L’interno del centro da beach volley
di Alessandra Pierini
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Non abbiamo nulla a che fare con i fondi spesi dall’amministrazione di Macerata per mettere a norma lo stadio Helvia Recina. I soldi investiti per il centro di beach volley sono nostri, di due privati maceratesi». A dirlo è Enrico Borsini che con Daniele Luchetta ha deciso di realizzare una struttura che non ha uguali nella provincia di Macerata. Al momento infatti, gli amanti del beach volley, devono fare almeno 50 chilometri per trovare qualcosa di simile o aspettare l’estate e andare in spiaggia. Il progetto, ideato dai due maceratesi è finito nel mirino dopo che le spese per l’adeguamento dello stadio alle esigenze della Maceratese approdata in Lega pro sono lievitate rispetto alle previsioni iniziali.
Il cartello dei lavori
«Molti hanno puntato il dito contro di noi – spiega Borsini – e non ci stiamo perchè sono anni che pensiamo a questo progetto, abbiamo partecipato a un regolare bando indetto dal comune di Macerata e abbiamo ottenuto un permesso a costruire. Per realizzare il centro abbiamo sborsato finora di tasca nostra almeno 300mila euro facendo grossi sacrifici. Per di più in un periodo con i tempi che corrono è un’incognita. Al Comune il centro è costato zero e in più dà un servizio alla città in una zona che era già destinata allo sport».
Borsini ripercorre le varie fasi dell’iter che li ha portati al completamento dell’opera: «Siamo stati gli unici a partecipare al bando per la riqualificazione della zona con un progetto sportivo. Vinto il bando ci siamo sottoposti a tutta la procedura del caso».
La tensostruttura nel piazzale dello stadio Helvia Recina
L’ingresso dell’Heaven Beach
L’investitore spiega anche il motivo dello spostamento della struttura che comprende due campi da beach volley, spogliatoi, stanza massaggi e ufficio, in una location differente rispetto a quanto previsto dal bando, come sottolineato da Giuseppe Bommarito (leggi l’articolo). «Con la promozione della Maceratese – dichiara Borsini – la questura ha dichiarato non utilizzabile parte dell’area che ci era stata assegnata per cui la nostra idea non sarebbe stata più realizzabile. A quel punto visto che il Comune aveva già stabilito di rimuovere l’isola ecologica, ci hanno assegnato questa nuova area. Certo abbiamo occupato dei posti auto ma saranno meno di una ventina. La variante e tutte le modifiche al progetto iniziale sono state sottoposte all’attenzione della commissione Ambiente e territorio e approvate dal Consiglio comunale. Questo passaggio ha anche allungato di molto i tempi. Abbiamo pazientato proprio perchè volevamo che tutto fosse a posto».
In fondo gli spogliatoi
Altro punto è quello relativo al bar di cui si parla nel progetto approvato: «Il contratto con l’amministrazione – continua Borsini – che è bene ribadire non ha speso nulla e si troverà ad avere questa struttura, prevede che saremo noi a gestirla per 9 anni. Se in questi 9 anni riusciremo a realizzare anche un piccolo bar esterno, la gestione sarà prolungata di altri 6 anni. Per ora, forse, avremo dei distributori automatici all’interno».
Il centro che si chiamerà “Heaven Beach” sarà inaugurato il 29 novembre: «Capofila del progetto – precisa Borsini – è il Csi, prevediamo corsi e collaborazioni con molte altre realtà. sarà dei nostri anche Greta Cicolari, campionessa in carica di beach volley che si esibirà dopo il taglio del nastro e ci darà una mano».
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Complimenti Enrico per la determinazione con cui hai perseguito il tuo obiettivo. Nella tua passione sportiva siamo sempre in grande sintonia….
Grandi Enry e Dani!!!!!
BRAVO ENRICO!!!!
Grande Enrico!!
Tanto quando a Macerata si fa qualche cosa per lo sport gli vanno tutti contro,bravo Enrico!
Complimenti a te e a Daniele, siete due persone serie e determinate.
A me non piace affatto: secondo me il beach volley si fa al mare, sulla sabbia che si trova in loco; eppoi quel tendone è veramente un pugno negli occhi e va ad arricchire le “brutture” maceratesi agli accessi della città.
Lodevole iniziativa dei ragazzi a cui vanno tutti i miei complimenti!! ma non prendiamoci in giro.. La struttura è oscena e inguardabile! Poi in comune c’è chi contesta i box del cimitero se sono alti più di 2 cm del previsto??? Ma fate ridere!!
