di Enrico Maria Scattolini
TUTT’IN FILA IL VERTICE BIANCOROSSO A PISTOIA. Tardella, Spadoni e Nacciarriti seduti, uno di fianco all’altro, su un inospitale (ma solo per il gelo notturno) gradone del “Melani” (+).
A SOFFIRE INSIEME PER LA BENAMATA La quale non sembrava nella condizione migliore (-) per difendere il primato e ricucire lo strappo del successo pomeridiano dell’altra capolista Spal contro la Carrarese.
OLTRE I CONTENUTI TECNICI piuttosto deludenti (-), la serata ha invece avuto una felice conclusione. Addirittura inattesa.
SINTETIZZATA INFATTI DA UN RISULTATO STREPITOSO per la sua valenza contabile e l’ulteriore conferma dello straordinario Dna di questa leonina Maceratese di Bucchi (+++).
DI QUI LE INEVITABILI LACRIME (+), per altro, come al solito, ben dissimulate, di Mariella nostra; la commozione, seppure celata dalla consueta, apparente imperturbabilità, del diesse; ed….
…IL MACHISMO (+) DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO, il quale mi ha subito confessato”….di aver sofferto il giusto, perché la Pistoiese ha confermato di essere una buona squadra, veloce ed anche in possesso di un buon palleggio. Concludendo però: “MA LA RATA E’ UN’ALTRA COSA!”.
CON CIO’ RICOLLEGANDOSI alle sue impegnative dichiarazioni della settimana. “….Di una Maceratese che punta alla B.”
PREVISIONI CHE RIFERISCO SENZA IL RICORSO ALLA SINTESI DEL SEGNO ALGEBRICO perché, se da un lato evidentemente appagano il mio (lo ammetto) ego campanilistico, dall’altro temo che possano essere sopra le righe. Dal momento che il campionato ha appena superato la metà del girone di andata.
NON PER NULLA gli atteggiamenti (+) della presidentessa e del Direttore Sportivo sono più prudenti. O solo prevalentemente scaramantici?
SCIVOLANDO CON LO SGUARDO SUI VOLTI TESI DELLA TRIADE, al fine di ridurre la mia tensione provocata dagli accadimenti in campo, m’è venuto in mente di chiedermi se soprattutto la Tardella non stesse riflettendo su quel punto che la sua immacolata Maceratese corre il rischio di perdere per il coinvolgimento nel gran casino del Dirty Soccer (—). In conseguenza di ciò che l’anno scorso ha combinato/non combinato Garaffoni. Baluardo biancorosso del campionato nazionale dilettanti stravinto.
UN PUNTO CHE SI RIDURREBBE AD UN NONNULA se, nel prosieguo della stagione, si dovesse vanificare (-) l’attuale sogno biancorosso.
MA CHE SI TRASFORMEREBBE INVECE IN UN’ENORMITA’ nel caso di future realtà di campionato altrettanto gaudiose come quelle attuali (+).
LA RESPONSABILITA’ OGGETTIVA nel calcio è considerata di fondamentale importanza per la giustizia sportiva, in particolare dal Procuratore Figc Palazzi. A mio parere soprattutto per la comodità d’indagine che ne deriva e la relativa irrogazione delle sanzioni. (-).
SENZA TENER CONTO DELLA DIVERSA NATURA dei livelli dei campionati federali a cui viene applicata. Le contrapposte, sostanziali connotazioni dei settori professionistici e dilettantistici.
IN QUEST’ULTIMO risulta molto più difficile, per società generalmente poco strutturate, poter seguire i comportamenti dei propri calciatori, spesso impegnati in attività collaterali e comunque diverse da quella agonistica tout court.
A DIFFERENZA DI QUANTO accade invece nell’altro. Molto più organizzato..
IL FATTO PERO’ CHE SINO AL 2014 si poteva scommettere pure sulle partite dei dilettanti, ha lasciato briglia sciolta ai segugi e giudici sportivi anche fra gli amatori. E la Maceratese ci è andata di mezzo (-), insieme ad altri 28 club: dello stesso status, di serie B e Lega Pro.
SARA’ COMPITO DELL’AVVOCATO NASCIMBENI, qualificato esperto di diritto sportivo a livello nazionale (+), tentare di evitare alla Maceratese un’ingiusta punizione.
LUI E’ MOTIVATISSIMO (+), al di là del dovere professionale. La sua mai dimenticata fede biancorossa (pur se in passato un po’sfuocata, ma ora di nuovo vivida) lo porterà a battersi al meglio. Come al solito.
PRELUDIO DI UN CIMENTO GIURIDICO che potrebbe anche allargarsi al combinato tentativo di abrogazione della suddetta norma oltre il football professionistico (+).
CHIUDENDO LA PARENTESI LEGALE e ritornando all’episodio tecnico, ho molto apprezzato l’obiettività di valutazione (+) dello staff biancorosso riguardo a quanto verificatosi sabato al “Melani”.
DOVE LA RATA NON HA BRILLATO di luce propria (-), come invece le era riuscito nella precedente trasferta di Siena ed il sabato prima all’Helvia Recina contro la Spal.
