di Enrico Maria Scattolini
IL TRENO GIUSTO passa una volta soltanto (+). O, meglio, ogni… cinquant’anni!
SOGNO SERIE B (++) Dopo un terzo di campionato è giusto crederci. Anche perchè la società ha costruito una rosa straordinaria e sognare non costa nulla.
“ABBIAMO AVUTO LE NOSTRE OCCASIONI NEL PRIMO TEMPO (+); non siamo riusciti però a sfruttarle. Il pareggio mi sembra giusto”. E’ il consueto, pacato commento di Spadoni al termine del match di Prato (leggi la cronaca della gara).
“ABBIAMO PERSO DUE PUNTI (-) per aver cincischiato troppo.” E’ invece quello più aggressivo di Marco Nacciarriti.
Il team manager Massimo Clementoni, il ds Giulio Spadoni, il mister Cristian Bucchi e l’ad Marco Nacciarriti
SPERO DI NON TIRARMI FUORI CON UNA BANALITA’, se sintetizzo che la verità è nel mezzo (+).
IL PARI E PATTA è un verdetto equanime se valutato nell’economia complessiva dell’incontro. Che non è stato esaltante (-).
MA E’ ALTRETTANTO INDISCUTIBILE che probabilmente sarebbe stato diverso se i biancorossi fossero stati capaci di trasformare in moneta sonante il loro splendido avvio di partita (+).
LA LORO INCONCLUDENZA OFFENSIVA (-) è stata stavolta la variante” NEGATIVA” rispetto al trend delle precedenti trasferte. Connotate da uno straordinario cinismo.
A ME E’ PERO’ SEMBRATO d’intravederne anche una positiva (+). Da identificare nell’arrembante pronti/via biancorosso: la traversa di Buonaiuto (5’), la successiva opportunità di Fioretti (12’) intercettata da un intervento arbitrale per fuorigioco e l’infelice conclusione di D’Anna da distanza propizia per infilare la porta toscana (23’). Il tutto ribadito da quattro corners a favore nell’attimo di un respiro.
VEROSIMILMENTE CONSEGUENZA di una precisa scelta di Bucchi (+). Il quale penso abbia deciso di rovesciare subito il gioco nella metà campo avversaria, modificando così il suo abituale credo tattico, per affrancare il più possibile la difesa, orfana contemporaneamente di Fissore e Lasicki, da un’eccessiva pressione avversaria.
POSTA IN SERIO IMBARAZZO (+) la terza linea del Prato. Pur se una delle più arcigne dell’intero girone.
PER UN SOFFIO il blitz non è riuscito (-).
VA COMUNQUE APPREZZATA la sagacia tattica dell’allenatore (+), per l’interpretazione di elasticità che ha cercato di dare al suo classico 4-2-4 . Talvolta apparso troppo rigido in precedenti situazioni.
ALLORCHE’ SONO STATI INVECE I PADRONI DI CASA A FARSI AVANTI, ho avuto modo di ammirare la compattezza della Maceratese (+). In particolare nelle coperture sulla propria fascia mancina, dove operava, all’incontrario, il temuto Chiricò.
LE EVIDENTI DIFFICOLTA’ DI KARKALIS (-), il suo avversario diretto, hanno chiamato infatti a raccolta il settore interessato del reparto di ribattuta. Mai infatti il terzino è stato lasciato solo. Nonostante l’esordio al centro del giovanissimo Altobelli, al fianco dell’esperto Faisca.
UN ‘ALTRA DIMOSTRAZIONE di mutuo soccorso fra i giocatori che sta facendo veramente grande (+++) la Maceratese d’oggigiorno.
GLI EFFETTI SONO STATI: (a) il progressivo affievolimento della vena dell’esterno pratese; (b) la sostanziale inoffensività dell’attacco toscano. Scarso negli altri componenti, come denunciato dallo score di soli nove reti in dieci incontri (fra i meno prolifici del raggruppamento).
TALCHE’ MODESTO E’ RISULTATO l’impegno di Forte, al di là di un lob di lunga gittata di Cavagna e di qualche sporadico calcio piazzato. Comunque sempre all’altezza del suo impegnativo nome il portiere biancorosso (+).
