Volantinaggio contro Giorgio Almirante
CIVITANOVA
di Laura Boccanera
Dopo aver definito “rozzo e incivile” il gesto dell’assessore Francesco Peroni, Marcello Veneziani, firma de Il Giornale, arriva a Civitanova giovedì prossimo. E non è che il primo degli arrivi “illustri”, tanto che la sua presenza, sebbene finalizzata ad un convegno sul tema “La memoria dei padri” e alla promozione del suo libro, sicuramente non mancherà di affrontare il tema di “Via Almirante“. Il filosofo e intellettuale di centrodestra sabato in prima pagina sul Giornale parla e commenta i fatti di Civitanova e la provocazione dell’assessore al commercio che si disfa della targa di Via Almirante gettandola nella spazzatura. “Un gesto rozzo e incivile – apre Veneziani – con tanto di pacchiana e protervia fotografia”. Un editoriale che però, almeno nelle intenzioni, non vuole essere ideologico: “lo avrei definito così anche se fatto nei confronti di Togliatti, Lenin e Stalin” – concludendo con una domanda – “quando uscirete dall’età della pietra e della clava? Vergognatevi”. Marcello Veneziani arriverà a Civitanova giovedì alle 21.30 presso l’hotel Miramare.
Intanto l’appuntamento con Donna Assunta Almirante è solo rinviato: è la stessa vedova dell’esponente dell’Msi che ne dà comunicazione: “Il sindaco di Civitanova Marche non canti vittoria. Non sono venuta, come da programma, sabato scorso, nella cittadina che lui amministra con grande parzialità solo ed esclusivamente a causa della nevicata che nella notte aveva colpito l’Appennino e che aveva reso difficoltoso il viaggio”. E’ quanto dichiara donna Assunta Almirante a seguito della sua indisponibilità ad esser presente nella manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi presso l’Hotel Miramare a protesta della cancellazione di via Almirante. “Verrò quanto prima a Civitanova e, al contrario di quanto il Primo cittadino si aspetti, non faremo alcuna ‘piazzata’ ” – continua la vedova – “Cosa crede? La democrazia ed il vivere civile non l’abbiamo certo apprese a comando, come hanno fatto loro, quando il Pci ha abbandonato, a loro dire, i principi della crudele dittatura comunista per scoprire quelli del viver civile e democratico. Il Movimento sociale di Giorgio Almirante è stato protagonista della vita politica del nostro Paese senza chiedere patenti e riconoscimenti di democrazia. Perché non ne aveva e non ha mai avuto bisogno. Non v’è atto della storia della Repubblica che attesti giudiziariamente il contrario. Qualcun altro, invece, negli anni passati, preparava la strada ai carri armati della becera dittatura sovietica. Imparino la storia e si documentino, se lo sanno fare. E poi – conclude – mai parlato di azioni di forza. La protesta, ma forse non lo sanno i comunisti di Civitanova, può essere anche pacifica e civile. Come quella che faremo con mia figlia, Giuliana de’ Medici”.
CANCELLAZIONE VIA ALMIRANTE – Incontro rinviato a sabato 26 gennaio. Fausto Troiani (La Destra): “Grazie a questa Amministrazione comunista si sono riaccese le tensioni della contrapposizione e dello scontro politico che in questa città non esistevano più da trent’anni”
CIVITANOVA – Continua la polemica per la cancellazione di via Almirante e il caso finisce anche su “La Zanzara” di Radio 24. Spunta un manifesto sulla vetrina del negozio dell’assessore Peroni. Il presidente del Consiglio comunale rende noto che l’Amministrazione non parteciperà all’incontro con la vedova del fondatore del Msi: “Siamo in Comune per il compleanno del sindaco, se vuole la aspettiamo per il thé”
Continua la bagarre su via Almirante. La vedova del fondatore del MSI arriverà con la figlia Giuliana de’ Medici. Intanto Luisella Cellini chiede un compromesso: “No alla cancellazione, sì allo spostamento”
CIVITANOVA – Il sindaco stigmatizza il gesto del suo assessore (“Ha esegerato nei toni”) e conferma la volonta di cancellare via Almirante (“Ricordare un uomo noto per aver firmato l’ordine di un eccidio non è educativo”)
CIVITANOVA – Il consigliere regionale critica la decisione della Giunta Corvatta
Il consigliere comunale interviene sulla decisione dell’Amministrazione di cancellare Via Almirante
Lo annuncia Anna Rombini (La Destra) dopo aver telefonato alla vedova del fondatore del Movimento sociale per raccontare il gesto provocatorio dell’assessore Peroni che ha gettato la targa nel cestino. Intanto Costamagna conferma: “In maggioranza siamo tutti d’accordo, cancelleremo la via”
CIVITANOVA – Il gesto provocatorio dell’assessore Peroni segue l’annuncio del sindaco Corvatta di cancellare la via. Il segretario de La Destra Anna Rombini: “Decisione inaccettabile, telefonerò a Donna Assunta”
La toponomastica infiamma il dibattito a Civitanova. Anche via Italo Balbo dovrebbe essere sostituita. Si pensa a via Montalcini e via Montessor
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Gossa pubblicità continuativa e gratuita per gli avversari in campagna elettorale: nemmeno facendo tripli salti mortali, gli avversari, avrebbero potuto avere così tanta visibilità…
Dai sepolcri si torna a dare voce al trapassato italiano.
