Biogas a Matelica, la Regione: “Sarà tutelata la salute”

Incontro con i rappresentanti del Comune a palazzo Raffaello, Inviata una lettera di diffida alla ditta Abr per chiedere l’installazione immediata del postcombustore all’ impianto di produzione di energia

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Palazzo Raffaello

Palazzo Raffaello

Si è tenuto ieri mattina negli uffici della Regione ad Ancona l’incontro tra l’ amministrazione comunale di Matelica e la Regione  in merito al mancato rispetto delle norme di realizzazione dell’impianto biogas di Matelica da parte della ditta Abr.  “I rappresentanti della Regione, – si legge nel comunicato del comune di Matelica – accogliendo le nostre ripetute sollecitazioni delle scorse settimane, si sono impegnati a prendere tutte le misure necessarie per risolvere positivamente la questione, nell’interesse della tutela della salute dei cittadini. Confermata inoltre la bontà amministrativa delle scelte fin qui compiute dal comune di Matelica, adoperatosi con tutti i mezzi a disposizione e i poteri nelle sue facoltà. In particolare, la regione Marche ha inviato, ieri mattina stessa, una lettera di diffida alla ditta Abr, esigendo l’installazione immediata del postcombustore all’impianto di produzione di energia, terminale necessario e funzionale all’abbattimento delle emissioni in atmosfera. In questo modo la ditta detentrice dell’impianto viene obbligata ad ovviare ad una sua precedente inadempienza, dato che il postcombustore costituiva parte delle prescrizioni necessarie per l’ottenimento dell’ autorizzazione alla costruzione del progetto. Nella diffida, la Regione Marche ha voluto assicurarsi che l’installazione del postcombustore avvenga correttamente, prescrivendo che,  sia il progetto, che l’ installazione dello stesso, avvenga dietro accordo e su supervisione dell’ Arpam (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche). L’Agenzia vigilerà inoltre, con un’attenta opera di monitoraggio, sul funzionamento e sulle emissioni prodotte dall’impianto, sulla base di un progetto relativo ai controlli ambientali che la ditta Abr avrà l’obbligo di presentarle. Risoluto anche l’impegno che la Regione Marche adopererà nei confronti delle istituzioni nazionali, al fine di ottenere, nel più breve tempo possibile, una normativa chiara, quanto dettagliata, sulle emissioni di Cot (Carbonio organico totale).

A tal proposito, l’amministrazione comunale di Matelica è stata informata di un tavolo tecnico tenutosi la scorsa settimana a Roma, al Ministero dell’ Ambiente, durante il quale diverse Regioni hanno chiesto una soluzione normativa rapida, che ponga fine a tante situazioni di incertezza sul territorio nazionale. Nel dettaglio, è stato chiesto al legislatore nazionale di modificare il D.lgs. 152/2006 (conosciuto come “Codice dell’ Ambiente”), nella specifica sezione riguardante la misurazione separata del COT metanico da quello non metanico. Ad oggi, infatti la norma non prevede la necessità di separare i due valori durante la misurazione, ed il limite unico è fissato a 150 mg/ m3. Infine, riguardo la tutela della salute pubblica, è stata perentoriamente confermata per i Sindaci l’ impossibilità di emettere un’ordinanza (che, ove adottata, risulterebbe quindi illegittima) di sospensione delle attività degli impianti. Mancherebbe infatti il motivo necessario per l’adozione dell’ordinanza stessa: l’ art. 217 del TUS (“Testo Unico delle leggi sanitarie”) stabilisce infatti che, per emettere appunto siffatta ordinanza, devono sussistere ulteriori presupposti di tutela urgente della salute pubblica, fin qui non riscontrabili nel caso di Matelica. L’ assessore Mezzolani ha comunque garantito che solleciterà la risposta dell’Istituto Superiore di Sanità al quesito posto dall’Asur regionale,  a sua volta interpellata dal comune di Matelica”.

All’incontro di ieri ad Ancona, per il comune di Matelica, erano presenti il vicesindaco (con delega alla tutela del territorio) Anna Grazia Ruggeri, l’assessore all’urbanistica e ai rapporti con le istituzioni Massimo Montesi e l’assessore all’agricoltura Roberto Potentini . In rappresentanza della regione Marche, l’assessore alla tutela della salute Almerino Mezzolani e l’ ing. Mario Pompei, dirigente del servizio regionale infrastrutture, trasporti ed energia. La Regione ha così finalmente affrontato la spinosa questione, confermando quanto espresso nelle scorse settimane dal sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, e dagli assessori coinvolti, e cioè che la Regione (ed essa soltanto) ha la titolarità e la facoltà, nonché i poteri, per intervenire nella vicenda, in quanto ente che ha rilasciato l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto”.



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