La verità è che ancora una volta si tenta di premiare imprenditori senza scrupoli, che operano senza il minimo rispetto per le leggi costituite, per il bene comune, per il territorio, prevaricando i più elementari diritti dei cittadini. Senza tener conto di questi principi fondamentali per la società moderna, non si andrà da nessuna parte, il progresso non è solo benessere economico, In questo senso bisogna invertire la rotta, perché ormai è chiaro a tutti che non sempre certe scelte economiche vanno nel verso giusto e la scelta fatta a suo tempo dalla Regione Marche, bocciata presso tutti i Tribunali Amministrativi competenti, che viene confermata nell’attuale Decreto, si è dimostrata una scelta scellerata e che i cittadini non hanno gradito. La centrale i cittadini non la vogliono, Xche’ non interessa questo tipo di attività speculativa, in quanto porta ricchezza ad una famiglia, forse due? E disagio e paura per il futuro dei prossimi 20 anni a molti. Avrebbero potuto concedere una nuova autorizzazione, ma un maxi condono a costo “0”, credo che non trovi nessun fondamento giuridico, quanto meno morale.
Se così fosse mi sembra l'unica città marchigiana con tutte queste limitazioni e restrizioni, non capisco in quale contesto credete di vivere ed operare, o l'unico interesse è fare come al solito cassa con le multe!
Nell'affaire biogas Marche, va rimarcato cmq il comportamento discutibile della nostra Provincia, che al contrario di quella di Ancona, proprio quando il miraggio dei lauti incentivi statali x i biogassisti del nostro territorio sembrava essere sempre più lontano, ha pensato di concedere la V.I.A. postuma, cioè ad impianto ultimato e funzionante! Procedura talmente anomala, dar far sì che la questione sulla sua legittimità giaccia oggi sul tavolo della Corte di Giustizia Europea! Gioiamo cmq per il risultato dell'ennesima battaglia legale, sostenuta dai cari amici del Comitato di Osimo, che tanto hanno lottato, anche loro per il rispetto del territorio, della legalità e della salute dei propri concittadini.
Mi preme ricordare, il sindaco Gentili non si dimostrò sensibile nei confronti delle tematiche ambientali e di tutela del territorio, distaccandosi nettamente dal suo predecessore Lattanzi, che invece aveva sempre sostenuto, insieme ai Sindaci di Corridonia e di Morrovalle, (a fianco del Comitato Salute e Conservazione del Territorio per Corridonia), la battaglia sul biogas speculativo, che ormai va avanti da 4 anni. Gentili ha sempre fatto finta che il problema non esistesse, così come continua a sostenere anche nel caso in questione. Invece, sul nostro territorio, insistono gravissimi problemi ambientali, che non possono essere sminuiti e sottovalutati, da cui l’impianto in questione, per l’effetto cumulo, non può essere assolutamente avulso. Allora io dico: "NON C'E' PIU' SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE!", ricordi sindaco Gentili, che i cittadini non dimenticano, e prenda esempio dai suoi predecessori e colleghi attuali anziché, da politici evidentemente di poco conto.
Di certo è molto grave che un neo-sindaco si contrapponga in questo modo ai cittadini che rappresenta, visto che gran parte di quelli che ora dissentono dal suo operato, ingenuamente magari, lo avranno anche votato. Inoltre, nella veste di Ufficiale Sanitario che ricopre in quanto sindaco, quindi responsabile della salute della propria comunità, DOVREBBE PRENDERE UNA NETTA E CHIARA POSIZIONE DI DINIEGO ASSOLUTO, ALL'INSEDIAMENTO DI INDUSTRIE INSALUBRI E POTENZIALMENTE DANNOSE, PER IL NOSTRO TERRITORIO, ora che ne avrà l'occasione nella prossima conferenza dei servizi!
Un ringraziamento all'ideatore ed artefice del libro Lorenzo Tamburini per la bella festa organizzata in nostro onore, a cui ho partecipato con estremo piacere!!
