano Carancini ha negato il consiglio straordinario.
«Ricordiamo ai cittadini che i quesiti referendari hanno lo scopo di togliere alla giunta regionale lo strapotere in fatto di decisioni sulla sanità – scrivono i 5Stelle – ridando tale potere ai cittadini ed ai loro rappresentanti in Regione. Prendiamo amaramente atto della decisione del nostro sindaco e ringraziamo i tanti comuni marchigiani, molti di centro sinistra, che questa possibilità l’hanno offerta».
Amarezza condivisa dal consigliere di Tolentino Gian Mario Mercorelli che per primo in provincia si era fatto promotore del referedum rivolgendosi al sindaco Giuseppe Pezzanesi (leggi l’articolo). «Durante una riunione con alcuni capigruppo sembrava che l’idea fosse stata accolta positivamente qui a Tolentino, ma poi deve essere arrivato il “diktat” del Sindaco Pezzanesi in quanto si sono tirati tutti indietro e non ci sarà alcun Consiglio Comunale straordinario. Visto che un Consiglio straordinario, oltre che dal sindaco, può essere richiesto anche da almeno cinque consiglieri, abbiamo inviato una mail di sollecitazione affinché prendessero una posizione: solo il capogruppo della Lega Nord Cicconi e il presidente del Consiglio Sclavi hanno risposto. Dagli altri solo silenzio. I soliti giochi politici prendono il sopravvento sull’interesse della comunità. Forse Pezzanesi preferisce non urtare la “sensibilità” del governatore Ceriscioli nel timore di inimicarselo e di perdere qualche finanziamento regionale, piuttosto che attivarsi per consentire ai cittadini di esprimersi sull’argomento? O, forse, al di là delle schermaglie in Consiglio Comunale, non vuol contraddire il segretario regionale del Pd Comi? Proprio quel Comi che sulla stampa definisce il referendum proposto “uno strumento di propaganda molto oneroso” (leggi l’articolo) dimenticando che, a livello nazionale, il governo del suo partito ha appena negato l’accorpamento del referendum sulle trivellazioni con le prossime elezioni amministrative (con il chiaro intento di limitare l’affluenza alle urne) costringendo i cittadini a sostenere una spesa ulteriore di 300 milioni di euro».
A Civitanova l’appello lanciato dai consiglieri Mirella Emiliozzi e Pier Paolo Pucci al sindaco Tommaso Corvatta è caduto nel vuoto (leggi l’articolo) e le speranze scemano ogni giorno di più dato il termine imminente del 28 febbraio, data entro cui presentare le proposte in Regione. «Siamo stati completamente ignorati. E’ scandaloso che non ci venga data nemmeno una risposta – commenta Emiliozzi – tra l’altro su un tema come la sanità che riguarda tutti e su cui decidono solo in pochi. Ancora più scandaloso se si pensa al Consiglio di Civitanova composto per la maggior parte da medici».
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W la democrazia! !!!
Il mio commento è sempre lo stesso. All’inizio pensavo che fosse colpa dei politici. Ma siccome sono 20 anni o più che i politici fanno sempre le stesse cose e la gente continua a votarli, siccome l’Italia è una Repubblica Rappresentativa, questi del PD ed anche del PDL sono i giusti rappresentati di chi li ha votati.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Hanno fatto solo finta di alzare la voce per le decisioni di Ceriscuoli per ritornare subito indietro con le scuse più idiote che veramente sono da Pidioti. Non sono interessi politici che fanno scaturire certe decisioni, ma di tutt’altro tipo e sappiamo tutti quali sono. Politicamente anche i sinistroidi più distratti si dovrebbero rendere conto di chi hanno votato. Nemmeno una scusa da pdiota li può graziare. Certo, sempre che il sinistroide votante pdiota o no non ha qualche progetto comune con il Partito:il Partito? E che Partito è? Comunque adesso sapete che i nostri ospedali non chiudono perché un megalomane pesarese ha le sue mire, ma perché queste mire abbiamo alfine visto che sono condivise da buona parte dei voltafaccia di questa sinistra che dovrebbe far vergognare chi ancora vi appartiene e non sto parlando delle piccole nullità territoriali ma anche di persone come Bersani che dice dice ma sempre lì sta.
COPIO ED INCOLLO E NEANCHE CORREGGO UN PICCOLO ERRORE ORTOGRAFICO,CHE E’ BEN POCA COSA RISPETTO AL CHIAMIAMOLO….DISAPPUNTO CHE CERTA GENTE MI MUOVE NELLE VISCERE DEI DODICI METRI DI CUNICOLO CHE PORTANO ALL’ESTERNO.
Ma perché volete parlare con i sordi? Corvatta, da tempo ha detto come la pensava non scostandosi dalla decisione unicellulari dell’assessore alla Sanità Prof. Cerisciuli, già Governatore della Regione Marche e già accordato sulla stessa musica dei sottoposti. E con la gente che dovete parlare, al massimo con altre forze politiche che avversano Ceriscuoli e le sue scelte a favore delle strutture private che lo hanno sostenuto durante le elezioni e che beneficerebbero sostanziosamente da questa riforma. Magari non solo loro. Non dimenticate che proprio il M5s di Tolentino ha messo in luce questo connubio.
Che gli eventuali denari che gli eventuali politici si sono insaccocciati, nel corso degli anni, possano essere tutti spesi per loro medicine….