di Marco Ricci
Come aveva dichiarato il procuratore generale Vincenzo Macrì, durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, anche dal punto di vista della criminalità le Marche non sono più un’isola felice, con preoccupanti infiltrazioni nel territorio di gruppi organizzati attratti, in particolare, dai cantieri dell’A14 e da quelli della Quadrilatero. Un allarme che oggi il consigliere regionale Pd, Angelo Sciapichetti, ha ripreso durante la presentazione della legge, recentemente approvata dalla Regione, per la promozione della cultura della legalità. Una legge approvata quasi all’unanimità e che ricade su una comunità scossa dal brutale assassinio del commerciante di pesce Pietro Sarchié, una comunità che, oltre ai preoccupanti numeri dei reati finanziari e societari, ha visto ipotizzare dalla magistratura pesanti ipotesi di reato sia in merito alle vicende Banca Marche sia a quelle legate alle centrali a biogas, argomento su cui, durante la conferenza stampa di oggi, non poteva non ricadere il discorso.
Il giudizio di Sciapichetti sulla vicenda biogas è stato lapidario. “Si usi il pugno di ferro per colpire i responsabili – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd – La magistratura vada dritta fino in fondo e se ci sono responsabilità, anche politiche, emergano con chiarezza e senza reticenze. Chi sa parli nelle sedi opportune e la Regione valuti se costituirsi parte civile, sia per rispetto degli interessi dei cittadini che degli amministratori onesti.” Dopo aver spiegato come la logica degli incentivi abbia prodotto per il biogas, così come in precedenza per il fotovoltaico, “logiche speculative che hanno inquinato il percorso”, Sciapichetti non si è sottratto all’appunto di come molti allarmi sulle procedure autorizzative per gli impianti a biogas, piuttosto che dalla Regione, sia venuta dalle piccole amministrazioni. “I piccoli comuni sono stati assolutamente lasciati soli, con i sindaci che non avevano neppure a disposizione gli strumenti adeguati per difendersi nelle sedi competenti. E’ fuori discussione – ha concluso il passaggio – che i primi a sollevare l’intera questione siano stati proprio gli amministratori locali e i cittadini”.
Prima di entrare nel merito della legge regionale di cui Sciapichetti, insieme al capogruppo Pd in Regione Mirco Ricci, è primo firmatario, il consigliere ha illustrato i pesanti numeri delle denunce presentate nel maceratese all’autorità giudiziaria, numeri che la Prefettura di Macerata ha prodotto per il 2013 e per i primi sei mesi del 2014. Nel 2013 ci sono state in Provincia più di 11.000 denunce, tra le quali spiccano i reati contro il patrimonio (5371 furti, 64 rapine, 1295 danneggiamenti) ma anche i reati legati alla droga (322), allo sfruttamento della prostituzione (13) e quelli contro le persone. Il 2013 ha visto nel maceratese due attentati, un omicidio, due tentati omicidi, 320 case di lesioni dolose, 420 minacce, 15 casi di violenza sessuale e 9 sequestri di persona, di cui uno a scopo di estorsione. E se il basso numero di denunce per usura (3) risente probabilmente dalla scarsa propensione delle vittime a rivolgersi ai magistrati, 6 sono stati i casi di associazione a delinquere, 3 di riciclaggio, 32 di incendio doloso, 682 le frodi e le truffe informatiche a cui si aggiungono, sempre per il 2013, ulteriori 54 delitti informatici. I numeri relativi ai primi sei mesi del 2014, come detto, ricalcano in proporzione quelli del 2013. A fine giugno le denunce all’autorità giudiziaria sono già quasi 4800 denunce.
Appalti, racket sulla costa maceratese, traffico di droga e prostituzione, cementificazione selvaggia, lo “spaventoso” fenomeno del riciclaggio legato al fenomeno delle sale slot, queste secondo Angelo Sciapichetti le situazioni più allarmanti che illustrano come “in provincia di Macerata e in tutta la Regione sia necessario alzare la guardia anche contro la criminalità organizzata”. E se la Regione non ha deleghe sull’organizzazione e sui compiti di polizia, con il testo di legge approvato le Marche stanzieranno annualmente 200.000 euro per le politiche di prevenzione e di diffusione della legalità. “Siamo tra le prime Regioni ad avere approvato un testo di legge di questo genere, ha affermato Sciapichetti, un’iniziativa che oltre a mettere in atto politiche a sostegno delle vittime vedrà il coinvolgimento delle scuole, delle università e il riconoscimento del terzo settore, con le associazioni sia laiche che cattoliche che si battono per la legalità, a cominciare da Libera di don Ciotti”. La nuova legge regionale prevede più mezzi per utilizzare a scopo pubblico e sociale i beni confiscati alle mafie che, nelle Marche, sono nel complesso ventiquattro, con solo due casi che hanno visto la riconversione delle proprietà. Mi auguro adesso – ha concluso Sciapichetti – che la Regione approvi presto il testo di legge contro l’usura di cui sono stato uno dei promotori.”
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Caro Sciapichetti,
la magistratura faccia il suo corso, per i reati. Voi, come politici, fate la vostra parte per tutto il resto…… soprattutto all’interno del vostro partito. Credo che di lavoro ce ne sia da fare.