RELATIVA TRANQUILLITA’ (+) ribadita nella ripresa.
ANCHE DOPO L’INFORTUNIO DI ALTOBELLI, che ha costretto Bucchi a spostare Imparato vicino a Faisca ed a sostituirlo, come basso di destra, con il non ancora ventenne Clemente. All’esordio assoluto fra i professionisti.
IL TONO DEL MATCH è ulteriormente sceso di livello, sin quasi alla noia (-).
COMPLICE ANCHE L’ARRENDEVOLEZZA del Prato (-), che non aveva altro di suo da spendere dopo l’inutile sostituzione della seconda punta, e che ha capito come non fosse il caso di rischiare più alcunché contro la capolista.
PROFILO PSICOLOGICO DI RISPETTO verso una big del girone che, se opportunamente …pubblicizzato, potrebbe risultare profittevole per Maceratese anche nei cimenti futuri (+).
SUPERATO QUINDI IL DOPPIO PASSAGGIO IN TERRA TOSCANA (+). Un test molto atteso per un’attendibile verifica delle reali possibilità dei biancorossi. Quattro punti in classifica, +2 in media inglese, estrema concretezza fonte del successo di Pistoia ed attività di bel gioco – seppure privo di continuità – nel successivo impegno di Prato. Sono fattori di buon auspico per il prosieguo della stagione.
NON HA SORPRESO IL SUCCESSO della Spal a Savona, con un punteggio più rotondo dell’ipotizzabile ma ottenuto contro liguri agonizzanti (-). Così la Maceratese ha perduto la compartecipazione con gli estensi in cima alla graduatoria, ma poco importa perché…
…NEL CONTEMPO E’ AUMENTATO di una lunghezza il vantaggio sul Pisa (+). Probabilmente destinato a crescere ancora d’un altro punto per i fulmini della Covisoc che potrebbero a breve colpire la squadra di Gattuso. Per via di ritardi amministrativi.
IL PISA E’ STATO TRAFITTO ALL’ARENA GARIBALDI da quel Siena recentemente liquidato al “Franchi” proprio dalla Maceratese . A dimostrazione che, nella circostanza, i biancorossi (+) non batterono nessuno, ma una signora squadra.
ORA SEMBRA SIA GIUNTO IL TEMPO DELLE RESPONSABILITA’ (+). Nel senso – come sostenuto da Andrea Busiello – che la dottoressa Tardella ed i suoi collaboratori dovrebbero prendere atto: (1) del sottodimensionato valore del girone; (2) di quello invece notevole del proprio team; (3) pertanto della concreta possibilità di trasformare il sogno in realtà.
NON NECESSARIAMENTE DI PROMOZIONE, dal momento che le incognite/trappole sono tante, disseminate su un itinerario ancora lunghissimo; ma certamente di un torneo di vertice (+).
IL CHE CONSIGLIEREBBE IL RAFFORZAMENTO delle seconde linee (+), perché dai titolari non si possono sempre pretendere miracoli. Nella speranza poi che tutti siano recuperati o rapidamente recuperabili. Esempio: Giuffrida e Lasicki.
SICURAMENTE E’ PIU’ FACILE DIRLO CHE FARLO. Occorre, in ogni caso, la collaborazione dell’intera città. La prossima sessione invernale di mercato scioglierà i nodi di eventuali, ma anche comprensibili, incertezze (+).
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HELVIA DI RICINO
La trasferta di Prato ha evidenziato che in effetti la panchina non è da buttare via come si pensava. Altobelli e Clemente hanno disputato un buona partita ma per la prossima forse Imparato dovrà giocare centrale.
Sul piano del gioco e delle occasioni siamo stati nettamente superiori e avremmo sicuramente meritato la vittoria, vittoria che non avremmo meritato a Pistoia. I 4 punti nella doppia trasferta toscana è un ottimo viatico per raggiungere quanto prima la quota salvezza.
