I sindaci di Civitanova e Macerata, Tommaso Corvatta e Romano Carancini
«Basta slanci in avanti sull’ospedale unico senza riscontri nella realtà». È questo il messaggio del sindaco di Civitanova Tommaso Claudio Corvatta, all’indomani delle ultime novità sul futuro polo ospedaliero della provincia. Dopo le anticipazioni di Cm sulla concreta possibilità che il futuro ospedale sorgerà in un’area del comune di Macerata, ieri il sindaco di Macerata ha annunciato in Consiglio comunale l’intenzione di candidare la città come sede dell’ospedale unico. Un progetto che esclude la zona di Civitanova troppo vicina al nuovo ospedale di Fermo.
«Credo sia il momento di porre fine alle esternazioni sul futuro della sanità del territorio, senza una consultazione all’interno del Comitato dei sindaci – dice Corvatta – E’ chiaro che con gli slanci in avanti espressi dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, con gli interventi del sottoscritto e via via di altri amministratori locali fino al sindaco maceratese Romano Carancini, vi è stata un’accelerazione nel dibattito sulla possibilità di un unico ospedale di rete per la provincia. Possibilità che però a oggi non trova riscontro nel dato di fatto. Siamo nella fase della concertazione e la concertazione a questo punto va portata avanti prima tra comunità locali e con la Regione, poi sui giornali. Inutile pertanto uscire con ulteriori esternazioni che finirebbero per allarmare altre comunità e altre amministrazioni senza che vi sia una solida base progettuale». Corvatta invita tutti gli attori della riforma a mostrare «equilibrio e altruismo. Auspico la convocazione di un tavolo comune che ci riunisca per progettare seriamente, concretamente, il futuro della sanità nell’Area vasta 3». Il sindaco di Civitanova, che anche in passato si era dichiarato favorevole a un nosocomio unico provinciale, conclude ricordando che pure in una visione progettuale complessiva non si può dimenticare che «Civitanova rappresenta il secondo polo demografico della provincia, il primo polo economico ed il primo polo viario».
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Cari sindaci, il vostro unico compito è ascoltare chi vi ha votato e chi no. Ed è ben chiaro quello che la gente chiede. Voi dovete solo pensare a far migliorare gli ospedali che ci sono. Poi le chiacchiere di Cerisciuoli o i vostri pareri, se non concordi con i cittadini dal mare ai monti, teneteveli per voi e discutetene a qualche tavolo costruito all’uopo o già pronto in qualche osteria. E come diceva un noto esponente della politica civitanovese con un nickname storico: ” Tutto il resto è fuffa”.
Scusate ma io non ho capito una cosa. E’ chiaro che in caso di pericolo di vita (infarti, emorragie ecc…..) la rapidità del soccorso è fondamentale. Quindi di Pronto Soccorso più ce ne sono sparsi per il territorio e meglio è, poiché si riduce la distanza massima tra ogni cittadino ed il Pronto Soccorso più vicino. Vorrei sapere come si concilia con ciò, la scelta di fare grandi ospedali Provinciali e chiudere quelli di Civitanova, San Severino ecc…..
Parlo da profano, chiedo appunto delucidazioni.
@ Pierpaolo, certe scelte con la ragione non si conciliano. Forse con interessi, chessò, magari speculativi e non sto parlando di speculazione filosofica ma di quella atta a produrre profitti economici anche personali, di quelli che per intenderci spesso occupano la cronaca nera. Faccio questa distinzione, perché mi immagino già il politico di turno che dice che a guadagnarci è sopratutto il cittadino.
anche perche’ fare dei pronto soccorso che non hanno la diagnostica e la possibilita’ di un ricovero immediato d’urgenza delegando il tutto alla supermega struttura in pelle umana che dovrebbe sorgere e’ quanto di piu’ irreale svilente e soprattutto pericoloso che possa esistere.La politica deve essere vicina alle esigenze della cittadinanza e non pensare solo ai freddi numeri che peraltro servono a foraggiare ancora stipendi folli senza senso e le assunzioni anche di personaggi che non avrebbero alcun titolo per ricoprire posizioni di cui si e’ gia’ lungamente parlato.Io penso sempre ai poveri cristi che devono fare la dialisi a tutti coloro che abitano in montagna alle donne in stato di gravidanza, a chi ha problemi di cuore etc….senza considerare una problematica che forse non e’ chiara a tutti….una volta costruito l’ospedale dovra’ essere immediatamente accompagnato da strutture ricettive e commerciali perche’ se un povero cristo che viene da ad esempio da sarnano ha necessita’ di essere ricoverato e di essere assistito il secondo povero cristiano che deve assisterlo dove dovrebbe andare a dormire in aperta campagna??? servono strade a scorrimento veloce.linee autobus potenziate e dedicate in partenza da civitanova macerata recanati etc…a getto continuo di giorno e di notte,.e tanto altro ed intanto giochiamo con la pelle dei cittadini tanto i nostri beneamati politici quando serve non fanno le file!!!!