Non si capisce come la Regione,
possa addirittura aver indetto una conferenza dei servizi su una richiesta così assurda, avanzata ancora una volta, dai soliti arroganti pseudo imprenditori biogasisti. La confusione, che si tenta di generare di nuovo dagli uffici della Regione, nella fattispecie, il Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia PF rete elettrica regionale, Autorizzazioni Energetiche gas ed idrocarburi e l'Assessore Sciapichetti, ci lasciano esterefatti! Quest'ultimo, in particolare, conosce perfettamente, l'iter che ha visto autorizzare le centrali Corridonia e Loro Piceno, che hanno generato una pioggia di ricorsi, clamorosamente persi dalla Regione presso il Tar, il Consiglio di Stato e persino presso la Corte Costituzionale), dimentica forse di aver fatto parte della Commissione d'Inchiesta istituita a suo tempo presso la Regione, per tentare di far luce sulle responsabilità politiche legate alla vicenda?
Le questioni che si tenta di insabbiare sono in realtà molteplici: si vuole rinnovare un'autorizzazione, quella della centrale di Sarrociano di Corridonia, (ma lo stesso vale per quella di Loro Piceno), il cui progetto autorizzato nel giugno 2012, fa acqua (o meglio gas), da tutte le parti, in quanto risultano essere ancora sotto sequestro della procura della Repubblica di Macerata, grazie al Procuratore Giorgio, per aver sforato di 9 volte, i limiti massimi di emissioni nell'aria di COT (carbonio organico totale), consentiti dalla legge. Le due centrali sono anche entrate in un procedimento penale legato all'inchiesta "green profit", aperto ancora presso la procura di An, per reati quali la corruzione e lo smaltimento illecito di rifiuti. Mi dispisce, per l'Assessore Sciapichetti, che i cittadini per fortuna, non dimenticano, soprattutto quando certe scelte vanno ad arricchire gli imprenditori senza scrupoli, con gli incentivi del GSE, che dovrebbero invece finanziare progetti seri, a beneficio della collettività.
..Errare è umano perseverare è diabolico!
Questi signori dimenticano ancora una volta che la centrale deve restare chiusa! A prescindere dai COT, non è più in condizioni di esercizio per effetto della sentenza del Consiglio Di Stato, del 22/9/ scorso, che ha sancito l'annullamento dell'autorizzazione ad esercitare l'attività in via definitiva!!!! Di che cosa stiamo parlando? come al solito si sta cercando di mischiare le carte.
l'impianto ad oggi non ha alcun requisito di legge per essere in funzione. Giusto è invece l'atteggiamento della procura, che, evidenziando l'inadeguatezza della regione, ha provveduto, nella fattispecie, a decretarne la chiusura.
nelle Marche circa 40 impianti sono sorti a seguito della famigerata legge regionale 3/2012, con cui si escludevano dalla Valutazione di impatto ambientale alcune centrali solo sulla base delle soglie (1000 kw elettrici) proprio per questo cassata in alcune parti dalla corte costituzionale. l'inchiesta "green profit",della procura di Ancona, che ne vede buona parte coinvolte, speriamo che serva a far luce sugli gli aspetti poco chiari della questione. Bene ha fatto invece la provincia a voler rivedere la sua posizione, consapevole che sulla salute dei cittadini non si scherza, andando oltre l'aspetto economico. Se nelle altre regione la situazione fosse la stessa, che ne sarà della salute dei posteri? povera Italia e poveri i nostri!
Certo, tanto paghiamo noi cittadini! capisco l'ammontare del mancato guadagno, ma non comprendo perchè in questo contesto, pochi signori debbano guadagnarci (€ 7.000,00 al giorno per ogni centrale...) e tanti altri ci debbano rimettere, soprattutto se si mettesse in gioco la salute....
Rosella Ruani
Utente dal
5/4/2013
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