Abbiamo perso il primo posto ma abbiamo guadagnato sul Pisa che alla lunga potrebbe essere la vincitrice del torneo.
Ho visto Savona-Pisa, non vi è stata partita. Con la Rata il Pisa non ha mai tirato evidentemente abbiamo una difesa notevole.
Continua la sfacciata fortuna che non ci fa perdere e fa tanto male a qualcuno di Macerata Marittima: colpire una traversa è fortuna, avere 4 clamorose occasioni contro zero è fortuna, avere tre centrali infortunati è pura fortuna, avere in squadra giocatori come Carotti e compagnia è fortuna!!!!
Anche questa settimana qualcuno dovrà ingoiare un bel boccale di olio di ricino e soffrire d’invidia.
Ultima annotazione: la straordinaria Civitanovese è riuscita a cogliere un prezioso pareggio interno al 47° del secondo tempo contro una fortissima squadra di quartiere!!!!!!
Prosit
Hai ragione Enrico. L’occasione della B passa ogni 50 anni. Se ti si presenta l’opportunta’ e non ne approfitti, puoi pure aspettare altri 5o anni. Quel qualcuno a cui tu ti riferisci lascelo perde. Pensiamo piuttosto a questa bella realta’ che stiamo attraversando cercando in tuti i modi di far crescere molto di piu’ il tifo e il sostegno verso questa meravigliosa squadra,verso la Societa” con in testa la Presidentessa Tardella che sta dimostrando volonta’ caparbieta’ in tutte le sue decisioni oltre a quella di ripoportare tutta la citta’ di Macerata nel mondo del calcio che conta.Per finire ci sono tanti altri grandi esempi di piccole citta’ come la nostra che stanno facendo campionati di SERIE A e non mi sembra che siano prese da grandi preoccupazioni ma tutt’altro. Quindi coraggio e prendiamoci tutto quello che ci viene offerto dalle favorevoli circostanze.
Ho già preparato un esposto contro ignoti, da presentare alla Procura contro ignoti, ma non troppo, per la sparizione da queste pagine, del noto ed altrettanto bravo cronista civitanovese, che ogni settimana con le sue lezioni di calcio ci aiutava a capire meglio questo mondo misterioso,dove non sono solo i giocatori a scendere in campo, ma anche i tanti colpi di scena che rendono una partita avvincente ed imprevedibile.
Da cronisti sportivi Scattolini e Busiello giustamente mettono in risalto le possibilità della squadra in questo campionato, però permettetemi di dire che non necessariamente il treno per salire di categoria passa ogni 50 anni e proprio lo stesso Scattolini alla fine del suo editoriale sottolinea che la possibilità di trasformare il sogno in realtà non significa necessariamente promozione adesso.
Vale di più mettere salde radici in Lega Pro e poi crescere sempre più oppure rischiare di fare la fine di una squadra come la Fermana di Battaglioni, che vinse un campionato di C/1 con due spareggi playoff da “6 al Superenalotto” e poi dopo pochi anni si ritrovò fra i dilettanti?
Certo, se mi trovo in testa al campionato a poche giornate dalla fine non ci sputo sopra (scusate l’espressione poco oxfordiana) però secondo me prima viene la costruzione di una solida realtà e poi tutto il resto.
Vi ricordate il primo campionato di Serie D dell’era Tardella, con Melchiorri al centro dell’attacco? Ecco, come da quel campionato si è costruita la solidità dell’intera Società e quindi della squadra, che poi ha consentito i successivi risultati e la vittoria finale grazie anche all’esperienza acquisita, così con questo campionato si può e si deve rafforzare tale solidità per poi magari puntare davvero in alto.
In questo campionato io respiro lo stesso clima positivo del 1° campionato di Serie D dell’era Tardella…
PS: non si è mai parlato della bravura di Bucchi a costruire una squadra con giocatori corretti. Avete notato che fino ad oggi le espulsioni e le squalifiche per somma di ammonizioni sono tendenti praticamente allo zero? E pensare che “qualcuno” parla di squadra votata esclusivamente alla pura difesa sporca e catenacciara.