Addirittura abbiamo l’attenzione di un [email protected] a penser
Sorge quindi il sospetto: poichè il gesto di gettare il cartello stradale nel cestino è veramente idiota, politicamente di una stupidità oceanica, civilmente ignobile..
Ma che, per ipotesi, questo assessore è una quinta colonna della destra???
Solo così si potrebbe spiegare la sua clamorosa [email protected] politica fuori dal vasetto….
Quindi, dedicare una via ad un criminale va bene, toglierla e dedicarla a qualche altra persona no.
ma quel Marcello Veneziani che nel 2008 venne a presentare un libro nel nostro consiglio comunale facendosi, udite udite, PAGARE? (dall’amministrazione, beninteso). mi sa che a ‘sto giro non becca una lira.
per chi volesse approfondire: e http://aol.comune.civitanova.mc.it/index.php?tipo=g&numero=64&dal=&al=&oggetto=veneziani&cerca=Cerca&action=pages&p=5
domenico, ma tu mi stupisci, sei un pozzo di scienza, quanto mi piacerebbe conoscerti . . .
ma quel Marcello Veneziani che nel 2008 venne a presentare un libro nel nostro consiglio comunale facendosi, udite udite, PAGARE? (dall’amministrazione, beninteso). mi sa che a ‘sto giro non becca una lira.
per chi volesse approfondire: http://www.comune.civitanova.mc.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1340&Itemid=59 e http://aol.comune.civitanova.mc.it/index.php?tipo=g&numero=64&dal=&al=&oggetto=veneziani&cerca=Cerca&action=pages&p=5
Sono i soliti parolai teorici della Sinistra che quando non hanno più nulla da dire agli elettori, in quanto nulla li distingue più dal centrodestra, soprattutto in fatto di mascelle, ritirano fuori l’antifascismo di facciata. Se risorgessero dalle tombe, i Partigiani antifascisti li prenderebbero a calci sulle scatole.
Almirante era in fascista, meglio un “repubblichino”, quindi diverso dai fascisti pro capitalisti del Ventennio. Ha fatto ciò che i partigiani e i gappisti facevano con i fascisti: ossia, ammazzarsi reciprocamente per i propri ideali, giusti o sbagliati che fossero.
Poi, Almirante, col ritorno della democrazia scelse la Democrazia. E fece un partito secondo le sue idee. Come il Compagno Giorgio Napolitano, che scelse l’ideologia comunista e inneggiò ai carri armati sovietici quando spensero con la violenza la democrazia, chiesta da quei popoli oppressi per la mancanza della libertà democratica, che invece noi avevamo. I Comunisti ebbero una evoluzione democratica con Enrico Berlinguer e finirirono al servizio dei grossi interessi, come nel caso regionale degli impianti a Biogas.
Come si sarebbe comportato Almirante oggi, non possiamo saperlo. Di certo, avrebbe sconfessato l’On. Fini per tutti gli inciuci antipopolari scelti, ultimo dei quali quello di sostenere un adepto del Gruppo Bilderberg, fondato da un nazista, della Trilaterale di David Rokefeller, della Goldman Sachs, ai quali del benessere e dei diritti della gente comuna frega un tubo.
Ai funerali di Berlinguer, Almirante partecipò, fu accolto dalla Iotti ed anche da applausi…. ma un tempo gli avversari erano anche persone “civili”
@Rapanelli. L’analisi di Napolitano, all’indomani dell’invasione dell’Ungheria, era sbagliata, ma il giudizio che se ne vuole trarre è sbagliato anche quello, se le parole pronunciate allora, siamo nel 1956, vengono decontestualizzate.
Se andiamo a vedere quello che hanno detto in quel periodo storico tanti altri esponenti di altre formazioni politiche, c’è da fare accaponare la pelle. Lei conosce meglio di altri la storia e in particolare quella che fa riferimento alla Guerra fredda. Vogliamo parlare delle “strane alleanze” di quel periodo e di quello immediatamente precedente?
Oltre a ciò si può anche ammettere di aver sbagliato e Napolitano lo ha fatto e quei signori che ultimamente si sono inalberati di fronte ad una eventuale visita del Presidente in Ungheria, si sono dimostrati una sparuta minoranza che non ha impedito che tra gli Ungheresi e Napolitano tornasse a scorrere buon sangue.
