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Biogas, Viridis: “Sequestro ingiusto”
L’azienda ricorre al Riesame

AMBIENTE - L'amministratore Gigli e il presidente Pesaresi negano l'atteggiamento non collaborativo durante il sequestro. "Ci siamo limitati ad evidenziare agli ufficiali di P.G. che le modalità esecutive con cui stavano implementando il decreto del gip erano sbagliate"

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L'impianto di Sarrocciano sotto sequestro preventivo

L’impianto di Sarrocciano sotto sequestro preventivo

di Marina Verdenelli

Sequestro delle due centrali a biogas, la Viridis Energia va al Riesame. Già depositata l’istanza per chiedere che vengano riviste e valutate di nuovo le carte per rientrare nella piena disponibilità dei due impianti, Vbio1 di Sarrocciano di Corridonia e Vbio2 di Loro Piceno dopo il sequestro preventivo disposto dalla Procura di Macerata ( leggi l’articolo). Continua così a battaglia sulle emissioni di carbonio organico totale (Cot). Intanto la società precisa la propria versione dei fatti sulle modalità del sequestro avvenuto mercoledì sera (15 ottobre). «Sulla nostra collaborazione alle autorità – dichiarano l’amministratore delegato Claudio Gigli e il presidente Paolo Pesaresi – non accettiamo insinuazioni. Dopo essere stati contattati telefonicamente siamo prontamente arrivati in impianto, addirittura prima degli ufficiali di P.G. che avrebbero notificato il decreto e ce ne siamo andati con loro a notte fonda, mettendo a disposizione, uomini e mezzi. La ricostruzione secondo cui avremmo avuto un atteggiamento ostruzionistico e non collaborativo non corrisponde alla verità dei fatti e questo emerge chiaramente dai verbali». « Nel corso delle operazioni – proseguono Gigli e Pesaresi – ci siamo limitati ad evidenziare agli ufficiali di P.G. che le modalità esecutive con cui stavano implementando il decreto del gip erano sbagliate e che non intendevamo assumerci alcun genere di responsabilità in conseguenza di ciò. Paradossalmente la nostra posizione è stata successivamente fatta propria dal pm che ha ‘disconosciuto’ l’operato degli ufficiali di P.G., tra cui Arpam».

Paolo Pesaresi e Claudio Gigli

Paolo Pesaresi e Claudio Gigli

Stando alla Procura invece il sequestro era finito solo alle 22 per l’ostruzionismo mostrato dalla Viridis.  Gigli e Pesaresi hanno spiegato che l’istanza al tribunale del Riesame di Macerata è stata presentata perché ritengono l’atto della Procura «Ingiusto e illegittimo ed eseguito in modo ampiamente discutibile».
Il giorno prima del sequestro la Viridis dichiara di aver inviato una segnalazione a tutte le Procure delle Marche segnalando il fatto che tutti gli altri 40 impianti della Regione, tra biogas agricolo e discariche, sono secondo la società nelle stesse identiche condizioni degli impianti della Viridis. «Durante il sequestro abbiamo sporto denuncia verso tutti gli impianti della Regione – aggiungono Gigli e Pesaresi – e d’Italia e a questo punto vogliamo proprio vedere che cosa succederà visto che la legge è uguale per tutti e che c’è l’obbligo dell’azione penale avendone dato noi notizia alle autorità preposte. Ricordiamo – concludono il presidente e l’ad – che stiamo parlando di una norma che viene interpretata ed attuata in maniera così stringente solo in provincia di Macerata».

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