Le centrali biogas mettono in evidenza-se accertate- il “peso” della dirigenza regionale su scelte che dovevano essere esclusivamente politiche e non subire condizionamenti di alcun genere con ricadute imprevedibili, in questo momento storico, in cui l’antipolitica usa tutti i mezzi per essere creduta. Distinguerei due piani: infiltrazioni di stampo camorristico-mafioso le cui azioni sono iniziate con la creazione nelle Marche delle carceri di massima sicurezza da una corruzione più sottile che è rappresentata dai colletti bianchi e da quella politica affaristica di cui non ne sentiamo il bisogno. Se dovesse essere accertato che i due piani hanno trovato un accordo la situazione risulterebbe talmente grave che occorre ,con immediatezza, trovare soluzioni urgentissime e non procrastinabili. La Provincia di Macerata, per il tramite della Prefettura, è già dotata di uno strumento concernente gli appalti. Perché non si è adottata in tutta la Regione? Caro Angelo fatti promotore di quello strumento tecnico, frutto di tutte le amministrazioni pubbliche provinciali e che potrebbe sconfiggere la corruzione a tutti i livelli.
Signor Sciapichetti, prima di parlare di infiltrazioni, mafie, ecc .. pensate voi all’interno degli uffici della Regione se vi è trasparenza. I Dirigenti li NOMINATE VOI !!!!!!!!!!!!!!!
Leggendo le cronache dei giornali nazionali , mi sembra che alcuni politici non sono proprio cosi’:
PURI ,CASTI e ” VERGINELLI ” ,
forse sono loro che hanno creato e tengono in piedi l’ illegalita’ !!!!!
Se uno Sciapichetti le si erge davanti la mafia trema.
Mentre stanno tentando Renzi e Berlusconi di gettare l’Italia in una regime autoritario con elezioni con liste bloccate, qualcuno alla base si rende conto che la democrazia deve avere un volto diverso. Mi piace la presa di posizione di Sciapichetti. E’ un uomo che lo ritrovo spesso tra la gente. Se vogliamo salvare qualcosa ritorniamo tra la gente, come quando c’era la DC, il PCI, il PSI e tutti gli altri. Ridiamo agli elettori la possibilità di scelta. Altrimenti salta tutto.
Sciapichetti…abbiamo una diatriba in atto da diversi mesi con lei sulla questione biogas. Lodevoli le sue parole sul pugno di ferro sui fenomeni corruttivi legati al biogas ma che come contro altare hanno poche azioni politiche VERE! Prima di tuttto il silenzio del suo partito e in primis della giunta regionale e del presidente Spacca dopo il rinvio a giudizio è veramente assordante. Assordante nei modi (non un comunicato, non un intervento se non il suo) e nei contenuti (la giunta ha pagato fior di quattrini per promuovere le centrali a biogas, per cantare le virtù delle varie sanatorie proposte in regione e da Renzi).
Ora Sciapichetti, i comitati vi avevano avvisato della incostituzionalità della legge 03/2012 ma voi avete deciso di proseguire a tasta bassa, fregandovene! Ora le questioni sono due: o la giunta e la maggioranza sono conniventi con questo sistema corruttivo, oppure siete talmente incapaci di legiferare e di fare politica da non accorgervi dei problemi che create con la vostra attività legislativa. Se vogliamo metterci dentro poi il fatto che molti di voi sono effettivamente conniventi con gli indagati sia per appartenenza territoriale che per legami affettivi e di affari capisce che a fare due più due si fa subito. Spacca sarà sempre ricordato come mister bigoas, Comi sarà ricordato come il coraggioso del biogas (19-19), lady Giannini e la Malaspina come le assessore paladine del biogas e chi più ne ha più ne metta. Ora a lei decidere da che parte stare: non solo a parole ma con atti concreti come ad esempio voti contrari anche alle indicazioni della maggioranza in consiglio regionale, o in extrema ratio le dimissioni come segno tangibile di non accettazione di questo modo di fare politica.
Quando nella politica non esiste più l’opposizione e tutta la casta politica è libera dal malaffare, mi pare ovvio che la magistratura ne prenda atto.
Andiamo a vedere attraverso la cronaca, quale sia stato l’atteggiamento del sig. Sciapicotti, nei confronti della vicenda del biogas. Vediamo come ha votato nel tempo, nelle varie occasioni (legge 3/2012 e tentativi di toppe seccessivi). A me non sembra che possa ergersi a paladino della giustizia. Quanto meno è stato silente….e chi tace acconsente.
Fa veramente ridere il politico che ha vissuto nell’ignavia, prendere posizione subito dopo aver visto che la questione si sta veramente mettendo male per quell’intreccio affaristico-burocratico-politico. Se il condono mascherato di Renzi sulla questione biogas, fosse passato, avremmo sicuramente letto un articolo di Sciapicotti a favore dell’operato della Regione.
Non votate più questi soggetti!!
Scusate, faccio una domanda. Ma chi sta in regione? Ovvero quale partito politico ha ratificato l’apertura delle centrali? No perchè sembra che le abbiano aperte i funzionari, ma chi comanda?
Sul gioco d’azzardo, vorrei ricordare come si è votato in parlamento per abbonare 98.000.000 di euro di imposte, e come il colonnello della finanza Repetto, a capo delle indagini sia stato “promosso”. Quindi se adesso si parla di “mafia” andiamo a vedere chi ha sdoganato la questione. Io mi chiedo, ma i cittadini hanno una memoria tanto corta? Come possiamo dimenticare questioni cosi importanti per la nostra società e farci raggirare dagli stessi che hanno votato affinchè le stesse si avverassero?