Il continuo richiamo a quell’intervento è usato strumentalmete per scerditare una persona che nella sua vita ha dimostrato di non essere un mascalzone, come qualcuno vorrebbe far credere.
@ Robert Chldren
Non mi pare che nessuno vuole decontestualizzare nulla: nel 1956 Napolitano non fece altro che inginocchiarsi all’allora potere Soveitico, come fece del resto il 99,99% del PCI di allora.
I primi vagiti, moooooolto parziali, di taglio del cordone ombelicale sovietico il PCI li ha avuto nel 1968….
Ma ancora agli inizi degli anni ’80 (quando si dice che arrivassero ancora i rubli da Mosca: PMLI Cossutta1 Cossutta2 Cossutta3) il PCI sembrava fosse ancorato alla posizione “meglio rossi che morti” in quanto si oppose al dispiegamento dei missili Cruise e Pershing sul territorio italiano (in risposta al dispiegamento degli SS20 svietici contro l’Europa Occidentale)
Ed ancora oggi molti tra i post-comunisti (soprattutto quelli duri & puri) cercano di giustificare “Il Migliore” o, addirittura, cercano di trovare aspetti positivi nella condotta criminale ed assassina di Lenin o Stalin…
Ma del resto se, con il crollo dell’URSS, taluni comunisti nostrani (dopo che per quasi 70 avevano trovato, osannatto, giustificato,promosso, giurato che nell’URSS c’era “il sol dell’avvenir”) se ne uscirono fuori (con autentiche facce di bronzo, per non usare altri eufemismi) proclamando che in URSS avevano tradito il comunismo, che in URSS non ci avevano capito una emerita mazza, che in URSS non c’era il comunismo MA CHE l’unico, originale, autentico, marxiano, vero, reale, santificato ed ufficiale era solo ed esclusivamente quello italico….
Purtroppo il PCI è stato, per lunghi decenni, una chiesa (infatti si cambiava segretario solo a causa morte, come in vaticano si cambia il papa solo quando diparte) con i suoi riti, le sue omelie, i suoi sacramenti, le sue scomuniche, i suoi paramenti: e se per 40 anni servi messa e prendi l’ostia, anche se poi ti allontani il peccato originale rimane 🙂
Quella su Almirante mi sembra una scemenza.Il sig.Rapanelli ha centrato un proiblerma,quello della sinistra parolaia.In questo caso parolaia è dir poco.Il cestinatore della targa Almirante è l’assessore Peroni di Rifondazione Comunista.E’ Peroni e R.C. che ha tollerarto l’indicazione di iunserire nelle ex Municipalizzate personaggi di FINI iwer di A.N. Sono quelli indicatio dal Siondaco Corvatta uomini che hanno voluto quella targa e che hanno posto una coriona di alloro ai piedi della targa.Niente di eccezzionale ognuno ha i propri riferimenti ideali ma non facciamo dell’antifascismo spicciola propaganda politica.
Veneziani? chi è?????????
Ma una volta che levano la denominazione della via a Giorgio Almirante a chi la intitolano??????????? a Bruno Campos ( Capo di Stato dei rom europei) morto nel 2009???????????????? Dato che a Civitanova esistono solo i problemi dei rom x questa amministrazione comunale……………. e si sono scordati che Civitanova e’ anche dei Civitanovesi………………
Caro Massimilianodc,
ti sorprende che Veneziani si sia fatto corrispondere un gettone di rimborso per venire a presentare un suo libro? Sappi che lo fanno tutti, anche meno famosi e anche meno bravi di Veneziani. Anzi: generalmente, meno sono bravi più soldi prendono.
La vicenda della via di Civitanova è di una tristezza imbarazzante: nemmeno il sindaco pdl di Bologna, all’epoca, si prese la briga di smantellare le vie intestate a Stalin, Lenin e Togliatti (che di certo non sono stati campioni di virtù): la storia non si cancella, né in bene né in male. Certo, sarebbe un reato intestare una via a Mussolini o a Hitler. Ma in ambito repubblicano, quale può essere l’orrore di aver intestato una via ad un personaggio della politica democratica (ancorché di destra spinta) che, rispetto ai politicanti che ci ritroviamo oggi, si può definire un padre nobile?
Anche io mi fermerei più volentieri ad ammirare Via Berlinguer o via Ugo La Malfa o Via Pertini o Via Spadolini. Ma non eravamo rimasti che siamo in democrazia e che abbiamo abbattuto gli steccati ideologici? Con quale presupposto si può credere che l’assessore civitanovese stia lì a rappresentare tutta la sua cittadinanza e non solo quelli che la pensano come lui?
Ripeto: nemmeno il sindaco pidiellino di Bologna cancellò le vie veterocomuniste che infarciscono le strade dell’Emilia.
Piuttosto, a sinistra, più che delle vie intestate a Almirante, si preoccupino della classe operaia vieppiù tradita nei ultimi decenni.