“L’abolizione di via Giorgio Almirante a Civitanova decisa dal Sindaco Tommaso Corvatta suscita amarezza e indignazione“. Dopo Donna Assunta e La Destra civitanovese, il biasimo per la scelta di sostituire via Almirante con via Nelson Mandela trova l’appoggio anche di Carlo Ciccioli, attualmente portavoce regionale di Fratelli d’Italia- An. Ciccioli parla di un gesto “di infantile rivincita sulle decisioni di una precedente amministrazione che ha governato per dodici anni e indignazione perché il protagonista principale della decisione, il sindaco, è un medico e proprio ad un medico è richiesta etica ed umanità”. Ciccioli in una nota ricorda che Almirante salvò un ebreo e taccia per ciò il sindaco di ignoranza: “tutti sanno che Giorgio Almirante durante il suo lavoro di giornalista al Ministero della Cultura Popolare della Repubblica Sociale salvò, nascondendolo, un ebreo dalla deportazione da parte dei nazisti e la famiglia di quell’ebreo ospitò Giorgio Almirante, latitante, alla fine della guerra tra il ’45 e il ’46, sottraendolo alla cattura. Non solo, ma il famoso manifesto del bando con cui si tentò di infangare Giorgio Almirante fu riconosciuto falso. Questo per quanto riguarda le giustificazioni banali del sindaco. Ma c’è di più e riguarda il discorso educativo: niente di più diseducativo che perseguitare gli avversari ed in questo caso i defunti. Quanta grande diversità di spessore tra il sindaco Corvatta che vuole cancellare la storia e la figura di Giorgio Almirante che invece, in occasione della morte di Enrico Berlinguer, rese omaggio alla sua salma durante i funerali, in mezzo ad una moltitudine di bandiere rosse”.
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Almirante santo subito……..Ciccioli fai richiesta al Papa…….che faccia !…..anzi fai una cosa, fatti regalare la targa della via.
Intanto vennero lette pubblicamente alla Camera le frasi scritte nel ’42 da Almirante nella rivista antisemita “La difesa della razza” di cui fu segretario di redazione: “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza”. Persino Gianfranco Fini, altro ex compagno di partito, le definì “vergognose”.
La storia del cosiddetto “manifesto della morte” firmato da Almirante, che oggi si vuol far passare per falso, in realtà fu oggetto di un lungo processo (dal 1971 al 1978) che si concluse con una sentenza di assoluzione piena per l’Unità «per avere dimostrato la verità dei fatti» (l’autenticità del manifesto), mentre Almirante che aveva denunciato il quotidiano, fu condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni. La vicenda è stata ripresa, sempre nel maggio 2008, dalla giornalista Simonetta Fiori che ricorda anche che il primo pubblico ministero Occorsi, sostituito dopo la prima fase del processo, non ebbe la possibilità di conoscere la sentenza definitiva perché vittima di un agguato per mano di terroristi neri due anni prima, nel ‘76. TANTO PER GRADIRE LA PERSONCINA
A me sembra altrettanto vergognoso farsi fotografare mentre si getta la targa della via nel cestino, foto scattata in comune, con protagonista un assessore che cosa altrettanto vergognosa e’ ancora al suo posto. Cosa avrebbe fatto la sinistra se un esponente della destra avrebbe fatto la stessa cosa a parti invertite? attendo risposta!
Il destrume ed i sinistronzi sono uno lo specchio degli altri.
Intitolatela a Domenico Pellegrini Giampietro, non ad un criminale con Almirante; oppure a Thomas Sankara, non a Mandela che ne ha combinate di cotte e di crude.
Così, magari, si cominciano a far vedere delle cose vedere agli studenti, invece della solita propaganda.
Sbaglio o 4 anni fa avete coinvolto Donna Assunta con Berlusconi per puro calcolo elettorale!? Il povero Almirante si sarà rivoltato nella tomba!!!! di che vuole indignarsi?! ma mi faccia il piacere!!!!
GIORGIO ALMIRANTE ERA ALTRA COSA:
ORA HA SICURAMENTE RAGIONE LA SIG.RA ASSUNTA ALMIRANTE NEL RIVENDICARE UNA SUPERIORE ONESTA’ POLITICA DI GIORGIO ALMIRANTE RISPETTO AI TANTI ATTUALI E MENO ATTUALI UOMINI DI PARTITO AVENDO SEMPRE RIVENDICATO CON ORGOGLIO LA PROPRIA ADESIONE AL REGIME FASCISTA, SENZA TENERE CONTO DELLE SIRENE PARTITOCRATICHE CHE LO AVREBBERO VOLUTO MENO INTRANSIGENTE E PIU’ DISPONIBILE MAGARI AD ADERIRE AI PARTITI DELL’ARCO COSTITUZIONALE.
RICONOSCIUTO IL MERITO PERSONALE AL CITTADINO GIORGIO ALMIRANTE SI DEVE PERO’ COSTATARE COME SIA – A MIO AVVISO – DEL TUTTO INAPPROPRIATO INTESTARE ALLO STESSO UNA VIA DELLA REPUBBLICA ( PIU’ O MENO DEMOCRATICA ) CHE IL CITTADINO GIORGIO ALMIRANTE HA SEMPRE FERMAMENTE COMBATTUTO IN NOME DI UN REGIME AUTORITARIO E CORPORATIVO FORSE FUORI DALLA STORIA MODERNA, PENSO CHE INFONDO LO STESSO GIORGIO ALMIRANTE NON AVREBBE GRADITO QUESTO OMAGGIO POSTUMO DA PARTE DEI SUOI AMICI CHE FORSE PER CATTIVA COSCIENZA LO RIAVVICINAVANO ALLA DEMOCRAZIA PARTITOCRATICA DI CUI NON VOLLE ESSERE MAI SOSTENITORE E COMPLICE ( A DIFFERENZA DEI TANTI FINI, CICCIOLI, LA RUSSA ECC. ECC. ).