PS: Scattolini, ma allora l’aneddoto di Prato?
Concordo in tutto e per tutto con quanto scritto dal sig Molinari.
Sognare la serie B è meraviglioso, ma la società e la squadra non sono ancora strutturate per un salto cosi’ grande.
Correre dietro le corazzate del girone, corazzate non tanto dal punto di vista tecnico , fino ad ora non lo hanno dimostrato , ma economico e di pubblico significherebbe rischiare di rovinare un giocattolo che in questo momento funziona perfettamente come un movimento svizzero , con il rischio di trovarsi il prossimo anno con un budget già in negativo, con tutte le conseguenze del caso.
PS: signor Micucci, detto tra di noi, non credo che gli sportivi di macerata che si divertono a commentare su CM stiano piangendo per la mancanza di commenti del suo concittadino, forse dopo aver scritto di tutto e di più e non averne azzeccata una che sia una , si è preso una pausa di riflessione ,che spero sia lunga un campionato , detto questo, chissà se lui poi alla fine gufatore professionista , non era il nostro portafortuna ??
@ Sergio Ricci
Dal punto di vista finanziario è più pesante un campionato di lega pro che uno di serie B.
Se si sanno gestire bene i vari contributi (circa 4 o 5 milioni) si possono fare campionati dignitosi; Carpi, Frosinone, Sassuolo etc ne sono l’esempio lampante. Sogfnare non costa nulla e fino a quando siamo lassù facciamolo senza paura di quello che sarà domani!!!!
Condivido in pieno quanto scritto da Molinari, ma corretta è pure l’osservazione di Valentini sulla maggiore sostenibilità di un campionato di serie B rispetto ad uno di Lega Pro… Certo è che la “piccola” Maceratese non credo si possa permettere gli stessi investimenti di colossi come Spal, Pisa e Siena che suppongo interverranno ancora pesantemente nel mercato di Gennaio.
Un solo appunto a quanto scritto da Molinari: in realtà, come mi ricordano in questi giorni gli amici fermani, i gialloblu il campionato di C1 lo vinsero dopo una clamorosa rimonta che li portò dal terz’ultimo posto (se non erro) del girone d’andata al primo davanti alla corazzata Palermo.
Il campionato vinto “da 6 al superenalotto” fu quello di c2 del 1995-96 dove la Fermana sconfisse nei play-off prima la Ternana e poi il Livorno: campionato che indirettamente segnò pure la storia della Maceratese visto quello che avvenne la stagione successiva…….
Mi scuso con i tifosi della Fermana…
Caro Molinari,scusi la dimenticanza.Non un aneddoto ma un episodio reale quello verificatosi a Prato ,a fine maggio 1967.QUEST’INCONTRO RAPPRESENTAVA PER LA MACERATESE DI GIAMMARINARO L’ULTIMA,ESTREMA POSSIBILITA’ DI AGGANCIARE IL PERUGIA DI MAZZETTI IN TESTA ALLA CLASSIFICA ,ALLA PENULTIMA GIORNATA DEL FAMOSO CAMPIONATO DELLA…QUASI PROMOZIONE IN SERIE B.
DUGINI ERA L’UNICA PUNTA A DISPOSIZIONE DELL’ALLENATORE PER L’ASSENZA DI TURCHETTO.
DURANTE L’INTERA SETTIMANA DI RITIRO A MONTECATINI,DA ME SEGUITO PER CONTO DEL “CARLINO”,IL GIOCATORE ACCUSO’ PROBLEMI ALLA GAMBA SINISTRA IN ALLENAMENTO.TANTO CHE IL SUO IMPIEGO RIMASE IN DUBBIO SINO A POCHI MINUTI DAL MATCH.LUI PERO’ SCIOLSE LA RISERVA ,DICHIARANDO DI ESSERE PRONTO A SCENDERE IN CAMPO.NONOSTANTE IL PARERE CONTRARIO DEI SANITARI E DELL’ESPERTISSIMO MASSAGGIATORE DONATI,CHE CONOSCEVA ALLA PERFEZIONE LA SITUAZIONE DELL’ATTACCANTE. IL QUALE,DOPO APPENA TRE MINUTI DI GIOCO, SI SCONTRA CON UN DIFENSORE TOSCANO(TALE BENINI/CFR:”C’ERA UNA VOLTA LA MACERATESE ,ANNI 50/60″ DI GLAUCO GIGLIONI),RESTA A TERRA DOLORANTE,VIENE PORTATO A BRACCIA AI BORDI DEL TERRENO DI GIOCO ,PER RIENTRARVI POCO DOPO CLAUDICANTE E NULLO ALL’ALA SINISTRA.