Finalmente! Quando giochiamo??
Il tendone è osceno e brutto
Riqualificazione della zona? Chiamate immediatamente le ruspe. Struttura vergognosa.
A prescindere dall’impegno e dal sacrificio economico messi in campo dagli investitori e sopportati direttamente dagli stessi (nessuno, peraltro, ha scritto il contrario), il problema vero sta nella traslazione della struttura, che non poteva e non doveva essere sistemata nel piazzale dello stadio, in una zona che è urbanisticamente destinata a parcheggio.
Altro problema è quello dell’impatto, cioè dell’effetto visivo, della struttura, sul quale potranno esprimersi i lettori.
Non capisco proprio come il Comune abbia potuto cedere un’area destinata a posteggio dello stadio ad una struttura privata.
la location lascia molto a desiderare ma a Macerata è così…prendere o lasciare!
Non giudico la struttura, ci sono dei benpensanti che ne sanno più di me, ma certamente si è creato un luogo per svolgere attività sportiva.La scorsa settimana sono stato due giorni a Pesaro in occasione di un torneo di Minibasket, ebbene le otto partite disputate, le ho giocate in altrettante palestre per poi giocarmi la finale 1° e 2° posto al Palazzo. Purtroppo a livello di impianti siamo distanti anni luce da tutti.
Data l’importanza della questione e per completezza di informazione riteniamo utile compiere alcune precisazioni sulle dichiarazioni riportate nel presente articolo.
A fronte dell’impegno e dell’evidente sacrificio economico a cui hanno fatto fronte gli investitori, non possiamo infatti esimerci dal rilevare una gestione amministrativa della questione quantomeno criticabile ed, in alcuni punti, oscura.
Nell’articolo, uno dei due investitori afferma che “la variante e tutte le modifiche al progetto iniziale sono state sottoposte all’attenzione della commissione Ambiente e territorio e approvate dal Consiglio Comunale”. Sarà per l’inesperienza in ambito amministrativo da parte dell’intervistato, ma l’affermazione è inesatta, in quanto il Consiglio Comunale non ha mai potuto esprimersi su tutti i lavori che stanno interessando la zona dell’Helvia Recina, siano essi quelli per l’adeguamento funzionale dello stadio, siano essi quelli relativi alla realizzazione dell’impianto di Beach Volley. Più specificatamente, il menzionato spostamento dell’impianto è stato deliberato con atto della Giunta Comunale (e non del Consiglio) n. 177 del 06.05.2015.
Tale aspetto, che potrà apparire ai più come una cosa di poco conto, assume invece una rilevanza fondamentale in quanto con quella delibera la Giunta compie un atto amministrativo che, per legge, non rientra nelle sue competenze ma proprio tra quelle del Consiglio Comunale (così come previsto dal D.Lgs. 267/2000 agli artt. 42, c.2, let. l) e 48, c.2), e dallo Statuto del Comune agli artt. 10 – competenze del consiglio – e 16 – competenze della Giunta).
La ratio delle norme summenzionate che riteniamo non sia stata rispettata è che il Consiglio discute e delibera su questioni di carattere generale, mentre la Giunta delibera sulle attuazioni delle scelte di carattere generale che il Consiglio ha compiuto: lo spostamento dell’impianto sportivo da un’area ad un’altra è una questione di carattere generale su cui il Consiglio Comunale, e non la Giunta, doveva dire la sua.
Questo, insieme ad altri aspetti controversi (tra cui primeggia quello inerente l’autorizzazione di un edificio in un’area destinata a parcheggio) sono stati oggetto di una nostra interrogazione presentata all’ultimo Consiglio Comunale, a cui il Sindaco ha fornito risposte che non riteniamo soddisfacenti e per cui ci riserviamo di avviare altre iniziative future.
sembra che il circo takimiri abbia messo radici in citta’….struttura oscena bruttaun ecomostro che nel sud cercano di abbattere e noi invece facciamo costruire in una location che non ci azzecca nulla…il beach volley si fa’ al mare non in citta’.
È in ogni caso oggettivo che la struttura sia un cazzotto sugli occhi…
Ma ci vorrà un miracolo per riqualificare l’ area del centro fiera a villa potenza x realizzare una struttura polivalente con destinazione sia fieristica che sportiva?!!!