di Maikol Di Stefano
“Via Mandela, già via Almirante”. Questa è la dicitura decisa per il cambio del nome nella via a Civitanova. Si chiude così la telenovela nata quando l’Amministrazione comunale aveva deciso il cambio di nome del tratto di strada. “Un atto di pudore” lo aveva definito il sindaco Corvatta, dopo aver firmato la delibera per la cancellazione del nome e il conseguente passaggio a via Nelson Mandela. La vicenda dell’abolizione di via Almirante aveva fatto scomodare anche Donna Assunta, moglie del fondatore dell’Movimento Sociale Italiano, la quale era addirittura venuta a Civitanova tenendo un comizio all’hotel Cosmopolitan. La vedova si scagliò senza giri di parole contro la Giunta, prendendosela soprattutto con l’assessore Francesco Peroni, reo di aver “cestinato” una targa dedicata al marito. Il caso, finì col richiamare l’interesse della stampa nazionale. La discussione si spostò in Consiglio comunale: maggioranza e opposizione votarono insieme il cambio di nome. Si scelse di comune accordo di intitolarla a Nelson Mandela, passato a miglior vita il 5 dicembre del 2013. Peccato che per intitolare ad una personalità una via o una piazza debbano passare almeno dieci anni dalla sua scomparsa. Si scelse così la strada della richiesta ufficiale in prefettura. Un mese fa, addirittura, la targa fu rubata..
Il sindaco di Civitanova addirittura si ritrovò vittima di uno scherzo radiofonico da parte de “La zanzara”, su Radio 24. Programma di Giuseppe Cruciani, il quale nelle telefonata si era spacciato, per il presidente della “Fondazione Almirante”. “Sindaco, ma non c’è spazio per ripensarci? – chiese il conduttore – magari con un’intitolazione come via Mandela, già via Almirante”. Quel giorno, Corvatta chiuse la conversazione con una grossa risata. Chissà come avrà reagito quando all’arrivo della risposta ufficiale della prefettura ha dovuto scoprire che la strada sarà finalmente via Nelson Mandela, ma proprio come proposto con ironia da Cruciani, dovrà riportare la scritta “già via Almirante”.
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Un qualsiasi amministratore pubblica sapeva che per intestare una VIA ad un personaggio devono essere passati almeno 10 anni dalla sua morte.Nelson Mandela è scomparso meno nel 2013.Era quindi impossibile che passasse questa proposta. Era quindi inevitabile che scaturisse un pastrocchio. Eppure ai sindaci a partire dall’ex Massimo Mobili e all’attuale Tommaso Corvatta avevamo indicazioni per intestare alcune vie a Partigiani civitanovesi,a importanti Sindacalisti .Nessuna risposta è mai pervenuta.La demagogia si paga e questa Giunta la fa pagare ai democratici agli antifascisti civitanovesi.La via del Liceo si chiamerà salomonicamente Nelson Mandela già via Almirante. vergognatevi.
Patetico facto
Il solo pensiero di voler accostare la figura di Madiba con Almirante mi da il volta stomaco….
il simbolo mondiale della lotta al razzismo abbinato al firmatario delle leggi razziali in Italia: un’offesa a Madiba che farà il giro del mondo
SCELTA PATETICA
Un fascista razzista e fucilatore di partigiani accanto a Nelson Mandela! Vergognatevi tutti
Per un’Amministrazione Comunale, penso che mettere il nome alle vie del Paese, dovrebbe essere “un passatempo”. Questi Zumpafossi Politicanti di mestiere non sanno fare neanche questo. A CASA!
Via Thomas Sankara
E basta!
Pagliacci, invece di fare ideologia governate se ne siete capaci!!
Intanto una precisazione: non si è occupato il consiglio comunale dell’intitolazione della via a Mandela, ma la commissione toponomastica. La vicenda si conclude nella maniera peggiore, dopo una serie di gravi errori che da la misura di che branco di “pellegrini” amministra Civitanova. Ci può stare che si cambi il nome di una via – è già accaduto in città – ma stavolta è avvenuto nel modo più deteriore, cercando lo scontro ideologico. A cominciare dall’assessore – ripeto assessore – Peroni che ha buttato la targa col nome Almirante nel cestino, suscitando l’indignazione della coniuge, donna Assunta. La polemica ha assunto in questo modo dimensioni nazionali, con intervento di giornali e programmi radio. La commissione toponomastica ha cercato allora di sanare la controversia, votando quasi all’unanimità l’intitolazione della via a Mandela, con il contemporaneo spostamento di Almirante in altra zona della città. Costamagna, presidente della commissione, sognava con ciò di far rientrare il nome del suo padre politico Craxi, ma la decisione poteva essere un utile compromesso. A quel punto il sindaco, dimostrando ancora una volta di non capire una mazza di politica, ha cassato la decisione della commissione imponendo la sola intitolazione della via a Mandela (personaggi italiani non esistevano?). Siccome Mandela è morto da poco e non da almeno 10 anni come prevede la legge per l’intitolazione di luoghi pubblici, la vicenda è finita sul tavolo del Prefetto con la “soluzione” che sappiamo. Cosi Civitanova, unico caso al mondo, avrà nella stessa via il nome di chi condivise la “politica della razza” e del simbolo della lotta all’apartheid, si prevedono nuove polemiche. Una cosa è certa, i componenti dell’attuale amministrazione civica non avranno intitolate vie, ma di essi non si ricorderà più nessuno!
Ma cosa ha fatto Almirante per meritarsi il nome di una via ??? ……..A be dimenticavo…..Ha fatto fucilare qualche decina di persone !!!
Vedo che si va verso quella staffetta che avevo suggerito io in un commento, vedi https://www.cronachemaceratesi.it/2014/05/31/rubata-la-targa-di-via-almirante-il-gesto-rivendicato-da-un-gruppo-anonimo/535286/
Tra un definito “fucilatore” ed un bombarolo che comandava di terrorizzare con le bombe bianchi e soprattutto neri, e perciò stava in galera, con una moglie che ha fatto bruciare vivi un sacco di oppositori politici, la differenza sta nel colore della pelle: il primo è un bianco fascista; il secondo è un nero marxista. Anzi un ex-marxista, perché, una volta al potere ha fatto come tutti gli ex-marxisti africani e gli ex-marxisti di ogni latitudine e longitudine: riempirsi la pancia… e farla riempire ai suoi parenti.
Il compagno Togliatti raccomandava sempre ai Compagni che la cultura non era mai troppa… Quindi, ex-compagni, acculturatevi!
E’ possibile che con tutti le persone politiche e della cultura degne di avere una via intestata si debba perdere la faccia con personaggi storici discutibili? Io proposi il nome di Decio Filipponi, il comandante partigiano che si fece impiccare volontariamente dai tedeschi sopra Sarnano per salvare la vita a degli ostaggi. Abbiamo dimenticato il comandante Augusto Pantanetti delle Brigate Nicolò? Perché non intestare la via alle Brigate Nicolò che veramente combatterono i nazifascisti? O personaggi notevoli di Civitanova Marche? No, deve essere un Nero africano!!! Dopo la Kyenge il diluvio.
Che intuizione strategica!!! Intitoliamo allora anche con il doppio nome le vie che oggi magari si chiamano via Aldo Moro già via Benito Mussolini!!! Povera Italia!!!! E questi vorrebbero essere rivotati alle prossime elezioni?
Ancora con sta storia…. basta non se ne può più, ma quanti mesi servono per decidere il nome di una via non vi vergognate per niente? è così che perdete tempo sperperando i soldi dei cittadini…. ci sarà qualcosa di più urgente da fare no?