MA ADESSO NON SI ESAGERI (MASOCHISTICAMENTE) CON I DEMERITI. In parte emersi per il succedersi delle fasi del match, ma soprattutto per le qualità della Pistoiese (+).
IL SOLLECITO GOL DI FAISCA ne ha indirettamente favorito lo svolgimento tattico, costringendola ad un maggiore impulso offensivo (+). Inizialmente affidato al singolo Sinigaglia –subito metabolizzato dalla coppia centrale della retroguardia ospite-, poi progressivamente affiancato da Speziale e Rovini.
AL CONTRARIO, IL VANTAGGIO ha abbassato gli intermedi biancorossi oltre l’abituale impostazione del loro modulo di stare in campo. Che si è rivelato quasi completamente difensivo (-), esponendosi quindi ai reiterati attacchi dei padroni di casa, e di conseguenza ha tolto alimentazione alle punte Fioretti e Kuoko.
C’E’ VOLUTA PERO’ una bella (+) ma …eterodossa conclusione di un terzino (Lanini) per ristabilire la parità.
A DIMOSTRAZIONE DELLE VIRTU’ DELLA TERZA LINEA MACERATESE che si sta imponendo fra le più dotate del girone. Completata da un portiere che non è solo Forte di anagrafe (+++).
REPARTO FONDAMENTALE di una squadra che dell’orgoglio fa la sua bandiera (+). E che, ancora una volta, ha trovato il colpo di coda conclusivo con l’assist dell’uomo-finish Orlando (al “Franchi” di Siena ha addirittura segnato la rete del trionfo!!!) e la perfetta esecuzione di Buonaiuto.
RIBADENDO “CATTIVERIA”, più che cinismo, nelle battute determinanti. Perfette per scansione temporale e per concretezza (+).
QUINDI ANCHE LAMPI DI LUCE al “Melani” (+).. Non solo le ombre della notte.
MA PROBABILMENTE il mio caro Caporaletti non sarà d’accordo (-).
TRE SABATI DA RATA A NOVEMBRE – A Prato alle 17.30, poi in casa contro L’Aquila alle 15 e il 28 novembre alle 15 in casa del Tuttocuoio.
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Scattolini, ci aveva promesso un episodio del passato relativo ad una partita col Prato…
Molinari,ha ragione.Lo ricorderò dopo la partita di sabato prossimo. Mi scusi
Allora lo ricordo io. Insieme all’amico Enrico e la riserva Carla’ fummo presenti all’ultima partita di campionato a Prato. Il Prato doveva vincere il campionato (in lotta.con l’Arezzo) e noi avevamo bisogno di un punto per salvarci. Turchetto gioco’ in marcatura su Vieri nonno. 0 a 0 il risultato ma ci facemmo riconoscere. Alla fine Enrico si avvio’ negli spogliatoi, busso’ , fu riconosciuto e gli chiusero la porta in faccia! Lascio ad Enrico la fine della storia!!!!
HELVIA DI RICINO
In due giorni ho letto diversi commenti critici sulla partita di sabato. Non sono assolutamente daccordo. Non si possono dominare tutte le partite come con Siena e Spal. La rata ha messo in luce una grande forza di carattere. Subito il gol ha avuto una grande reazione. In fin dei conti Forte e’ stato seriamente impegnato un paio di volte.
Resta pero’ il problema della panchina specialmente se i malati cronici non guariscono.
Naturalmente qualcuno a Macerata Marittima dovra’ ingoiare un’altra bella razione di olio di ricino.
Penso che non vada troppo enfatizzata la scarsa prestazione tecnica della squadra, ci può stare che sia venuta a mancare la forma, ma nonostante tutto la vittoria è stata portata a casa, e questo è segno che la squadra ha carattere e non si accontenta del punticino del pareggio.
Sull’eventuale punto di penalizzazione concordo sul fatto che è poca cosa se le ambizioni sono di salvezza, certo è che se si dovesse lottare per i play off il discorso si inverte.
No,caro Valentini: l’episodio che mi sono impegnato a raccontare nella prossima puntata di “Somma Algebrica” non è quello da te citato.E’ molto più intrigante,perchè incardinato sul comportamento di uno dei più prestigiosi giocatori biancorossi dell’epoca.E relativi sospetti.
Nella circostanza da te riferita,fui salvato in extremis da Viciani-l’allenatore del Prato-,che conoscevo da tempo per comune frequentazione degli stadi,il quale mi permise di rientrare negli spogliatoi . Poi però fu un grosso problema uscirne indenne insieme ai giocatori, barricati nel pullman che nel frattempo fu fatto entrare sul campo da gioco per agevolare il nostro allontanamento dall’ira funesta dei tifosi toscani.Ciao.
la giustizia sportiva italiana fa’ veramente schifo…cosa accidenti c’entra la societa’ se un tesserato di sua sponte si invischia in giri loschi peraltro neanche relativi al campionato dove gioca suddetta scoeita’? La giustizia sportiva dovrebbe essere abolita ed i giudici sportivi inviati tutti al mattatoio.