RICORDO CHE ALL’EPOCA NON C’ERANO LE SOSTITUZIONI.PER CUI LA MACERATESE DI FATTO GIOCO’ L’IMPORTANTE MATCH IN DIECI,IN PRATICA DAL FISCHIO D’AVVIO.
RAMMENTO ANCORA LE POLEMICHE CHE SEGUIRONO A QUELLO CHE MOLTI NON RITENNERO UN ATTO DI ABNEGAZIONE DA PARTE DEL CALCIATORE.CHE ,POCHE SETTIMANE DOPO, FU CEDUTO PROPRIO AL PERUGIA INSIEME A TURCHETTO.
Caporaletti. Desaparesidos ??
Enrico ha dimenticato un particolare non di secondaria importanza. La porta del Prato era difesa dall’ex biancorosso De Rossi, diciamo ben disposto nei confronti della rata. In 90′ nessuno fece un tiro in porta decente!!!!
Enrico ha dimenticato un particolare.Portiere del Prato era l’ex De Rossi ben disposto verso la causa biancorossa. In 90′ non facemmo un tiro in porta decente.
Buongiorno Scattolini e grazie per l’episodio (io ero appena nato all’epoca).
Lei era a Montecatini; secondo lei perchè Giammarinaro rischiò Dugini nonostante il parere contrario del massaggiatore? Perchè, data l’assenza di Turchetto, era l’unico attaccante a disposizione? Perchè non c’erano validi sostituti?
Avete trasformato le obbiettive cronache di Caporaletti in critiche feroci, e giustamente avrà le sue ragioni per rendervi orfani delle sue attesissime relazioni. Il pallone, poi si sa, è sferico, un rimpallo causale, un colpo fortuito ed è goal. Come quando si gioca a biliardo e la palla scorrendo più del dovuto si mangia un filotto.
@ Micucci
“Obiettive”…
“Feroci”…
..scusami ma non ho ancora capito se i tuoi interventi sull’argomento-Maceratese sono solo per difendere qualcuno che non ha bisogno di difensori oppure sono anche di commento sportivo al campionato; io faccio un po’ fatica a trovare tuoi interventi legati solo all’argomento-campionato. Non sei d’accordo con me?
Caro Valentini,ovviamente …omissione intenzionale.Sicuramente ne capirai i motivi.
Caro Molinari,pur in carenza di altre punte, a causa dell’assenza del grande Turchetto,fu Dugini ,da quel che ricordo,ad insistere per giocare. L’ingegner Valentini potrebbe essere però più preciso.
Saluti
@Enrico
Piu’ chiaro? Non direi anche se e’ passato tanto tempo. Sabato a casa, fara’ freddo per me.
@ Molinari. Mi dispiace che Caporaletti se la sia presa per qualche post un po’ maleducato. Mancando lui questa pagina non mi diverte più di tanto. Diciamo che il confronto Caporaletti/Tutti i tifosi della maceratese che postano riferendosi ai suoi commenti, è veramente spassoso, sempre se sono nei limiti di un sano confronto. Non si può negare la sua competenza del gioco del calcio e le previsioni scaturiscono dalla sua esperienza. Poi se c’è un po’ di campanilismo, tanto meglio. Sia io che tanti commentatori sentono la sua mancanza e scherzare non fa certo male. Personalmente se la Maceratese e la Civitanovese vincono non mi dispiace.
@ Micucci
“…le previsioni scaturiscono dalla sua esperienza”…no Micucci, su questo proprio no!