Ciò che è strano non è che la Banda Bassotti abbia presentato ricorso quanto più che una parte dei sanzionati non lo abbia fatto come l'articolo farebbe pensare. Perché? Pentimento tradivo? Riconoscimento delle proprie colpe? O più probabilmente la tranquillità di un bottino accantonato che copre abbondantemente la spesa?
La fondazione sta cercando di tutelarsi e forse fa anche bene: se un domani ci saranno positivi sviluppi nessuno potrà loro imputare l'immobilismo. Quello che lascia un po' perplessi è che la lettera di diffida è stata inviata a Volpini, Birrozzi, Clementoni e Bianchi ESPRESSIONE DELLA FONDAZIONE CARIMA. Ma chi oggi li accusa, dove stava quando è stata fatta la scelta di questi nominativi? La "culpa in elingendo" non esiste più?
Ciò che meraviglia, ora che si è scoperchiato il vaso di Pandora e si cominciano ad individuare le responsabilità, è il fatto che pochi provincialotti siano riusciti a porre in essere un sistema truffaldino segno del miglior Madoff. A parte Bianconi, il cui curriculum era già (tristemente) noto prima del suo arrivo, gli altri non sono persone che hanno esperienze e formazione tali da giustificare l'accaduto. Hanno fregato Bankitalia, Consob, Advisor, società di certificazione di bilancio, revisori dei conti e (per quanto scarsine) anche la Fondazioni loro proprietarie. Qui qualcosa continua a non funzionare. Speriamo che la Magistratura continui a far il suo corso e che i colpevoli paghino soprattutto PATRIMONIALMENTE per tutti coloro (soci, clienti, dipendenti e probabilmente fornitori) che hanno danneggiato.
Finalmente nomi e indirizzi. Ma come mai non c'è neanche un membro del collegio sindacale di nessuna società? I furfanti sono stati così bravi da infinocchiare anche loro? Ma dai!!!
Sono entrato all'Università di Macerata nel 1969 e la prima persona che mi ha accolto ed aiutato nei miei dubbi giovanili è stato Romagnoli. Sempre pronto , gentile, attento e preparato è stato sempre un importante punto di riferimento per tutti. Qualunque problema potevi avere, sapevi comunque che te lo avrebbe risolto. Lo stesso professore con cui preparai la tesi, una volta disse: " E' uscita una nuova circolare incomprensibile. Adesso parliamo con Romagnoli che ce la spiega". Condoglianze alla famiglia di chi rimarrà sempre nel mio ricordo. Persone così oggi sono una rarità.
Piove sul bagnato. Con tutte le difficoltà e le perdite accumulate, ci mancava solo che qualcuno chiedesse i danni dopo aver contribuito a mettere in crisi BM. L'errore di Banca Marche è stato di aver seguito troppo imprenditori che dopo fortunate iniziative stavano tirando troppo la corda. Qual'è la logica di costruire un villaggio come il Resort Adamo ed Eva (lontano dal mare, vicino a campeggi Ed al Musone e tra nuvole di zanzare) e poi partire con il Santa Cristiana prima di aver venduto tutto nella precedente iniziativa? Già questo fatto doveva far riflettere sulla logica di una nuova costruzione. Il guaio è che oltre Lanari, più o MENO volutamente non ci ha riflettuto ne che la Banca. Non parliamo poi della Sacelit a Senigallia. Dopo aver bivaccato per anni nei corridoi del secondo piano e del piano del potere, improvvisamente si sono sentiti danneggiati dal siluramento di chi in buona parte ha permesso loro questo scempio. Oggi la difesa (Cicero pro domo sua) è sicuramente motivata: e chi dovevano difendere il nuovo responsabile dei fidi? Anche qualche discorso non combina: due o tre anni fa Lamari dichiarava alla stampa che il cantiere del Santa Cristiana sarebbe stato ultimato entro l'estate successiva: oggi il suo legale e socio sostiene che queste iniziative hanno un orizzonte temporale di 6/7 anni. Ma parlano della stessa cosa? Non c'è da meravigliarsi: i corvi hanno assalito anche la colomba bianca di Papa Francesco.
Abbiamo la cordata locale pronta con i fondi (abbondanti) necessari a salvare Banca Marche, una Banca e dei fondi(???) che non aspettano altro che intervenire, vecchi consiglieri tranquillizzati e instradati sulla via del pentimento e della redenzione. E poi a quei due poverini di Feliziani e Terrinoni qualcuno li ha avvertiti di tutto ciò? Magari stanno giocando al Superenalotto.......
Come è cattivo il mondo:tutti pensavano che Lanari & co(mpari) avevano mandato a gambe per aria Banca Marche ed ora si scopre che è l'esatto contrario!!!!
Finalmente si sono mosse Magistratura e Guardia di Finanza: mi auguro che vengano colpiti i reali responsabili e che il tutto con finisca, more solito, con un nulla di fatto. Chi più o meno non ha capito nulla della situazione per incapacità o per disonestà, deve pagare le conseguenze penalmente e soprattutto (considerata la grettezza di tali individui) patrimonialmente. Mi auguro inoltre che NESSUNO si dimentichi che dietro all'Istituto ci sono circa 3000 dipendenti con relative famiglie che vivono con lo stipendio che Banca Marche corrisponde loro e che si sono guadagnati CON L'ONESTA'E LA PROFESSIONALITÀ CHE (LORO SI!!!!) DA SEMPRE LI CONTRADDISTINGUE. Una volta garantito il loro futuro e fatta piazza pulita dei porci che ancora sono dentro, che si alzino pure le forche per chi le merita.
Non conoscendo ora i motivi delle dimissioni del dr. Grassano, che seguono quelle dell'altro tecnico Cesarini, si possono fare solo supposizioni e purtroppo non belle. O la Banca è in coma irreversibile nonostante i ripetuti avvertimenti dei due tecnici oppure gli stessi si sono resi conto che i salvatori della patria chiamati a riparare i danni della precedente gestione non sono ASSOLUTAMENTE all'altezza del compito assegnato e stanno facendo precipitare la situazione. Mi auguro che il nuovo Presidente dall'alto della sua indubbia competenza sappia trovare rapidamente una soluzione e raddrizzare la navicella. Mi permetto un solo piccolo consiglio: prima di penalizzare i poveri dipendenti che negli ultimi tempi ne hanno viste di cotte e di crude, dia un'occhiata alla dirigenza e ci faccia magari un ragionamento sopra. Anche le grandi squadre di calcio, quando si accorgono di aver fatto acquisti sbagliati, cercano di liberarsi subito della zavorra.
Intervento perfetto e molto concreto. Per salvare la banca ci vogliono soldi, tanti troppi soldi per le nostre realtà locali (tranne una forse) per cui c'è solo da sperare che chi può si faccia avanti e permetta alla nostra azienda più grande di continuare a dar lavoro a 3000 dipendenti. Con le chiacchiere dei soliti tromboni politici non si fa nulla e gridare allo scandalo oggi e non aver fatto nulla quando era ora è vergognoso e solo frutto di demagogia. Complimenti al piccolo ma molto sveglio azionista di Banca Marche.
Fabio Pasqualini
Utente dal
11/6/2013
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