di Marco Ricci
A quasi due mesi dall’emissione delle sanzioni amministrative emesse dalla Banca d’Italia nei confronti degli ex vertici di Banca Marche e di Medioleasing – tra cui l’ex dg Massimo Bianconi, il presidente Lauro Costa e i consiglieri e i sindaci che ricoprirono l’incarico dal 2009 al 2012 – buona parte di coloro che sono stati raggiunti dai provvedimenti hanno notificato a via Nazionale la loro istanza di opposizione. Le sanzioni – superiori ai 4.2 milioni di euro per gli ex vertici di Banca Marche e pari a quasi 490.000 euro per quelli di Medioleasing – erano state comminate da Via Nazionale il 5 di agosto e comunicate agli interessati nelle settimane successive. Si sono dunque conclusi i 30 giorni di tempo concessi dal Testo Unico Bancario, dal momento della notifica, per comunicare le singole istanze di opposizione.
Dopo la sentenza emessa nell’aprile di quest’anno dalla Corte Costituzionale, i ricorsi non seguiranno più la via dei tribunali amministrativi ma verranno discussi dalla Corte di Appello di Roma dove, entro ulteriori trenta giorni, gli opponenti dovranno depositare il proprio ricorso. Sarà a questo punto la Corte di Appello a stabilire un successivo termine entro cui le parti potranno presentare memorie e documenti o essere direttamente ascoltate. Infine, sentito il Pubblico Ministeri, la Corte di Appello di Roma si esprimerà in camera di consiglio in merito al fondamento o meno dei ricorsi la cui presentazione non va a sospendere l’esecuzione del provvedimento emesso da Via Nazionale.
Oltre a quasi tutti gli ex amministratori e gli ex sindaci di Banca Marche e Medioleasing raggiunti dalle sanzioni, anche Massimo Bianconi – come ci ha fatto intendere l’avvocato Vittorio Virga, difensore dell’ex dg – avrebbe già notificato alla Banca d’Italia la propria istanza di opposizione. I provvedimenti, lo ricordiamo, erano stati emessi a vario titolo nei confronti degli ex vertici di Banca Marche per violazioni delle disposizioni di governance, carenze nell’organizzazione e nei controlli interni, carenze nella gestione e nel controllo del credito e, nel caso dei sindaci, per carenze nei controlli. In Medioleasing i rilievi della Vigilanza avevano invece riguardato violazioni nell’organizzazione e nei controlli e, per i sindaci, carenze nei controlli
BANCA MARCHE SANZIONATA PER CARENZE NELL’ANTIRICICLAGGIO – L’istituto marchigiano, con provvedimento del 1 luglio, è stato raggiunto da un’ulteriore sanzione da parte della Banca d’Italia pari 76.000 euro, per carenze nell’organizzazione e nei controlli antiriciclaggio. Questo, si suppone, a seguito dell’ispezione generale condotta dalla Vigilanza tra il 2012 e il 2013. Una precedente ispezione del 2011, sempre in materia di antiriciclaggio, si era conclusa con giudizio “parzialmente sfavorevole.” In quel frangente l’autorità di Vigilanza aveva tra l’altro riscontrato anomalie nelle segnalazioni legate alle operazioni effettuate dal gruppo Anemone in una delle due filiali romane dell’istituto, alcune in favore di società legate ad Angelo Balduzzi.
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che facce da….
Sorridenti e soddisfatti……
I soliti ben informati, sostengono che l’ambiente romano sia stato scosso dalla notizia. I fratelli Vanzina vorrebbero leggere i ricorsi presentati per trarre ispirazione per il loro prossimo film commedia (tipo “Questo mondo di ladri”) e che Papa Francesco, domani all’Angelus , per l’occasione e per gli ex vertici di Banda Marche, invocherà la preghiera più appropriata, il Regina Coeli. Io dico: senza vergogna!
Come da copione,tutti innocenti,tutte vittime incolpevoli,hanno fatto tanto per il bene della banca e del territorio( non dimentichiamolo mai questo territorio…) che cos’e’ questa storia delle sanzioni?Tanto nessuno paghera’ un euro e comunque la vera sanzione che questi si meritano e’ LA GALERA.Se Fabrizio Corona si e’ preso 14 anni vogliamo dire che per loro 150 anni( e senza condizionale) e’ la giusta pena?Hanno distrutto una banca,messo sul lastrico o in difficolta’ azionisti,clienti e ah gia’ dimenticavo ( anche se sembra che non interessi nessuno quattro fondazioni,cos’altro dovevano fare??
P.S. un appello a cronache maceratesi: per favore non pubblicate piu’ quella foto con i due amici di merende sorridenti e sornioni,ho gia’ spaccato due ipad contro il muro,non ce li fate piu’ vedere,e’ meglio…
Che bella foto. Ma questi due ” manager ” dell’ alta finanza, insigniti di croci – presidenze e cavalierati della repubblica – sarà mai possibile vederli in galera ???
Ove accadesse potremo sempre proporne uno alla presidenza della Croce Verde di Macerata in sostituzione di quell’altro noto pluripregiudicato.
Ho dimenticato il titolo ” LE RISERVE DELLA REPUBBLICA ” che ne pensate ???
Ciò che è strano non è che la Banda Bassotti abbia presentato ricorso quanto più che una parte dei sanzionati non lo abbia fatto come l’articolo farebbe pensare. Perché? Pentimento tradivo? Riconoscimento delle proprie colpe? O più probabilmente la tranquillità di un bottino accantonato che copre abbondantemente la spesa?
Come potevano far funzionare bene l’antico l’aggiornamento se loro stessi erano compari dei riciclatori? A questo punto però non è che l’amministrazione finanziaria dello stato se la andrà a prendere con i dipendenti?
Complimenti !!!
Che belle facce sorridenti, peccato che gli imprenditori marchigiani, vessati dai vs dipendenti su vs indicazioni, nn possano fare altrettanto…anzi, qualcuno si è ammazzato…
Ma non è ora che Renzi parli di questi str… Invece che dell’art.18 ? Il problema nn è come licenziare ma creare posti di lavoro, il problema è che finchè tolleriamo in circolazione certa feccia l’Italia ha un solo destino…
…la rivoluzione.